BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


19/12/2020 ● Politica

Analisi di un Molise che non vuole più risvegliarsi


  Corrado Del Torto ● 1331


Recentemente siamo stati deliziati da un comunicato dell’ex Sindaco Antonacci che si prodigava ad una risposta al gruppo politico Guglionesi Riparte e al segretario del circolo PD di Guglionesi ovvero Pasquale Marcantonio. Questa breve parentesi deve farci riflettere molto perché evidenzia una parte di regione sempre più povera e priva di prospettive a causa dell’incoerenza e dell’assenza di programmi solidi.
Personalmente trovo surreale tale risposta poiché l’ex sindaco prova a cancellare il passato con un colpo di spugna e presenta una realtà tutta discutibile. Infatti la disinvoltura con la quale scarica gli ex(?) amici del centro sinistra ha un qualcosa di straordinario. Quello che colpisce maggiormente è che soltanto due anni fa, Leo Antonacci, era pronto ad una campagna elettorale con il buon Paolo Di Laura Frattura (ex Presidente di Regione, Partito Democratico).
Come lui stesso dichiara in una intervista di Primonumero.it del 04 Aprile 2018 (attenzione alle date) l’alleanza con la sinistra molisana non si è potuta realizzare poiché venuto meno un “patto”. Sfumato l’accordo con il centro sinistra torna l’amore per il centro destra e per l’attuale presidente Toma, all’epoca sconosciuto ai più e candidato alla presidenza della Regione che poi, come la storia testimonia, si aggiudicherà. La candidatura ufficiale di Antonacci, con i nuovi amici, avverrà il giorno 24 Marzo 2018 ovvero meno di due mesi dopo il mancato accordo con il Partito Democratico.
Se le parole del caro Mazzini sono vere e che “l’Italia sarà quel che il Mezzogiorno sarà” a questo punto mi auguro, e lo auguro in particolar modo alle nuove generazioni, che il Mezzogiorno non sarà quel che il Molise è stato.
Infatti, abbiamo bisogno di tante cose: di un sistema sanitario efficiente, di nuovi posti di lavoro e maggiore sicurezza. Certamente non di politici incoerenti abituati a cambiare alleanze in base alla convenienza.
Inoltre mi rifiuto categoricamente di pensare che per l’ex Sindaco non ci sia alcuna differenza tra Frattura e Toma, e i loro rispettivi programmi politici, tale da giustificare il cambio di casacca.
Altro punto incongruente, nel messaggio di risposta dell’ex Sindaco, è proprio sulla morale della maggioranza “risicata”. Prova goffamente a cancellare il suo passato amministrativo fingendo di non ricordare che il 05 Marzo 2013 fu delegittimato da 9 (nove) consiglieri comunali. Gli stessi che decretarono la fine anticipata del mandato elettorale e l’instaurarsi del regime di commissariamento prefettizio. Tra i nove rappresentanti vi era anche l’attuale consigliere Tomei oltre i fuoriusciti dalla maggioranza dell’epoca. Tuttavia quello che fece maggior clamore fu la perdita di fiducia e fuoriuscita dell’ex vicesindaco, Gianfranco Del Peschio, il 19 Gennaio 2017. Proprio l’ex assessore e vice sindaco, oggi consigliere, che all’epoca raccolse più voti di fiducia.
Adesso vorrei entrare nel merito della discussione vera e propria che riguarda questa terra che non vuole più risvegliarsi.
In Molise abbiamo assolutamente bisogno di nuovi posti di lavoro, per frenare la fuga dei più giovani e lo spopolamento, e di certezze economiche.
Nell’epoca delle maxi specializzazioni, dell’economia globalizzata e della marginalità del Sud Italia non possiamo più permetterci il lusso di assegnare incarichi strategici in ambito economico-industriale a persone senza capacità oggettive.
Infatti il dato cruciale, la scintilla che ha scaturito la discussione, è che un ex Sindaco sia ancora presente all’interno del Cosib (Consorzio per lo sviluppo industriale della valle del biferno) come presidente di un’azienda quale NetEnergy. Quindi, nonostante non rappresenti più nessun cittadino tranne che se stesso, è ancora lì.
Cos’è NetEnergy e di cosa si occupa? Auguro buona fortuna a quei valorosi avventurieri che cercheranno dati sul sito istituzionale, non del tutto trasparente e di facile accesso. L’azienda in questione si occupa di politiche energetiche all’interno del Cosib.
Aggiungo soltanto che sarebbe molto carino vedere gli atti amministrativi di NetEnergy così da poter giudicare l’operato svolto sinora ma, evidentemente, è un lusso che non possiamo permetterci.
Giusto o sbagliato che un incarico strategico, all’interno del nucleo industriale, venga assegnato ad un Sindaco, che non ha competenze al riguardo, è già di per sé discutibile ma addirittura che questo incarico sia tale da permettere il mantenimento di un ex Sindaco è semplicemente raccapricciante. Quello che maggiormente scandalizza è come la politica scellerata dei “potenti” di turno preferisca assegnare incarichi del genere a persone senza alcuna conoscenza manageriale, senza un minimo di competenza in economia industriale e con professionalità pari a zero nell’ambito delle politiche energetiche.
Alla faccia dei giovani molisani che faticano, studiano e accettano di lavorare fuori regione o spesso fuori l’Italia!
In Molise basta esser eletto Sindaco di un paese (o ex Sindaco) per diventare un super manager!
Qui la mia domanda: il Molise potrà mai svegliarsi da questo torpore?
Adesso chi ha l’arroganza di dichiararsi capace di dirigere un’azienda energetica nel XXI secolo e proporre politiche al passo con i tempi si faccia pure avanti ma faccia bene attenzione perché il Molise ha partorito giovani affamati che studiano e fanno carriera, dalla City di Londra passando per la capitale Italiana della finanza, e non scherzano affatto. Parlare oggi di politiche industriali ed energetiche non è più un passatempo da bar ma, al contrario, un insieme di conoscenze che non possono scaturire che dalla cultura accademica specifica per argomento. Tant’è vero che esistono indirizzi per apprendere a pieno le strategie per lo sviluppo industriale e metterle in atto.
Ma certo.. in Molise continuiamo pure così con questo sistema di “nomine politiche”.
Lo stesso ragionamento vale per FinMolise dove il presidente, ancora una volta, è il signor Leo Antonacci. Sia chiaro non ho nulla contro la persona in questione che, anzi, considero gentile e indiscussamente onesta ma critico aspramente chi ha permesso tutto ciò e, ovviamente, chi accetta questi giochetti di potere. Per quanto riguarda FinMolise basti pensare che si tratti di uno degli organi più importanti dell’intera regione poiché fulcro delle decisioni in materia di finanziamenti. Altro incarico “politico” ma, questa volta, assegnato dal Presidente di Regione.
Porgo alla cortese attenzione del lettore un’altra domanda:
Possibile che di finanziamenti regionali non se ne possa occupare un professionista?
Ancora una volta uno schiaffo in faccia a tutti quei giovani lavoratori molisani che sono stati costretti ad andar via pur di far carriera.
Mi, e vi domando, ancora una volta: Dove pensiamo di andare in questo modo?
Per poter ripartire dobbiamo svegliarci e fermare tutto questo.
Proviamo ad immaginare per un attimo un Molise diverso.
Una regione dove per diventare presidente o manager di aziende, o istituti, non si debba essere per forza un politico e che “basti” un curriculum vitae dignitoso, esperienza ed essere il più meritevole. Se pretendiamo lavoro e sicurezza abbiamo bisogno di esperti e di tutta l’intellighenzia molisana che, invece, guardiamo andar via inesorabilmente.
Immaginiamolo questo Molise ma non dimentichiamo che quello che succede sotto i nostri occhi non è altro che il riflesso di noi stessi.

Queste sono le ragioni che mi portano a chiedere una riforma profonda delle politiche industriali regionali, aprendo tavoli rotondi con gli amministratori e i rappresentanti di categoria. Inoltre una presa di posizione netta sulle nomine politiche affinché la meritocrazia, la giustizia e l’onestà intellettuale diventino il nostro pane quotidiano.
Le dimissioni di Antonacci, come presidente di NetEnergy e di FinMolise, sono soltanto il primo passo a cui dovrà seguire una decisione coraggiosa del presidente di Regione, il dott. Donato Toma, affinché diventi portavoce di un cambiamento che risulterebbe epocale.

Costruiamo un Molise migliore!

#stoppoltronificio

Corrado Del Torto
Consigliere comunale di Guglionesi





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