BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


2/8/2012 ● Cultura

Cultura e fede: quando un film documentario è qualcosa in più


  Diocesi Termoli-Larino ● 1240


Presentato ieri, 1 agosto 2012, dinanzi una nutrita platea, il film documentario sulla storia, la figura, il culto e la tradizione legata al Santo Patrono di Termoli e Diocesi, San Basso.

“Senza radici, non abbiamo futuro”: è con queste parole che il vescovo diocesano, mons. Gianfranco De Luca, ha concluso l’appunto che ieri sera ha visto la presentazione del film documentario dedicato alla figura del Santo Patrono di Termoli e compatrono della Diocesi, San Basso.

Curato per regia e testi dall’archivista diocesano Giuseppe Mammarella, l’elaborato si compone di 31 minuti di immagini che raccontano il culto, la tradizione e parte della storia di questa figura che richiama la tradizione, la fede e la figliolanza di un’intera città e diocesi. Il film documentario è prodotto dalla Palladino editore ed ha avuto il “beneplacito” anche del professor Marcello Pastorini, presidente dell’Ecomuseo Itinerari Frentani che ha tenuto a battesimo anche questa iniziativa dell’archivista, dopo le pubblicazioni dei libri (uno su San Basso e uno su San Pardo) e dell’omologo video presentato lo scorso maggio e dedicato alla figura di San Pardo, patrono di Larino e compatrono diocesano.

“Per me è davvero importante poter mettere insieme e proporre all’utenza questi minuziosi studi – afferma Giuseppe Mammarella – perché per ciascuno è molto importante mantenere il contatto con la tradizione, con la vocazione e soprattutto con la fede. Ogni gesto, simbolo o prassi legata alle feste patronali va mantenuta con il suo vero e denso significato e va assolutamente rivalutato il succo, l’essenza di questa che è per molti un momento di comunione e un’opportunità di ‘fare comunità’. Tengo a ringraziare – ha concluso l’autore – il presidente del Capitolo Cattedrale, mons. Gabriele Mascilongo, il prof. Marcello Pastorini, presidente dell’Ecomuseo Itinerari Frentani, ma soprattutto il vescovo diocesano mons. Gianfranco De Luca e il suo Vicario episcopale mons. Gabriele Morlacchetti per la costante presenza e vicinanza che sanno offrirmi”.

A partecipare alla presentazione anche l’Assessore alla cultura del comune di Termoli Michele Cocomazzi che ha tenuto a ringraziare l’impegno della Chiesa locale nella realizzazione di queste iniziative che “vestono Termoli del ruolo di ‘città della cultura’ e riescono ad aiutare e sostenere il turismo, perché ne alimentano una costante crescita, anche attraverso le mostre e le esposizioni”. “Grazie a queste intuizioni – conclude Cocomazzi - si può effondere un’immagine di Termoli diversa che si propone quale ricchezza italiana e non solo locale del connubio tra turismo, turismo religioso e cultura”.

Il documentario si snoda a mo’ di racconto con immagini ben montate e curate, sia nei testi che nei contenuti, che si edificano sulla realtà scientifica dei fatti raccontando e consegnando all’utente dei momenti di emozioni semplici e sincere che si edificano nella memoria e nel desiderio di riviverli con costanza e matura fede. La musica accompagna con delicatezza lo scorrere agile dei 31 minuti e i colori e i panorami di Termoli fanno da succulenta padrona in un video immancabile in ogni casa.

[Giovanni Perilli]





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