BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


28/5/2013 ● Politica

Disperata opera di difesa e vendetta politica?


  Tino Schiassi ● 1480


Guglionesi, 24 maggio 2013

 

Al contrario della lista “Guglionesi nel cuore”, ovvero del suo ideologo o redattore capo o scrivano che dir si voglia, in questi giorni non ho “numerosi impegni”, non essendo tra l’altro candidato in alcuna lista elettorale, sicché posso utilizzare il mio tempo anche per riscontrare la succinta ma, come al solito, aspra e, nello stesso tempo, cauta replica – ancora una volta caratterizzata da estremo personalismo - che è stata fatta alle mie recenti considerazioni sull’azione amministrativa del centrodestra negli ultimi cinque anni.

Non mi offende la scarsa considerazione che il testé menzionato scrivano di “Guglionesi nel cuore” ha di “Tino Schiassi, arrivato ultimo a trattare per l’ennesima volta, dopo autorevoli polemisti a orologeria, i soliti argomenti infarciti di falsità …”, avendo sempre avuto e continuando ad aver abbastanza umiltà da metter nel debito conto i miei limiti di pensiero ed azione!

E’ singolare che questa parola, umiltà, di evangelica memoria, sia stata esternata nel corso di questa campagna elettorale dai giovani candidati nella lista “Unità democratica per Guglionesi” e mai dai candidati della lista di centrodestra, i quali sembrano aver dimenticato l’altra citazione evangelica “gli ultimi saranno i primi”, termini e insegnamenti, questi, di profonda valenza morale pienamente condivisibili che, supponevo, fossero parte integrante della vita quotidiana delle persone che condividono il pensiero e l’azione politica della “lista Antonacci”!

Evidentemente dette persone ritengono che tali insegnamenti evangelici non vadano posti in essere, giorno per giorno, in questa vita terrena bensì’ in quella eterna del “Regno dei Cieli”, contrariamente al sottoscritto che non crede in una “vita altra” ma, nonostante ciò, rispetta il sentimento religioso altrui, avendo in ogni caso una propria religiosità terrena, umana, non codificata in dogmi od altro!

Ma non è mia intenzione addentrarmi in questioni spirituali, intimamente personali, che attengono alla coscienza di ognuno, non è questo il tema che ci occupa, voglio continuare a parlare di cose concrete, a titolo personale e non come difensore di chicchessìa, come ho fatto nel mio precedente scritto, al cui riguardo chiedo al mio interlocutore della lista di centrodestra di precisare, con riferimenti chiari e concreti, quali sarebbero le “falsità” di cui anche io, “ultimo dopo autorevoli polemisti”, avrei “infarcito” gli argomenti sui quali ho esternato le mie personali considerazioni; lo chiedo anche nell’interesse della stessa “lista Antonacci” - della quale non voglio minimante assurgere a difensore d’ufficio – perché ritengo che il continuare a parlare da parte dei candidati di tale ultima lista in termini di estrema genericità, ancora una volta eludendo le questioni poste “sul tappeto” al fine di spostare l’attenzione su altro, fidando in una ritenuta, ma a mio avviso inesistente, superficialità di giudizio degli elettori, alla fine si ritorcerà contro la stessa lista “Guglionesi nel cuore”!

Elettori i quali avranno notato fino a che punto è in grado di spingersi l’ardire di chi è arrivato a tacciare di “falsità” i dati concreti da me riferiti, risultanti in maniera inequivocabile dalla Relazione di fine mandato redatta alcuni mesi fa dal Commissario Straordinario Prefettizio del Comune di Guglionesi, certificata dall’organo di revisione contabile nella persona del dott. TALIA Domenico e pubblicato  in data 11 aprile 2013!

Di Brasiello, lo ammetto, non avevo notizia, sicché ho cercato di informarmi sul WEB – pur conscio dei limiti cui si può andare incontro consultando tale strumento – ed ho appreso che le sue considerazioni al riguardo sono in sintonia con quanto da me scritto circa la priorità da dare alla valenza e fattibilità del programma elettorale rispetto alla paternità dello stesso, ribadendo in ogni caso che quelle mosse al programma della lista “Unità democratica per Guglionesi” si appalesano essere mere accuse non confortate da alcun serio conforto.

In cosa consisterebbe la asserita “evidenza delle prove tanto magnificata dal mio anonimo interlocutore? Quali sarebbero i “documenti” che “Guglionesi nel cuore” asserisce di avere e che dovrei leggere?

In attesa di conoscere tali “prove” sollecito il solerte internauta di armarsi della stessa premura che ha avuto in precedenza nelle sue ricerche su internet in modo da trovare notizia della copiatura del programma elettorale fatta da D’Apollonio, candidato di centrodestra nel Comune di Isernia, il quale ha ammesso quanto segue, pubblicato nel WEB su “IL TEMPO.it” a firma di Deborah Di Vincenzo, il cui articolo suggerisco di leggere per intero: “Non ho nessun problema a dire che nel nostro programma ci sono numerosi spunti tratti da tanti Comuni italiani, anche di diverso colore politico, in ossequio al principio che non c’è partito che tenga se si tratta di fare bene. Ma noi lo abbiamo fatto consapevolmente cercando di individuare le buone pratiche di realtà che potessero presentare soluzioni riadattabili, in buona parte, anche a Isernia”!

E allora come la mettiamo?

Va bene sola la copiatura, esplicitamente ammessa, fatta dal centrodestra e non quella, presunta, del centrosinistra?

Possibile che non ci si renda conto di quanto tutto ciò sia farsesco e ridicolo?

Mi rendo conto di comportarmi da avvocato nel replicare in questo modo – evidentemente, dopo venticinque anni di professione legale, tale caratteristica è parte integrante del mio DNA – ma, a ben vedere, è la stessa lista di centrodestra che ha qualificato il mio precedente intervento quale “disperata opera di difesa” di un mio preteso “assistito”, sicché tanto vale calarmi nella parte per continuare a cercar di fare chiarezza in merito alle questioni sul tappeto!

Disperata opera di difesa?

Difesa di chi ed a fronte di quali accuse?

Chi è il reo e chi è l’accusatore?

Vorrebbe ancora una volta il mio arguto interlocutore “cambiare le carte in tavola” ed ancora una volta eludere le questioni oggetto di dibattito invertendo i ruoli? Vorrebbe far credere agli elettori che gli amministratori da giudicare al fine di valutare l’opportunità o meno di dare loro un nuovo incarico amministrativo siano i candidati della “lista Bellocchio” e non invece quelli della lista “Guglionesi nel cuore”, che hanno amministrato negli ultimi cinque anni?

Suvvìa, c’è un limite a tutto!

E veniamo alla “vendetta politica”, nonostante mi renda conto di diventare nuovamente “prolisso” nel mio “endorsement” - traduco, per me stesso e per chi, come me, non conosce la lingua inglese: “appoggio, sostegno” - in favore della lista “Unità democratica per Guglionesi”, chiedendo ai lettori che sinora hanno avuto pazienza e, spero, interesse nel leggere queste righe di continuare ad averne ancora un po’, oppure di continuare lettura in un secondo momento o, perché no, di abbandonarla e dedicarsi a qualcosa di altro.

Vendetta politica?

Quale vendetta politica e perché o per cosa?

A questo punto la questione diventa veramente intrigante, direi quasi misteriosa.

“ … Tino aveva covato a lungo la sua rabbia, sorda ad ogni possibile ragione essendo altrettanto grande lo stupore e la meraviglia per la efferatezza di ciò che <<Guglionesi nel cuore>> gli aveva fatto; aveva impegnato tutte le sue energie per evitare che esplodesse, voleva riservarsi il sapore amaro della vendetta, assaporata lentamente nel corso di quei lunghi cinque anni, per il momento in cui le misere spoglie dei suoi nemici, irrigidite in un rigor mortis freddo e composto, sarebbero passate davanti a lui che, altrettanto freddo ed impassibile, sarebbe rimasto in attesa seduto sulla sponda del fiume … una vendetta servita fredda, come nei migliori romanzi noir …”.

No, un momento, forse ho capito male, ho frainteso, non sono stato io ad aver subìto un torto. Eppure, escludendo il mio anonimo interlocutore che il sentimento di vendetta politica, di cui sibillinamente riferisce, sia mai stato proprio della compagine “Guglionesi nel cuore” e considerando che il titolo della sua fulminea risposta (“replica a Schiassi”) è chiaramente indirizzata a me, è difficile dubitare che il destinatario effettivo sia il sottoscritto!

O forse è il mio presunto “assistito” Bellocchio? Ed allora mi chiedo nuovamente perché tale accusa di pretesa vendetta politica, per che cosa? E perché non viene indirizzata direttamente al mio preteso patrocinato?

Oppure è “Guglionesi nel cuore” che avrebbe motivo di vendicarsi e non lo ha fatto perché tale “sentimento non gli appartiene e non gli è mai appartenuto”?

E, anche in questo caso, di chi, di cosa e perché “Guglionesi nel cuore” avrebbe dovuto vendicarsi?

E’ forse stato un lapsus freudiano che, inconsciamente, ha spinto il mio anonimo interlocutore a reagire in tal modo alle mie considerazioni sulle carenze, se non deficienze, della passata azione amministrativa?

E’ veramente tale la suspense a questo punto che chiedo apertamente alla compagine politica dell’ex sindaco Antonacci di chiarire il senso di tale affermazione, con fatti e riferimenti precisi e documentati, quanto meno per evitare che la ormai trascorsa campagna elettorale del centrodestra si tinga altresì di colori romanzeschi, oltre che di connotazioni, deprecabili, di natura personalistica, nella evidente assenza di concrete risposte alle aspettative della nostra comunità!

Nell’attesa ritorno ancora una volta alle questioni oggetto di dibattito e, nel concordare sul fatto che quello che è stato realizzato in questi ultimi cinque anni dall’ex Amministrazione Antonacci “è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere” (noto con piacere che tale espressione, da me usata, è stata fatto propria dal mio interlocutore), sottopongo alle riflessioni di quest’ultimo la considerazione che le mie mancate “fugaci apparizioni” nei Consigli comunali – come ritengo quelle di Bellocchio, ma si tratta solo di una mia ipotesi -  potrebbero essere dipese dalla mancanza di interesse delle questioni all’ordine del giorno, per non essere state le stesse rispondenti ai reali bisogni della cittadinanza, la quale, in buona maggioranza, deve averla pensata come me, disertando allo stesso modo tali sedute, se il portavoce di “Guglionesi nel cuore” ha potuto notare, fra i pochi presenti interessati ai detti Consigli, l’assenza del sottoscritto e di Cloridano Bellocchio!

Da ultimo, e sperando di non aver tediato i pazienti lettori, dico con estrema chiarezza e perentorietà che non ho alcuna pretesa di rivendicare leadership di sorta, non quella morale né tanto meno quella  politica, non appartenendo ciò al mio carattere, oltre ad essere conscio dei miei limiti, come già evidenziato nei precedenti passaggi di questo “prolisso” scritto!

Personalmente ritengo – e  credo altrettanto i candidati della” lista Bellocchio”, con cui ho avuto occasione e piacere di confrontarmi -  che la partita elettorale, come tutte del resto, vada “giocata”, per dirla con termini sicuramente cari all’ex sindaco Antonacci, con il rispetto delle regole di gioco, mettendo in campo proposte concrete che rispondano ai reali bisogni delle persone, in modo che il  conseguimento della vittoria elettorale permetta di realizzare tali proposte.

La vittoria elettorale fine a sé stessa non mi è mai interessata  e non ho mai sostenuto candidati che abbiano avuto tali intenti!

Tino SCHIASSI





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