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Bilancio 2013, la Consulta boccia la legge targata dall'amministrazione Iorio |
Paolo Di Laura Frattura Pubblicato in data 13/11/2013 ● FUORI PORTA WEB © 2000
“A distanza di sei mesi dalla prima per il consuntivo 2011, arriva adesso la
nuova bocciatura della Corte costituzionale nei confronti dell’amministrazione
regionale targata ‘Iorio’. Ci risiamo, ora è il turno del bilancio di previsione
2013. Dichiarata l’illegittimità costituzionale di ben 7 articoli sui
complessivi 19 della legge finanziaria regionale 5/2013.
Ancora una volta ci troviamo a scontare e fronteggiare, noi, la leggerezza
amministrativa e la sconsiderata, più che creativa, gestione finanziaria
praticata da chi per dodici anni ci ha governati nella convinzione che
rispettare le regole fosse un vezzo di cui poter fare anche a meno. Tanto che
importa? Saranno altri a rimediare a danni irreparabili. Un’altra stella al
merito della loro capacità amministrativa.
Nella nuova sentenza della Consulta viene decretata la mancanza di equilibrio
nel bilancio dell’esercizio 2013, poiché tutte le violazioni commesse
determinano il sovradimensionamento della spesa rispetto alle risorse
effettivamente disponibili. Mai verificata, ci dicono i giudici, la
disponibilità delle risorse, nonostante che la norma imponga l’obbligo di
copertura. Nemmeno la logica dell’economia domestica più elementare. Il nostro
saggio legislatore molisano non si è mai preoccupato di rispettare quel precetto
in base al quale è suo obbligo, suo dovere, la continua ricerca di un armonico e
simmetrico bilanciamento tra risorse disponibili e spese necessarie per il
perseguimento delle finalità pubbliche.
No, da noi la logica dei nostri ex amministratori ha risposto solo ai principi
della discrezionalità e della presunzione dell’avanzo. Presunzione che ci
ridicolizza ancora di più agli occhi dei giudici costituzionali. In sentenza
oggi la Corte richiama la bocciatura emessa sei mesi fa, ricordando a tutti noi
l’irregolare contabilizzazione dei residui attivi. Abbiamo fatto affidamento sui
famosi 1,2 miliardi di euro, tutti ancora da rintracciare. Altro che i famosi
cinque giorni sufficienti per Michele Iorio, dall’alto della sua cattedra a
distanza, a sistemare la faccenda.
Questa è la realtà: noi stiamo amministrando, mentre corifei dell’ultima ora ci
rinfacciano insipienza, incapacità e immobilismo. Mentre ci danno lezioni di
buona amministrazione e correttezza etica nella gestione della cosa pubblica.
Forse dovrebbero fare ammenda e imparare a tacere.
Per inciso, alla bocciatura del bilancio 2013 si aggiunge sempre oggi la
dichiarazione di illegittimità di un’altra legge regionale dell’epoca Iorio,
quella per il personale conducente per il trasporto di persone mediante servizi
pubblici non di linea. Era riservata solo ai molisani, in spregio evidente al
Trattato del funzionamento dell’Unione europea che vieta restrizioni e barriere
protezionistiche. Sembra uno scherzo, purtroppo non lo è”.
Il commento del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, alle
sentenze n.264 e n.266, emesse dalla Corte costituzionale, relative
rispettivamente alle leggi regionali 25/2012 e 5/2013. |
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