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Regione Molise Dap 2015, Frattura: "Iorio dimentica che cosa ci ha lasciato" |
Paolo Di Laura Frattura Pubblicato in data 28/4/2015 ● FUORI PORTA WEB © 2000
“Mi tocca replicare in particolar modo all’intervento del consigliere Iorio,
che dà una sua chiave di lettura alla situazione che viviamo forse dimentico di
quello che ci ha lasciato. Provo a dare qualche numero di riscontro così la
finiamo di disegnare il Molise delle meraviglie fino al 2012 e il Molise dei
disperati dal 2013 in poi”. Così il presidente della Regione Molise, Paolo di
Laura Frattura, è intervenuto durante il dibattito in Consiglio regionale
seguito alla relazione introduttiva del Documento di programmazione annuale
2015.
“Vorrei ricordare al consigliere Iorio – ha ricostruito Frattura in Aula – , che
nel 2012, anno dell’ultimo suo mandato da presidente della Regione, il bilancio
era fermo al 2010. Voglio ricordargli che avevamo un bilancio che ha determinato
a questa Regione un disavanzo di 68 milioni di euro che oggi noi dobbiamo
pagare”.
I risparmi nella gestione della pubblica amministrazione. “In termini di
economie, in termini di gestione della pubblica amministrazione, nel 2012 la
spesa per i fitti era di 2,5 milioni, nel 2014 di un milione e 250 mila euro.
Non è per imposizione di legge o perché ci sono 10 consiglieri in meno, ma
perché forse mostriamo una maggiore attenzione all’utilizzo degli spazi. Spesa
per quanto riguarda la gestione dei servizi connessi agli affitti: un milione di
risparmi. È chiaro, riducendo gli affitti, si riducono le spese a carico della
Regione per pulizia, guardiania, organizzazione e spostamenti. Rappresentanza:
da 240 mila euro abbiamo ridotto le spese di rappresentanza a 7 mila euro, con
170 mila euro di economia. Per i materiali di consumo, 330 mila euro di
economie, per la connettività 2 milioni di risparmi e, anche qui, non c’è legge
che tenga. Per beni e consumi degli enti dipendenti e delle società in house,
siamo passati, per nostra scelta e per nostra capacità, da 21 milioni di euro
del 2012 a 17 del 2014 con 4 milioni di economie. Si tratta risorse liberate,
tutte da investire per lo sviluppo, tutte da destinare davvero “al Molise che
riparte”. I compensi agli organi amministrativi del sistema regionale: siamo
passati dal 1,6 milioni di euro del 2012, quando avevamo pletore di consiglieri
di amministrazione in tutte le società della Regione Molise, a 500 mila euro del
2014, con un’economia pari a 1,1 milioni. Abbiamo informatizzato il Bollettino:
eravamo l’unica Regione che ancora continuava a pubblicare in formato cartaceo
il Burm per la modica cifra di 200 mila euro. Siamo arrivati a spendere 2 mila
l’anno, tanto per dare un riscontro. Il paradosso del web call center: a parità
di servizio è passato da 1,6 milioni di euro quando era gestito dalla Molise
Dati a 450 mila euro nel 2014 in proroga, considerando che il fornitore è lo
stesso, ma ha ben accettato di offrire il medesimo servizio a una cifra che fa
risparmiare ai molisani un milione e 150 mila euro. L’attenzione che abbiamo
posto alla riorganizzazione garantisce alla Regione Molise 11.210.000 euro di
economie che servono finalmente a rimettere in moto un sistema che prima era
evidentemente drogato dalla finanza creativa e dalla facilità di indebitare i
molisani tutti”.
Riprogrammazione. “Abbiamo riprogrammato le risorse 2007-2013. Noi, lo voglio
precisare, noi siamo stati eletti nel 2013: come mai nemmeno un euro, un solo
euro di quei milioni di euro a valere sul Par Fsc, è stato impegnato dal
precedente governo? Forse perché in occasione delle scadenze elettorali si
provava a riprogrammare quelle risorse in funzione dei territori eventualmente e
potenzialmente beneficiabili delle risorse stesse? Sta di fatto che noi siamo
arrivati e in due anni le abbiamo riprogrammate tutte”.
Autostrada. “Il consigliere Iorio – ha polemizzato il governatore Frattura –,
non trova traccia in questo documento di programmazione perché l’autostrada non
è ancora un’infrastruttura certa. Abbiamo erroneamente letto, per non dire
falsamente letto, in ogni documento di programmazione la “Termoli-San Vittore”.
E invece “Termoli-San Vittore” non è mai stata, l’unico progetto redatto per
conto della società è sempre stato Guardiaregia-San Vittore, unico progetto
preliminare redatto, unico progetto appoggiato con i relativi pareri, unico
progetto inserito dall’allora Ministro Di Pietro nella programmazione
ministeriale con una copertura di 600 milioni di euro. 600 milioni di euro che
sono diventati prima 250 e poi con il Governo Monti 170 milioni di euro. Con 170
milioni di euro non si supera l’isolamento infrastrutturale di questa Regione,
con 170 milioni di euro si prendono in giro i cittadini realizzando un primo
lotto che determina disservizi per la fase di cantiere e non la risoluzione
effettiva del nostro atavico isolamento. E allora discutiamo nei fatti con il
Governo, perché quell’opera, considerando il livello di progettazione, torni a
essere effettivamente un’infrastruttura strategica per la quale il Governo potrà
sicuramente accompagnarci”.
Edilizia. “È drammatico parlare di emergenza e di deroga nel 2015. Noi in questa
Regione parliamo di ricostruzione per un evento del 2002: in 10 anni il
centrodestra è stato protagonista di una ricostruzione ferma al 30 percento,
malgrado siano arrivate risorse per circa un miliardo di euro. Oggi la
responsabilità è nostra, perché noi abbiamo firmato gli Apq che, per
disattenzione del precedente governo regionale e di chi dirigeva l’Arpc allora,
nessuno si era mai preoccupato di predisporre, mentre invece si andava
allegramente avanti autorizzando la spesa senza i documenti approvati dal
Governo con il risultato che le imprese sono state costrette a aspettare 15, 18,
24 mesi perché potessero veder onorati i relativi stati di avanzamento. Con
promesse di finanziamento mai certificate, noi abbiamo dovuto affrontare 35
milioni di euro di debiti fatti da altri. E allora non parliamo di emergenza per
evitare che qualcuno a Roma rida di noi, visto che di emergenza o di deroga a
distanza di 13 anni dall’evento sismico onestamente non credo si possa parlare,
piuttosto garantiamo la ricostruzione avendo già trovato capienza all’interno
del Patto di stabilità per 60 milioni di euro di lavori l’anno che ci mettono
nelle condizioni di completare la ricostruzione al 2018”.
Politiche sanitarie. “Io non credo che in un documento di programmazione,
considerando quello che stiamo vivendo a livello di riprogrammazione e
ricostruzione del sistema sanitario regionale, le politiche sanitarie possano
trovare ulteriore approfondimento, cosa diversa sarà invece il riordino
normativo per la sanità che faremo in questo Consiglio regionale. Però anche su
questo tema voglio ricordare, in qualità di commissario, che il grosso del
disastro finanziario in sanità porta una sola firma che è quella di Michele
Iorio commissario all’epoca, con i vari subcommissari che si sono succeduti
negli anni”.
Trasporto pubblico locale. “Chiudo con il trasporto pubblico locale: non solo
abbiamo sospeso una procedura e gli atti fino a oggi ci hanno dato ragione, ma
ci siamo posti il problema per razionalizzare una volta per tutte il trasporto
pubblico locale, considerando che il parametro di riferimento è il servizio ai
cittadini e non certo l’imprenditore che è concessionario del servizio”.
“Tutto questo – il monito lanciato dal presidente della Regione –, per dire
“adesso basta”. In tre anni per le partecipate, tra Gam e Zuccherificio, il
governo che ci ha preceduti ha sperperato 130 milioni di euro. Ci sono le
delibere e atti a parlare di 130 milioni. Allora affrontiamo con serietà le cose
che stiamo facendo e diciamo basta a chi pensa di divertirsi a delegittimarle
con passaggi che nulla hanno a che vedere con la sostanza della quotidianità che
viviamo onestamente. Siamo convinti che con le misure e con le risorse elencate
puntualmente oggi le possibilità ci siano, certo ci sono vertenze e criticità
pesanti che dobbiamo affrontare, ma non credo che nulla di tutto questo possa
mettere il consigliere Iorio nelle condizioni di fare valutazioni critiche sulla
attenzione e sul rigore con il quale questo governo e questa maggioranza hanno
rimesso in piedi i conti di una Regione che per la prima volta non si è vista
bocciare i bilanci, così come accaduto dal 2011 in poi, ma addirittura ricevere
un giudizio di panificazione perché evidentemente oggi tornano i numeri, ma
soprattutto c’è tracciabilità di tutto ciò che diciamo”.
“Il documento di programmazione annuale 2015 è stato redatto con lo spirito di
disegnare “il Molise che riparte” perché la scommessa sta sul Molise che
riparte. Le responsabilità delle scelte negative ce le siamo assunte tutte, così
come continuiamo a farlo, però mi piacerebbe confrontarmi sulle misure per il
rilancio di questa Regione”, ha concluso Paolo Frattura. |
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