BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


24/8/2015 ● Cultura

La morte di un bambino per soffocamento è una sconfitta della società


  Francesco Farina ● 1208


La morte di un bambino per soffocamento viene accolta con grande disperazione, non solo dai familiari, ma anche dai tanti che hanno assistito alla sorte drammatica del bambino.

La morte avviene, il più delle volte, in luogo familiare come la casa, la scuola, il ristorante, luoghi che appaiono da sempre sicuri ed è come se segnalasse una vulnerabilità impossibile da prevenire.
Eppure non è così, perché le morti dei bambini per soffocamento, ben cinquanta l’ anno, seconda causa di morte tra i bambini da 0 e 4 anni, non sono mai frutto del caso, né solo della disattenzione dei genitori che si affannano a controllare la dimensione di ogni giocattolo o oggetto nei paraggi.
Molto spesso sono invece il risultato di una società che non insegna a prevenire, preparando i genitori ai possibili pericoli e spiegando loro come evitarli con investimenti di risorse che sarebbero assai limitati.

Viviamo, purtroppo, in una società che poco importa della salute dei piccoli, ma invece ossessivamente strumentalizzata dalle pubblicità di prodotti infantili.
Se non fosse così non si capirebbe perché la formazione sul tema della disostruzione delle vie aeree, un corso di formazione di mezza giornata, non venga reso obbligatorio per tutti gli educatori di asilo nido e di scuola dell’ infanzia, mentre ancora oggi è a discrezione delle scuole e perché, anche questi semplici gesti che salvano la vita e la cui non conoscenza causa la morte dei bambini, non vengano resi obbligatori.
Molte volte i genitori fanno ciò che mai dovrebbe essere fatto in questi casi, tentare di prendere il cibo dalla gola con il risultato di spingerlo ancora più giù perché nessuno ha insegnato le manovre ai neogenitori.

Nel nostro paese purtroppo manca quel ponte che altri paesi meno miopi mai si sognerebbero di trascurare , tra la nascita di un bambino in ospedale e la prosecuzione della sua vita a casa dove viene cresciuto dai genitori che nessuno forma e che sono del tutto inconsapevoli dei pericoli esistenti oltre che non capaci a gestirli, perché nessuno ha mai spiegato loro come crescere in sicurezza un bambino piccolissimo.
Quando succede un evento traumatico di questo genere, normalmente i presenti si comportano solamente come spettatori e testimoni allertando il servizio di emergenza 118 e guidati anche dai mezzi di comunicazione scaricano la responsabilità sull’arrivo in ritardo dei mezzi di soccorso.
Quando tutti sanno che i soccorsi del 118 mediamente arrivano in 10 – 12 minuti che è un tempo troppo lungo per salvare una vita.
La popolazione deve essere informata che le manovre salvavita sono indispensabili e che se effettuate con professionalità ed immediatamente salvano la vita del bambino.
Questa purtroppo è la vera causa della perdita di giovani vite perché nella società non è diffusa la cultura del primo soccorso.
La cosa sicura è che le scene si consumano davanti agli occhi atterriti di tanti.
Non è frutto del caso e della contingenza ma è la conseguenza diretta della noncuranza verso la vita, specie dei bambini, praticata sistematicamente da istituzioni insensibili.
Altrimenti non si capisce perché non si possano spendere un pò di soldi in quella prevenzione che facilmente può evitare lutti così dolorosi sia per la famiglia colpita, sia in maniera diversa per l’intera collettività.

L'Associazione di Volontariato e Protezione Civile ONLUS S.ANTONIO prosegue la mission della divulgazione delle manovre di disostruzione con il proprio personale qualificato e certificato Salvamento Academy. Non è accettabile che un bambino possa perdere la vita perché chi gli sta vicino non conosce due semplici manovre.





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