BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


27/10/2015 ● Politica

Consiglio comunale di Guglionesi, rinviato all’unanimità l’adesione del Comune all’EGAM


  Unità democratica per Guglionesi ● 1196


Il consiglio comunale di Guglionesi nella seduta del 26 ottobre ha rinviato all’unanimità l’adesione del Comune all’EGAM. Scongiurando per il momento l’approvazione di un atto che, per molti aspetti, si presenta confuso, improvvisato, viziato di illegittimità.
La regione Molise ha inteso seguire un metodo che ha non ha posto i comuni nella condizione di assumere una decisione ‘serena e meditata’. In realtà era possibile individuare un percorso più ‘aperto e democratica. Rispettoso nella sostanza delle responsabilità in capo ai Sindaci ed agli enti locali.

Nulla impediva, infatti, avviare il tutto con:
1. uno studio di fattibilità preliminare, in modo da mettere i comuni nella condizione di decidere con maggiore consapevolezza, anche sulla base di previsioni di spesa proiettate nel medio periodo.
2. la individuazione di forme di gestione più ‘razionali’ e definiti. Visto che il tutto ruota attorno ad un bene essenziale e primario, qual è l’acqua. Su cui c’è stata una espressione della volontà popolare che ha respinto l’ipotesi di una privatizzazione.

Invece, si è proceduto con un atto di giunta (esautorando il Consiglio regionale) che ha di fatto istituito un nuovo servizio. Lasciando, nel contempo, in sospeso problemi rilevanti, quali:
a) la scissione tra la titolarità del servizio (che rimane in capo ai comuni) e la gestione, regolazione e tariffazione, attribuite ad un organo diverso con conseguente carenza di legittimazione dell’ente comunale anche in sede giurisdizionale;
b) la possibilità di recuperare in tariffa i costi di investimento che pone sui bilanci comunali la ‘spada di Damocle’ di possibili e prevedibili aumenti tariffari e conseguenti aggravi per i contribuenti, senza alcun potere di controllo e di decisione da parte dei Comuni medesimi;
c) non è scongiurata l’affidamento e la gestione ad un privato.
d) non sono quantificati i costi per il funzionamento degli organi, che sarebbero a carico di ciascun comune;
e) non sono definite le modalità di funzionamento dell’Ambito territoriale.

Insomma si trattava di aderire ad un ‘pasticcio’ a scatola chiusa.
Non si comprendono le ragioni che hanno mosso l’esecutivo regionale. Ma tant’è. Ma certo siamo di fronte ad una ennesima occasione mancata per creare sinergie ed azioni concertate con il ‘territorio’. Il metodo concertativo che costituiva un pezzo del programma del centro-sinistra totalmente, almeno per adesso, disatteso.
Noi siamo convinti che la Regione fa ancora in tempo a porre rimedio ‘riaprendo’ il dialogo istituzionale evitando il ‘commissariamento’ dei comuni che hanno evidenziato le criticità. Cosa che chiediamo ed auspichiamo.

Il gruppo consiliare
UNITA’ DEMOCRATICA PER GUGLIONESI





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