4/4/2011
S. Giacomo degli S.
Antonio Sisto
Cultura
1196

Pubblicato il libro "S. Giacomo degli Schiavoni", intervista all'autore Oscar De Lena

Dopo la pubblicazione nel dicembre del 2008 del libro Termoli, dal periodo arcaico ai giorni nostri , scritto insieme al poeta, scrittore, storico e pittore termolese Carlo Cappella, scomparso due anni fa, Oscar De Lena ha dato alle stampe la sua seconda fatica letteraria dal titolo: S.Giacomo degli Schiavoni edito presso il Centro Grafico di Foggia. Il libro, che tratta di date, avvenimenti e personaggi che nelle varie epoche hanno fatto la storia di S.Giacomo è stato presentato ufficialmente domenica 20 marzo nel salone del Centro Sociale di S.Giacomo alla presenza di un numerosissimo pubblico attento e partecipe.
Ho incontrato Oscar in uno dei rari momenti liberi della sua intensissima giornata. Normalmente è impegnato come ricercatore in una delle più grandi aziende mondiali del vetro, fa parte del direttivo dell’Associazione dell’Archeoclub di Termoli di cui è il responsabile dei rapporti con la stampa e la comunicazione e si occupa dell’aggiornamento dei diversi siti di cui è redattore e tra questi quello dedicato al suo paese S.Giacomo visitato da oltre 200 persone al giorno e tra cui parecchi emigranti sangiacomesi sparpagliati per tutto il mondo.

D. Innanzitutto complimenti per il bel lavoro che sei riuscito a darci ancora una volta. Cosa ti ha spinto a voler parlare della tua terra e in particolare del tuo paese?
R. Essendomi occupato di ricerche per tanti anni sono stato abituato ad affrontare un problema partendo spesso da una semplice idea o da un semplice dato. Applicando questa stessa filosofia ho accumulato, per anni, una serie di dati e informazioni sul mio paese con l’intento che, una volta andato in pensione, avrei raccolto il tutto in un libro.
Grande aiuto mi è stato dato anche dall’uso di Internet dove spesso ho potuto attingere ad altre informazioni che solo il web ti può dare e che hanno arricchito notevolmente la pubblicazione.

D. Ti riferisci forse all’indagine che hai fatto sulla emigrazione sangiacomese? Una mia curiosità personale, come sei riuscito ad entrare nel sito di Ellis Island facendoci conoscere una parte di storia poco nota?
R. Ho iniziato questa indagine, che è durata diversi mesi, per cercare di individuare dove mio nonno Oscar De Lena, partito con altri compaesani nel 1921 per gli Stati Uniti era sbarcato e dove era andato a lavorare. Una volta entrato nel famoso sito di Ellis Island dove sono registrati milioni di nomi di emigranti che hanno raggiunto l’America agli inizi del secolo scorso, ho capito come funzionava il meccanismo della ricerca e così da una sola persona ne ho rintracciato ben 284 compaesani.

D. Sei riuscito a sapere dove la maggior parte dei sangiacomesi trovò lavoro ?
R. Dalle mie ricerche ho potuto constatare che la meta preferita era una piccola cittadina della Pennsylvania: Pittston a circa 200 km da New York, porto di sbarco della maggior parte degli emigranti. Qui il lavoro che impegnava i residenti era quello di minatore in quanto tutta l’area di questa piccola città che oggi conta circa 15.000 abitanti aveva numerose miniere di carbone. Oltre ai sangiacomesi, ancora oggi presenti in numero considerevole, le altre comunità italiane provenivano da Gualdo Tadino ( cittadina dell’Umbria) e da alcuni centri siciliani dove, chiuse le miniere di salgemma, si trovarono senza lavoro e quindi furono costretti ad emigrare.

D. Il libro è ricco di numerosi argomenti, mi ha affascinato la storia della villa rustica romana. Ci puoi dire qualcosa?
R. Devi sapere che una volta S.Giacomo che fino al 1600 si chiamava S.Jacopo si trovava non sul colle dove attualmente esiste il paese ma su un colle di fronte a circa 2 km a linea d’aria dove, nel IV secolo a.C. era stata costruita una bellissima villa rustica romana che gli archeologi affermano fosse stata abitata fino al V sec. d.C. Intorno a questa villa sorse un casale dove gli abitanti svolgevano tutti i lavori per il mantenimento della villa stessa. Fu solo con il fortissimo terremoto del 5 dicembre del 1456, con epicentro nel beneventano, che il piccolo sito fu completamente distrutto e, le poche famiglie sopravvissute, si trasferirono sull’attuale colle dove, nel corso dei secoli successivi, si formò il nuovo paese anche grazie all’incremento della popolazione dovuto all’arrivo degli Schiavoni, popolo della Dalmazia, che fuggiva dalle persecuzioni dei Turchi rifugiandosi sulle coste adriatiche, un po’ quello che stà succedendo in questi giorni in Italia dove, masse di nordafricani, fuggono dalle loro nazioni in cerca di una vita migliore.

D. Cosa è rimasto oggi della villa rustica?
R. Purtroppo per anni numerosi “tombaroli” hanno ripulito l’area che comprendeva l’intero casale asportando bellissimi reperti archeologici.
Alcuni di questi, scampati a questi personaggi, sono oggi conservati nel Museo Sannitico di Campobasso ma lo stato attuale dell’intero sito versa in condizioni deprecabili causa l’incuria e l’inciviltà delle persone.

D. Altro “pezzo forte” del libro, e concludo, è il diario di guerra di Nicola Forte. Cosa ci puoi dire a riguardo?
R. Andando un giorno a trovare la figlia ultraottantenne di questo nostro compaesano mi fu mostrato un piccolo quaderno dalla copertina nera, come quelli che si usavano negli anni cinquanta, dove suo padre, don Nicola Forte, dirigente della Fornace di Termoli, con stile giornalistico ed attuale aveva descritto in 115 pagine tutti gli avvenimenti accaduti nel nostro territorio dopo lo sbarco degli inglesi al porto di Termoli avvenuto nelle prime ore del giorno 3 ottobre 1943. Chiesi alla signorina Italia di poterlo leggere e, la lettura avvenuta in una intera nottata, mi ha affascinato a tal punto che è maturata in me l’idea di far conoscere queste notizie inedite pubblicando integralmente il testo.

D. Nonostante ti stai godendo il successo di questa tua fatica, sicuramente avrai altre idee per la testa. Caro Oscar, cosa tratterai nel tuo prossimo libro?
R. Hai colto nel segno! Sto già preparandomi nella raccolta di tutti i dati e i documenti storici che penso di utilizzare nel prossimo libro. Molto probabilmente sarà dedicato a tutti i personaggi di una certa rilevanza storica che hanno avuto a che fare con il nostro territorio. Mi fermo qui ….preferisco non anticiparti altro. Colgo l’occasione per un saluto cordiale a tutti i lettori di Fuori Porta Web e alla redazione del sito che ha voluto dedicarmi questo spazio.

N.B. Il libro è in vendita presso Eureka Corso Nazionale 72 - Termoli e libreria Dolce Stil Novo Via Mario Pagano 46 - Termoli.
Per ulteriori informazioni, contattare l’autore Oscar De Lena tel. 0875 704886 o 339 6509535


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