26/11/2011
Termoli
Luigi Sorella
Cultura
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Michele Greco da Valona, tra Oriente e Occidente: un "maestro" del Rinascimento adriatico

Il 5 dicembre prossimo le opere di Michele Greco da Valona faranno ritorno nella parrocchiale di Santa Maria Maggiore a Guglionesi, a conclusione di un doppio ciclo di mostre culturali in Italia.
Dei quattro capolavori guglionesani del Rinascimento adriatico, unici per epoca e qualità artistica nel Molise, tre sono firmati dal pittore albanese nel 1505.
L’interesse degli studiosi si è recentemente concentrato in particolare sul trittico della “Madonna con Bambino e i santi Giovanni Battista e Adamo Abate”, dalla desinenza artistica verso l’illustre corrente crivellesca. Eppure la radice del linguaggio artistico di Michele Greco riesce a sintetizzarsi, in un'eclettica capacità di mediazione culturale, tra gli stili che vanno dalla pittura post-bizantina al primo rinascimento veneto, un rinascimento ancora agli albori e che, lungo l’adriatico, ha visto tra i massimi esponenti la famiglia Vivarini, i fratelli Crivelli e vari artisti emergenti in un ambito culturale che va dalla scuola veneziana a quella dalmata di Zara.
Nell’intreccio culturale tra Occidente e Oriente all’artista Michele Greco da Valona, grazie anche alle promozioni in atto con mostre culturali e pubblicazioni dedicate di un certo livello scientifico, si va meritatamente riconoscendo la "dignità di Maestro” del Rinascimento adriatico.

Appassionati in visita all'esposizione d'arte dedicata a Michele Greco da Valona
(palazzo vescovile di Termoli)

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