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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 18/9/2017 ● Click 1163

Nelle istituzioni l'imperativo etico è quello della trasparenza


Unità Democratica per Guglionesi © FUORI PORTA WEB

I rappresentanti istituzionali dovrebbero sentire come imperativo etico quello della trasparenza. Dicendo, in materia di interesse pubblico, come stanno le cose. Le risposte di Antonacci sono reticenti e ritorsive. Sinceramente non riusciamo a capire la ragione. Per questo abbiamo dovuto superare certa resistenza a rispondere. Atteso la inutilità di un confronto che si risolve, il più delle volte, in inutili e noiose ‘spacconate’. Ciononostante, abbiamo deciso di non arretrare scegliendo la strada maestra di rimanere nei fatti.

Il fatto: l’incendio che ha interessato una parte del territorio di Guglionesi (si parla di 200 ettari), ivi compresa la collina circostante il centro storico, costringendo all’abbandono delle abitazioni di decine e decine di cittadini, ci interpella come comunità e come istituzione-Comune. E ci mette di fronte ad una serie di interrogativi:
1. Si poteva evitare che l’incendio giungesse a lambire le case della parte alta del centro storico?
2. L’azione di contrasto da parte del servizio comunale di protezione civile è stata organizzata in maniera efficiente?
3. Il comune, a fronte della circostanza che non è la prima volta che la scarpata di via Milano e sotto-portella si incendiano al momento della realizzazione dei lavori aveva previsto un adeguato sistema di prevenzione antincendio?
La interrogazione urgente cercava di chiarire nella sostanza queste questioni. Le risposte sono risultate fuorvianti e polemiche. Il tutto ridotto, come al solito, a schermaglia ‘politicista’. Secondo uno stile di chi pensa che “non esistono i fatti, ma solo le interpretazioni’.
Eppure l’incendio è stato grave e devastante. Le informazioni di prima mano prese negli uffici comunali hanno confermato lo stato di disorganizzazione del servizio comunale di protezione civile. In contraddizione con le affermazioni di Antonacci, le quali ( al di là delle sue stesse intenzioni?), confermano molti nostri giudizi. Anzi li aggravano.
Per quanto ci riguarda:
1. Non abbiamo mai detto che non sono state fatte telefonate alla prefettura o ai vigili del fuoco. Abbiamo invece chiesto se il comune (il comune non i vigili del fuoco o la prefettura, è chiaro?) fosse organizzato come avrebbe dovuto per far fronte all’emergenza;
2. Non abbiamo negato che ci si è adoperati in tutti i modi. Ma abbiamo evidenziato che non ci si improvvisa spinti dalla necessità. Il fuoco è partito diverse ore prima. Un intervento più ‘esperto’ forse poteva bloccare il fuoco prima che giungesse a lambire le case.
3. Vedendo la mole di rifiuti (non qualche carcassa!!) abbiamo chiesto fosse predisposta una verifica se si fosse prodotta diossina. In ogni caso i rifiuti per ammissione palese ci sono. Solo che, aggiungiamo noi, non stanno lì da decenni. Fino al 2008 sono stati rimossi e smaltiti. E la minoranza più volte ha fatto rilevare, nel corso di questi anni, l’abbandono dei rifiuti in quelle aree.
In cosa queste domande nascondevano voglia di strumentalizzare da parte della minoranza, non è dato saperlo. Questi chiarimenti, ne siamo convinti, serviranno a ben poco. E che a preoccupare Antonacci certo non è la poca attività o l’atteggiamento assopito (a suo dire!!) della minoranza. Però lo afferma sapendo di mentire.
A questo punto la domanda vera è: un'opposizione assopita o una maggioranza assente e silente, ad eccezione del sindaco?. A questo proposito certo non intendiamo sottrarci dal fare alcune considerazioni.
1. Intanto, lo stile e le scelte della minoranza nell’esercitare il proprio ruolo non crediamo possa essere giudicato da Antonacci. Mentre la minoranza ha il diritto dovere di criticare l’operato di un esecutivo che ha eliminato tutti gli strumenti di partecipazione.
Quando Antonacci era consigliere di minoranza certo non brillava per la presenza. E quando lo era non risulta abbia dato grandi contributi al dibattito.
Evitando di usare la doppia morale, forse sarebbe il caso di approfondire le motivazioni delle ricorrenti assenze della propria maggioranza. E soprattutto dell’abbandono e dimissioni di vari consiglieri che hanno determinato la perdita consistente di consensi. Al punto che sarebbe lecito chiedersi se rappresenta ancora la maggioranza degli elettori;
2. Antonacci, si impegnasse come suo dovere a rispondere alla interrogazioni fatte molti mesi fa su diverse materie. E dar conto di provvedimenti o inadempienze, su cui indaga la magistratura. (es: la Pensilina Via Bari) o oggetto di indagine penale( la gestione dell’isola ecologica), ecc. Sempre puntualmente ‘vendute’ come atti corretti.
3. Infine, Antonacci ci racconti dello smantellamento di diversi servizi comunali (servizio dei Vigili urbani, dei servizi sociali, dei servizi culturali) a fronte di un aumento indiscriminato della pressione fiscale e delle spese per la politica. Delle attività del COSIB. Della quasi ‘chiusura’ dell’Unione dei Comuni che ormai gestisce un solo servizio. Delle ‘mille’ proroghe (in contrasto con la legge) sull’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti, mentre svolge funzione di presidente dello stesso ente.
Questa è la realtà che non è emendabile. Noi più che misurarci con le chiacchiere preferiamo andare per la nostra strada. Ormai è tempo di bilanci. Vedremo in cosa è stato bravo. E vedremo se ‘ il mondo vero divenne una favola’.

La presunta assenza della minoranza renderà più agevole tirare le somme. Per la semplice ragione che ciò che è avvenuto, nel bene e nel male, è da addebitare solo a chi ha amministrato.

GRUPPO UNITA’ DEMOCRATICA PER GUGLIONESI


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