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Lettera a FPWGuglionesi
Pubblicato in data 29/3/2022 ● Click 1451

Fatti non parole


Ciliberti Antonio © FUORI PORTA WEB

“Paese mio che stai sulla collina
Disteso come un vecchio addormentato
La noia, l'abbandono, niente
Solo la tua malattia
Paese mio ti lascio, io vado via”


Questa prima strofa della canzone dei Ricchi e Poveri, sembra scritta appositamente per il nostro paese.
E’ sotto gli occhi di tutti che Guglionesi è desolatamente vuota, una decadenza iniziata molti decenni fa e accentuatasi in questi ultimi anni anche a causa della pandemia che ci ha colpito.
Stando ai dati recuperati da questo sito
https://www.tuttitalia.it/molise/
la popolazione di Guglionesi è calata dal 2019 al 2020 di ben 149 unità. Se questa tendenza si dovesse confermare anche nei tempi futuri, Guglionesi in trenta anni sparirebbe. La prima causa di questo spopolamento è l’emigrazione dei nostri giovani, mal supportati dagli Enti (Regione Molise, in primis) preposti per la ricerca di un lavoro a queste latitudini.

A mitigare questa decadenza demografica è la presenza di cittadini provenienti da altri paesi. Secondo i dati
https://www.tuttitalia.it/molise
la popolazione straniera residente nel nostro paese all’1 gennaio 2021 sono 271 unità, che rappresentano il 5,5% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 40,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (25,1%) e dalla Nigeria (4,4%).

Una volta avevamo un Centro Storico vivo e unito. Una volta ci trovavi l’agricoltore che vendeva fuori dalla sua porta di casa i propri prodotti che avevano il pregio di essere “sani”, ora quando si va a fare la spesa, tra terreni con falde acquifere inquinate e aria malsana, bisogna farsi il segno della croce. Una volta c’erano i bambini che giocavano tutti insieme per le viuzze del paese allegramente, ora persino i cani ci girano alla larga. Ora è desolatamente vuoto da tutto.

Ci sono paesi limitrofi al nostro che hanno ben due ospedali, Guglionesi non merita neanche un pronto soccorso che possa essere definito tale, sia strutturalmente, infatti, il locale dove si trova ora, è poco più di un tugurio, che per la qualità del personale che ci opera.
Ci sono paesi limitrofi che hanno pensato al futuro dei propri anziani aprendo RSA. Gli anziani di Guglionesi invece non si meritano neanche una vecchiaia serena vicino ai propri cari, ma spesso e volentieri vengono “parcheggiati” in luoghi lontani e asettici di amore.

Ogni anno ci troviamo, mio malgrado, a dover fare i conti con la carenza idrica nei mesi estivi, senza che nessuno abbia pensato minimamente a una soluzione al problema. Come ciliegina sulla torta, Molise Acque, l’Ente che si occupa della distribuzione idrica in Molise, ha ventilato l’ipotesi di un aumento delle bollette per delle tassazioni retroattive.
https://www.primonumero.it
Prontamente sono partiti i ricorsi al TAR.
https://www.primonumero.it
Saranno sufficienti a evitare un altro salasso per i cittadini di Guglionesi ?

Ogni anno, purtroppo sta diventando una costante, ci tocca fare i conti con gli incendi dolosi che diventano sempre più pericolosi ed anche in questo caso nessuno è capace di rimediare a questo scempio.
Qualche anno fa, precisamente il 23 ottobre 2014,
http://www.ilmolise.net/
scrissi un manifesto denuncia molto simile a questo. Rileggendolo attentamente, si può notare che sono stati solo parole buttate al vento. Da allora si sono succeduti due Amministrazioni di “colori diversi” ma con identico risultato a zero a zero. L’immobilismo di allora è stato prolungato fino ai giorni nostri. In questi otto anni non è stato risolto nessuno dei problemi evidenziati. Anzi ci si sono aggiunti degli altri. Dalla nostra classe politica ho sentito solo parole, parole, parole. Secondo loro Guglionesi sarebbe dovuto ripartire, ma questo non solo non è accaduto, lo scenario si è aggravato. Purtroppo, oggigiorno, la politica è premiata non per i problemi risolti, bensì per il linguaggio forbito usato.

I politici dei paesi limitrofi attuano sistematicamente un progetto di Sviluppo e Promozione del proprio territorio, progetto che la nostra classe politica ha ben chiuso a chiave in qualche tiretto di qualche ufficio.

Ma la colpa non è dei nostri politici. La colpa è solo nostra, cittadini guglionesani. La nostra colpa più grande è quella di non essere riuscito a creare una classe politica autorevole adeguata alla situazione, una classe politica che non si limiti solo ad Amministrare il nostro paese, ma a Governarlo, con la diligenza del buon padre di famiglia, avendo il coraggio anche di scelte impopolari ma utili alla comunità, una classe politica in grado di afferrarci per mano e indicarci la strada giusta per non morire. Una classe politica che non pensi solo al proprio tornaconto personale, oppure alla felicità dei propri amici porta voti. Ma, pensandoci bene, come potremmo sperare di meglio. Siamo tutti guglionesani. Abbiamo tutti lo stesso DNA. Abbiamo tutti lo stesso difetto. Sappiamo solo criticare ma nessuno sa proporre le giuste soluzioni. Dovremmo eleggere qualcuno, magari uno straniero, con un DNA diverso dal nostro, residente a Guglionesi, che abbia a cuore le sorti del nostro paese. Cari concittadini, certo questa chiamatela provocazione, però io se fossi in voi, la valuterei attentamente.

Secondo il mio modesto parere, questa lenta ma inesorabile decadenza è stata causata anche dal fatto che noi cittadini guglionesani non siamo in grado di eleggere nessun nostro concittadino al Consiglio Regionale. Controllando gli archivi storici ho notato che dal 1995 a oggi, non mi è stato possibile andare più indietro nel tempo, nessun guglionesano è stato mai eletto. A tal proposito avrei una preghiera da rivolgere alla nostra classe politica. Tra poco inizieranno i balletti delle votazioni. Per una volta, almeno per questa volta, nelle elezioni Regionali siate capaci di designare un nostro concittadino, e solo uno (basta con liste in cui sono presenti innumerevoli cittadini guglionesani, messi lì solo per togliere voti all’altra lista) che abbia un profilo magari non legato alla politica, al disopra delle parti e che abbia le qualità umane per non pensare solo al proprio tornaconto ma al bene del nostro Paese. E’ l’ultimo desiderio di un paese moribondo.

Basta con i giochetti di palazzo. Basta con la politica del “dire” e del “NON fare”.
Guglionesi non merita di essere lasciato morire.

Antonio Luigi Ciliberti


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