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Caro DirettoreTermoli
Pubblicato in data 12/12/2008 ● Click 1523

SAE: l'Unione dei Comuni, rammarico per la posizione di Astore


SAE Termoli © FUORI PORTA WEB

"Caro Direttore, nella giornata di ieri sul suo giornale è stata riportata la presa di posizione del Senatore Giuseppe Astore, a proposito dell’esperienza in corso dell’Eurodistretto del Basso Adriatico.
Dove si esprimeva, da una parte, una nota di biasimo verso “… il comportamento tenuto nei confronti della persona che dall’inizio e per un anno e mezzo ha curato l’elaborazione e la gestione di un progetto innovativo e particolarmente rilevante per il Molise”.
Dall’altra, si coglieva l’occasione per porre, a suo dire, “…soprattutto il problema politico che riguarda l’Eurodistretto, ovvero l’esclusione del Comune più  importante, Termoli. Ricordando che si tratta di “…una situazione, questa, che obiettivamente ridimensiona la portata e l’efficacia dell’iniziativa. Va decisamente contrastata .. ogni posizione di arroccamento che crei divisioni all’interno di una realtà, quale quella molisana, già di per sé strutturalmente debole in un contesto di cooperazione internazionale, e occorre invece lavorare per ricreare le condizioni di una piena condivisione di obiettivi, strategie e strumenti da parte di tutti i soggetti istituzionali del territorio».
Nell’esprimere meraviglia e rammarico per la presa di posizione dell’on Astore dichiariamo quanto segue:
1. In linea generale non comprendiamo il nesso tra le due questioni sollevate. Ed in ogni caso riteniamo destituito di ogni fondamento l’uso dei termini quali esclusione ed arroccamento per descrivere lo spirito che ci ha mosso e ci muove nello sviluppo delle diverse iniziative intraprese in questi anni dall’Unione dei Comuni del Basso Biferno;
2. Circa il merito delle questioni sollevate:
a. L’Unione del Comuni del Basso Biferno nella sua autonoma determinazione ha deciso di dar vita all’Eurodistretto Adriatico. Non abbiamo difficoltà alcuna a riconoscere la funzione di stimolo operata da Giovanni Di Stasi, soprattutto nel promuovere il gemellaggio tra Campomarino e Kotor che è all’origine della costruzione concreta dell’Eurodistretto. Ma la successiva opera di costruzione della ‘condivisione internazionale’ è stato frutto esclusivo dell’impegno degli organi politico-amministrativi dell’Unione che si è svolto nel periodo compreso tra agosto 2007-marzo 2008. Si è trattato di un lavoro complesso e delicato di costruzione di una rete internazionale di 17 Comunità Locali chiamate a convergere e concertare su: finalità, obiettivi di medio-lungo periodo e regole di funzionamento dell’organismo. Per quanto ci è dato sapere, visto che siamo stati noi i protagonisti, le persone che hanno profuso il proprio impegno affinché il progetto si realizzasse sono note. E non coincidono con le informazioni (almeno per questo Eurodistretto) in possesso dell’on. Astore. Circa la vicenda sollevata dal sig. Di Blasio, il quale non ha lavorato su commissione dell’Unione dei Comuni, di stabilire un rapporto di ‘collaborazione’, gli organi dell’Eurodistretto stanno valutando la opportunità di un suo utilizzo, nei tempi e nei modi che riterranno opportuni.
b. Circa il problema politico legato alla ‘questione-Termoli’ condividiamo totalmente le ‘preoccupazioni’ dell’on. Astore facendo nostre le sue affermazioni. Con un’unica eccezione. Quella di Termoli non è stata un’esclusione, ma un’autoesclusione (almeno per il momento!) A questo proposito intendiamo mettere in evidenza che l’Amministrazione di Termoli è stata invitata numerose volte. Di risposte neanche una. Salvo il caloroso messaggio di saluto rivolto all’Assemblea Costitutiva, dell’allora vice-Sindaco Filippo Monaco rivolto quale tentativo di lasciare aperta una possibilità nell’interesse della città.
Inoltre, lo Statuto, all’art. 1, prevede la possibilità di allargamento e l’adesione di nuovi membri. Allo stato, città importanti delle due sponde dell’Adriatico hanno inoltrato richiesta di adesione che saranno esaminate nel prossimo Consiglio generale. Auspichiamo, con sincerità, che altri, e Termoli in particolare, assumano la decisione di aderire. Ma con altrettanta sincerità diciamo che, in ogni caso, verificato lo slancio con cui questo progetto, assieme ad altri, procede pensiamo non ci siano problemi circa l’efficacia e la portata dell’iniziativa. Per concludere nessuna esclusione e nessun arroccamento. Ma anche nessuna voglia di attardarci su logiche ‘unilaterali’ e di presunti, quanto illusori, primati. Tantomeno di ricondurre questa questione alle logiche di schieramenti precostituiti.
Sarebbe una contraddizione logica con la mission dell’Unione. Il suo esistere, di per sé, costituisce una sfida innovativa lanciata sul terreno dei contenuti dello sviluppo locale, rivolta a chiunque voglia raccoglierla senza steccati o pregiudizi di sorta. Dunque, alla luce di questi chiarimenti, crediamo che l’on. Astore avrebbe fatto bene ad assumere, ammesso il suo sincero interessamento, le informazioni complete sui casi sui quali ha inteso concentrare il suo ‘prezioso’ tempo. E soprattutto avrebbe fatto bene ad evitare improbabili capovolgimenti di verità.
Solo così avrebbe potuto dare una mano a ‘ricomporre’ una visione territoriale partendo dai fatti e dalla realtà. Ed a mantenere alta una ‘diversità’ (forse tutta presunta!!) che o la si costruisce ricomponendo politica e verità effettuale delle cose, oppure è votata al misero fallimento. Quel fallimento derivante dalla triste circostanza del momento, secondo la quale la politica quanto tocca una cosa la sporca.
Noi vigileremo gelosamente bloccando i tentativi di destabilizzare l’Unione del Basso Biferno e le sue iniziative.
Il Presidente e i sindaci dell’unione dei Comuni del Basso Biferno:
Antonio Galasso- Presidente dell’Unione dei Comuni e Sindaco di San Giacomo degli Schiavoni
Anita Di Giuseppe- Sindaco di Campomarino
Leo Antonacci- Sindaco di Guglionesi
Guglielmo Giardino- Sindaco di Larino
Gabriele Lapalombara- Sindaco di Petacciato
Luigi Mascio- Sindaco di Portocannone
Vittorino Facciolla- Sindaco di San Martino in Pensilis"


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