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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 10/3/2009 ● Click 2295

L'Italia del 21 secolo: proposte per uscire dalla crisi


Filippo Salvatore © FUORI PORTA WEB

All'inizio del 2009, in piena crisi economica mondiale, l'Italia è un paese di 60 milioni di abitanti con un Prodotto Interno Lordo ufficiale di $2.104.(l'economia sommersa che ha raggiunto il 35% del PIL è pari ad altri $ 540 miliardi). L' economia reale annuale di oltre $2.500 miliardi, situa l'Italia al 7° posto tra le prime dieci economie del mondo,quasi allo stesso livello della Francia (PIL $ 2.560 miliardi).(Le Nouvel Observateur, Atlaséco 2009, p. 114 ). Il crimine organizzato (mafia, camorra ‘drangheta e sacra corona unita) ha un fatturato di 130 miliardi di euro con un utile di 70 miliardi. Nel 2008, l'evasione fiscale è ammontata a E. 27,5 altri miliardi. Altri E.50 miliardi, secondo i dati della Banca Mondiale, sono pagati annualmente in tangenti in ogni settore di attività.
I cittadini italiani inviano 630 deputati alla Camera e eleggono altri 315 senatori che percepiscono ognuno un salario mensile di oltre E. 20.000. Sono, quelli italiani,i politici meglio pagati al mondo! Il costo della politica a livello regionale è ammontato nel 2008 a 235 miliardi di euro. L'insieme del costo della politica a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale, di comunità montane, e di altri enti para-statali ammonta ad una cifra tanto enorme che è addirittura difficile da quantificare in modo preciso. L'efficienza della magistratura in Italia è tra le peggiori al mondo, superata persino da alcuni paesi africani, mentre il costo è tra i più alti.La lunghezza di un processo varia dai 7 ai 10 anni. Il che situa l'Italia ad uno degli ultimi posti a livello mondiale!
Esistono circa 300.000 persone che formano una ‘casta' e che godono di privilegi neppure immaginabili in altri Paesi. Un terzo degli eletti alla Camera dei Deputati ed al Senato hanno precedenti penali.Due terzi degli eletti sono politici di professione e sono sulla breccia da decenni. L'Italia è anche un Paese dove una miriade di partiti e partitini politici sono sovvenzionati lautamente dallo Stato e dove la stampa, anch'essa sovvenzionalta, è apertamente a favore di una corrente politica. Va sottolineata una anomalia tipicamente italiana: la stampa libera non esiste. La legge 416 del 5.8.1981(Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria) finanzia, senze distinzioni ideologiche tutta la stampa di partito che dal 2000 al 2008 ha ricevuto sovvenzioni di 1 miliardo e 252 milioni di Euro. Avete letto bene! Una cifra da capogiro,un cancro che nessuno, per proprio tornaconto,osa toccare.Ecco un esempio di spreco da eliminare al più presto.
Vige inoltre la malattia storica del trasformismo, della gerontocrazia e della raccomandazione al posto del merito in quasi ogni sfera di attività. L'Italia è un paese che ha un'amministrazione pubblica elefantiaca, ma con un tasso di efficienza paragonabile a quello di paesi del cosiddetto ‘terzo mondo'.
L'Italia è il paese dove l'uso indiscriminato di forestierismi nella stampa scritta e parlata è non solo permesso, ma addirittura ricercato e dove l'esterofilia, soprattutto verso la realtà anglo-americana, prevale su un legittimo senso di appartenenza e di orgoglio nazionali. Ed i record negativi e le storture potrebbero continuare.
L'Italia è il paese dove il ‘particulare' (la ricerca dell'utile personale, come la definiva lo storico fiorentino Giucciardini nel 1500) prevale immancabilmente sul senso civico; dove la religione cattolica svolge ancora nella sfera pubblica un ruolo enorme, inconcepibile in altre grandi democrazie.
Malgrado le sue tante pecche l'Italia è anche la patria di uno dei popoli più creativi al mondo,della gastronomia e del buon gusto, di un territorio di una bellezza incomparabile, di un patrimonio artistico ricchissimo, unico al mondo.L'Italia è il Bel Paese amato e visitato da decine di milioni di turisti ogni anno.
Cosa fare all'inizio del terzo millennio affinchè l'italia si sbarazzi delle sue tare ataviche e rimanga,malgrado tanti difetti, uno dei più ricchi e grandi paesi del mondo? Quali caratteristiche politiche dovrebbe possedere l'Italia futura? Come evitare lo scarto sempre più grande tra una minoranza di privilegiati ed un ritorno alla povertà di una percentuale crescente della sua popolazione in piena crisi economica?
Il Governo di centro-destra emerso dalle elezioni dell'aprile scorso e l'opposizione, il PD e l'IdV, hanno un compito fondamentale da portare a termine celermente: cambiare profondamente l'assetto istituzionale ed il funzionamento dello Stato.Occorre una nuova costituente che mira a fare del Paese una democrazia vera, matura, snella, in sincronia o addirittura all'avanguardia tra i grandi paesi del mondo. Occorre far nascere un nuovo paradigma storico ed identitario condiviso che considera le ideologie del 20° secolo, fascismo e marxismo, concetti storici superati. L‘incapacità di portare a buon porto le riforme istituzionali, a cominciare da una legge elettorale unica a tutti i livelli di rappresentanza, ha causato l'emergenza sia di una ‘casta' di privilegiati e, soprattutto, la ‘deriva' economica e morale del Paese che sta accumulando una serie di maglie nere anche in settori nevralgici come la ricerca scientifica, la meritocrazia, l'efficienza amministrativa, l'integrità della magistratura, nella quantità di investimenti stranieri, nello sviluppo sostenibile, nella difesa dell'integrità del territorio contro la cementificazione e l'inquinamento, nello sviluppo di fonti rinnovabili di energia, nella lotta contro la criminalità organizzata.
Risultato? L'arricchimento, i privilegi e le connivenze dei pochi stanno causando il degrado morale ed ambientale, l'impoverimento, il declino del Bel Paese che rischia di essere estromesso dal G8. Come evitare che questo declino aumenti? Quali traguardi deve prefiggersi la Quarta Italia alla fine del primo decennio del terzo millennio?
Per far fronte alla corruzzione dilagante, alla ‘questione morale' che la sta soffocando, per rigenerarsi e svolgere il ruolo di grande paese che le compete,l'Italia nuova, la Quarta Italia del terzo Millennio, dovrebbe far tesoro di quanto di meglio i suoi figli hanno hanno saputo proporre come modelli sociali nel passato.
La Rinascenza della patria italiana dovrebbe avere come lievito ed ispirarsi ad una serie di principi nobili come i seguenti:
La nuova costituzione potrebbe cominciare con questo articolo: 'L'italia è una repubblica federale fondata sulla separazione tra Stato e Chiesa, sulla libera iniziativa economica, sul merito della persona e sul rispetto dei diritti inalienabili di ogni cittadino'.
Amministrativamente l'italia è divisa in comuni ed in otto Compartimenti : Nord Ovest (Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria), Lombardia, Nord Est (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), Centro-Nord ( Toscana ed Emilia Romagna), Centro ( Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise), Sud ( Campania, Basilicata, Puglie e Calabria), Sicilia e Sardegna.
Questa nuova aggregazione amministrativa costituirebbe una cesura istituzionale profondissima. L'Italia sarebbe una repubblica dove vige il federalismo fiscale e la sussidiarietà, tuttavia ognuno degli otto compartimenti dai 5 agli 8 milioni di abitanti (ad eccezione della Sardegna) permetterebbe una forma di autosufficienza attraverso i tributi che percepisce. (La percentuale di copertura delle Regioni al giorno d'oggi varia dal 45% al 64%).
Ognuno degli otto Compartimenti invia al Senato 10 rappresentanti.La Camera dei Compartimenti è formata di 300 parlamentari eletti.
Il sistema elettorale è lo stesso per ogni livello di rappresentanza.
Il Primo Ministro è eletto a suffragio universale dal popolo.
Ogni eletto non può esserlo per oltre due mandati consecutivi.
Un terzo dei candidati sarà di sesso maschile e compreso dai 18 ai 35 anni, un altro terzo sarà di sesso femminile, ed il rimanente terzo di ambo i sessi di età dai 36 anni fino a 70 anni.
Un cittadino che è stato riconosciuto colpevole dai tribunali perde il diritto di potersi candidare alle elezioni.
I beni ottenuti illegalmente dal crimine organizzato vanno confiscati e diventano patrimonio dello Stato.
Le circoscrizioni estero vanno abolite.
Vanno altresì aboliti i sussidi finanziari ai mezzi d'informazione. La stampa deve essere economicamente autosufficiente, libera ed indipendente dal potere politico.
I partiti politici che ottengono meno del 5% dei voti non hanno diritto al finanziamento pubblico e non inviano rappresentanti nè al senato,nè in Parlamento.
Le 4 più alte cariche dello Stato non possono essere soggette ad indagini del potere giudiziario. Vanno eliminati gli ordini professionali. La deontologa dei vari professionisti deve obbedire ad integerrimi principi morali, pena la radiazione.
La trasparenza e l'efficienza vanno fatte rispettare in ogni ente pubblico.
L'insegnamento scolastico ed universitario ha come principi fondamentali l'eccellenza e la meritocrazia sia dei discenti che dei docenti.
Il 2% del PIL va assegnato alla ricerca scientifica.
Esiste una sola polizia nazionale ed una polizia locale di cui è responsabile ognuno degli otto Compartimenti.
Va promosso l'uso e la qualità della lingua italiana nei mezzi pubblici d'informazione sia sul territorio nazionale che all'estero.
E tante altre potrebbero essere le proposte per rinnovare moralmente l'Italia. Mi basta aver fatto valere il principio che la Quarta Italia del Terzo millennio ha bisogno di una rinascenza morale e di regole politiche, giuridiche, amministrative, economiche nuove, precise che ogni cittadino deve fedelmente rispettate. Prevalgano il senso civico,il senso del dovere, l'onestà, la trasparenza, la solidarietà non la furbizia ed il gretto utile personale.


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