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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 2/2/2010 ● Click 1795

Cogito ergo sum: io (non) penso, quindi esisto


Giorgio Senese © FUORI PORTA WEB

E’ un dato di fatto che, accumulandosi gli incentivi, tra rottamazione e motore con doppia alimentazione benzina e gpl, conviene cambiare la macchina.
E’ incredibile, per acquistare una nuova macchina, riesco ad avere uno sconto sul prezzo base di ben 7000 euro e la parte restante potrò pagarla “comodamente” a rate.
Le finanziarie “benefiche” si sprecano, è praticamente un regalo!
“Riguardo alla mia macchina - spiego al venditore dalla mano floscia e gelida - lei deve considerare che anche se ha 10 anni di vita, in realtà è ancora nuova, ha solo 85000 km, può farne ancora molti altri”. “Caro sig. Senese, ma lei dove vive? Io ho bisogno di una macchina da rottamare, non fa differenza che sia nuova o vecchia, efficiente o rotta. Il destino della sua auto è la demolizione. Ma come, non capisce?...bisogna rimettere in moto l’economia, dobbiamo consumare”.
Mi chiedo cosa costruiranno le casa automobilistiche dopo queste vendite a tappeto.. Mah!
Anche la tv e i giornali ci spronano ad essere consumatori e questo prima ancora d’essere cittadini.
Devo essere davvero un testone se ancora non riesco a capire una cosa che sembra essere scontata a tutti.
Qualche sera fa, ho incontrato un conoscente ad uno dei vari centri commerciali che spuntano di notte e che altrettanto velocemente chiudono di giorno. Era lì che, con una mano spingeva il carrello e con l’altra raschiava nel pacchetto delle patatine a caccia dell’ultimo pezzetto che si nasconde sempre negli angoli. Faccia inespressiva, muso unto e sguardo perso.
Mi ha riconosciuto solo quando gli sono arrivato ad un metro di distanza e l’ho salutato.
Aveva la faccia inebetita, tipicamente da centro commerciale e tornando dalla campagna si era dimenticato di cambiarsi le scarpe. Erano sporche di fango.
Il contrasto tra tutta la sua persona ed il luogo dove ci trovavamo era stridente.
Dava l’impressione di essere fuori tempo e fuori luogo, ultimo rappresentante di una razza ormai estinta. Un reduce di little big horn.
Con la mano a pararsi e sottovoce mi confidò di aver appena fatto due affari. Aveva acquistato l’ultimo modello di cellulare di quelli che hanno di tutto ma che quando lo vuoi usare come telefono non “prendono” ed un computer ultra potente. Non importava se non lo sapeva usare. Gli sarebbe servito per giocare ai video games craccati da emule e per vedersi i film porno che purtroppo abbondano su internet.
Ma la cosa più incredibile è che avrebbe cominciato a pagarli l’anno successivo anche se i “giocattoli” li aveva avuti subito!
Come sono buoni in questi centri commerciali, ci vogliono proprio bene!
Dovrò vincere la mia ritrosia e adeguarmi dal momento che l’indicazione di consumare viene da chi ci governa.
In fondo il parlamento rappresenta la parte migliore della nostra società: il compendio delle menti migliori, quelle colte e lungimiranti che lavorano per noi a pensare e realizzare un programma di sviluppo per il nostro paese.
E’ risaputo che per amministrare la cosa pubblica occorrono capacità e preparazione. Oggi possiamo dire che la vera democrazia è sotto gli occhi di tutti.
Per esempio, per i bambini che da sempre non vogliono andare a scuola finalmente, si è intrapresa la strada giusta che porta spediti al paese dei balocchi. Non serve più neanche la geografia, hanno i Tom-tom.
Per diventare onorevoli occorrono due belle gambe che portano a spasso un bel mandolino ed una balconata fresca di chirurgo estetico.
Se invece non si possiedono queste caratteristiche fisiche basta risultare simpatico a chi ha il potere che ti promuove sicuro a ministro. Di cosa non ha importanza, l’importante è diventarlo.
Nel vortice dell’evoluzione dei tempi si modifica così il mio insignificante ruolo che partendo da quello antico di “proletario” passa a quello di “produttore di ricchezza” a quello odierno di “consumatore” di beni voluttuari.
Tutti ai centri commerciali!
Donne, non dovrete più cucinare.
Oggi esistono i cibi già lavati, quelli precotti, quelli cotti e quelli addirittura già digeriti al sapore di cacca.
Ti aiutano in casa perchè lasciano il tempo di farti una cultura con “Il Grande fratello” o con “Amici”
Uomini mi raccomando, aiutate le mogli e fatelo concretamente spingendo il carrello ma attenti a voi, non cedete alle lusinghe delle offerte speciali altrimenti vi toccherà ipotecare la casa per dare le garanzie di pagamento.
In fondo cosa importa se la crisi non è passata ma al contrario ci tocca andare sui tetti per proteggere i posti di lavoro?
Cosa importa se poco distante da noi si muore ancora di fame, di sete e di banali malattie?
A pensarci bene anche Gesù ci dice che i poveri li avremo sempre con noi quindi è giusto ed inevitabile che esistano.
La natura è da soggiogare, usare, deturpare, sporcare e poi violentare magari con qualche centrale nucleare assolutamente inutile.
La mattina prima di andare a lavoro bacio mia moglie e i bambini e lo rifaccio la sera e ad ogni occasione possibile.
In questo mondo sempre più pazzo la cosa più naturale e bella che posso fare è amare e dare testimonianza di questa capacità che è un dono di Dio.
Mostrare i propri sentimenti un tempo significava scoprire le proprie debolezze e quindi sembrava togliere qualcosa alla virilità.
Non è così, i sentimenti sono la vera eredità che trasmettiamo ai posteri perché la capacità di amare è insita nell’uomo nonostante si faccia di tutto per nasconderla.
La testimonianza in questo senso è tanto scarsa quanto urgente perché alla fine questa è la sola discriminante che ancora ci contraddistingue come uomini e come cristiani.
Il nostro don Gabriele in più di un'occasione ha ripetuto che la nostra realtà non ha nulla di più drammatico rispetto ad epoche passate e le paure, le tragedie e le difficoltà sono una costante nella storia dell’umanità.
Io gli credo, ma questo non consola il mio che è cuore pesante davanti a questo bizzarro momento storico.
Contemplando i miei bambini nello loro spensieratezza mi chiedo come sarà il loro futuro. Sarò in grado di sostenerli nello studio? Il loro destino sarà quello di diventare forzatamente i migranti del nuovo millennio? Vorrei tanto che avessero la possibilità di vivere qui e rendere sempre migliore questa nostra terra tanto bella quanto maltrattata.


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