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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 15/12/2010 ● Click 1734

Rossi (PDL): "vorrei raccogliere gli inviti pervenuti da più parti a confrontarsi"


Vincenzo Rossi © FUORI PORTA WEB

Di fronte alle reazioni decisamente scomposte alla lettera degli iscritti al PdL di Guglionesi da parte del Vicesindaco ed a seguire del Sindaco ed essendo stato direttamente chiamato in causa dal Vicesindaco, devo pubblicamente confessare che ne condivido integralmente il contenuto essendo tra i coautori della stessa.
Sorprende che si polemizzi unicamente sul preteso anonimato dei firmatari e si reagisca scandalizzati, quasi si trattasse di delitto di lesa maestà, ai pochi passaggi in cui si esprimono dubbi sulla tanto sbandierata quanto generica appartenenza al centro-destra, evitando, invece, di entrare nel merito delle contestazioni, queste si corpose, all’azione amministrativa portata avanti fino ad oggi.
Una volta archiviate le strategie pre-elettorali, i cui esiti non posso negare di non aver condiviso, e definito l’assetto politico del Comune in conformità al responso delle urne, un’amministrazione va giudicata non sulle appartenenze ma sugli atti, sulle decisioni e sui comportamenti gestionali, secondo la regola d’oro della “politica del fare” che deve contraddistinguere il centro-destra.
I fatti, infatti, non seguono le opposte tifoserie ma si impongono in maniera evidente, quasi testarda, alla valutazione dei cittadini.
E’ su questa base che gli iscritti al PdL, ad oltre due anni dal voto, hanno fondato la propria valutazione ampiamente negativa all’attività fin qui svolta, motivando tale giudizio con riferimenti precisi e con l’intenzione di sfidare quel che resta della maggioranza a confrontarsi sulle cose piuttosto che sul grado di appartenenza all’area di centro-destra, peraltro alquanto dubbia in assenza di chiara militanza nei partiti di tale area politica.
Invece di raccogliere la sfida, il Sindaco e Vicesindaco accusano gli iscritti al PdL, che posso assicurare vivono a Guglionesi ed i cui nomi, oltre il mio, possono essere richiesti al partito, di “intelligenza con il nemico”, utilizzando la loro gridata professione di fede nel centro-destra come alibi per evitare di dare ragione delle politiche fin qui seguite, che riteniamo complessivamente dannose alla causa del centro-destra guglionesano.
Così per la seconda volta sono chiamato in ragione della mia appartenenza politica a giustificare prese di posizione critiche nei confronti della maggioranza, che peraltro, come giustamente evidenziato dall’amico consigliere Pollice, è figlia di una lista costituita anche con persone provenienti dal centro-sinistra. Era già accaduto con la polemica sull’eolico selvaggio, nella quale la maggioranza, di fronte all’invito ad una maggior tutela di un territorio che è di tutti e che ognuno dovrebbe impegnarsi a preservare per le nostre future generazioni, si richiamava alla normativa regionale di centro-destra, che in quanto tale avrei dovuto conoscere, per giustificare la propria impossibilità di intervenire, probabilmente perché ritenuta immodificabile (!!!) come se si trattasse di norme paragonabili alle bibliche “Tavole della Legge”.
Non ho mai inteso la mia risaputa militanza nel centro-destra, quale iscritto a Forza Italia sin dal 1995, candidato forzista alle elezioni provinciali di quell’anno, membro del coordinamento provinciale dello stesso partito a Torino e responsabile della comunicazione, delegato al congresso di fondazione del PdL ed oggi membro del coordinamento provinciale PdL di Campobasso, come recinto in cui rinchiudermi ma come patrimonio di valori, ideali e soluzioni programmatiche proprie della tradizione politica del moderatismo italiano, con le quali confrontarmi con chiunque abbia a cuore il bene comune.
Per questi motivi non avrò alcuna problema nel difendere le considerazioni espresse nella lettera dinanzi agli organi superiori di partito, che potranno valutare la bontà delle ragioni degli iscritti di Guglionesi.
Caro Vicesindaco Lucarelli, quella firma non denotava mancanza di coraggio ma rispetto per un partito che non ha ancora completato la costituzione degli organi di livello comunale e che sta faticosamente tentando di radicarsi a livello territoriale. Peraltro le uniche iniziative di stimolo al radicamento del PdL nella nostra cittadina sono state organizzate dal sottoscritto e dagli altri “poco coraggiosi” iscritti, con tutti i limiti e le difficoltà del caso, mentre non mi risultano contributi in tal senso dalla tua maggioranza, a meno che non si voglia ritenere per tale una costituita o forse ancora costituenda associazione politico culturale, le cui finalità non sono ben chiare.
Quanto all’articolo disgustoso del nostro primo cittadino, lo stesso non merita alcuna risposta essendo evidentemente lo sfogo di una persona in difficoltà per l’assottigliarsi della sua maggioranza e per l’evidente disagio di qualche altro componente della stessa.
Posso solo invitare il Sindaco a gestire meglio le tensioni, inevitabili nel suo ruolo, e ad avere più rispetto per le posizioni di tutti, sia di maggioranza che di minoranza, di centro-destra o di centro-sinistra, passando dall’insulto all’ascolto che è atteggiamento più consono a chi ricopre un tale incarico. Spero che l’aver additato come dissidenti i tre consiglieri di centro-destra fuoriusciti dalla maggioranza, con una terminologia cara a regimi tristemente noti ed ormai defunti, sia stato solo uno spiacevole scivolone.
Nell’accogliere la disponibilità al confronto pubblico sui temi sollevati con la lettera, che potrebbe per primo riguardare il piano regolatore generale sul quale verificare gli indirizzi politici di centro-destra, non posso che concludere queste mie riflessioni con la richiesta che una parte dell’adeguamento dell’indennità di carica degli amministratori sia liberamente destinato a finanziare una sede politica, a scelta tra i partiti di centro-destra.
In ultimo vorrei raccogliere gli inviti pervenuti da più parti a confrontarsi e dialogare per il bene della nostra città, assicurando tutti che la militanza nei partiti non è di ostacolo ad un percorso virtuoso di selezione di una classe dirigente all’altezza delle riforme di sistema che ci attendono, in uno sforzo di onestà intellettuale che riconosca che è un problema comune, al quale non è certo immune il centro-sinistra, pesantemente sconfitto nelle ultime votazioni e che dovrebbe evitare di idealizzare una stagione chiaramente condannata dall’elettorato.
Avvicinandosi il periodo delle festività, approfitto dell’occasione per augurare ai cittadini di Guglionesi un sereno e Santo Natale, nella speranza che l’anno nuovo possa affrettare quel cambiamento al quale non mancherò di dare il mio fattivo contributo.


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