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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 29/9/2011 ● Click 1601

Elezioni in Molise e l’auspicabile ‘cambio di passo’. Se non ora, quando?


Pietro Di Tomaso © FUORI PORTA WEB

Il Molise è sempre più diviso, ma su una sola persona: quella del presidente Iorio, dc berlusconiano che si ripresenta per la terza candidatura alle imminenti elezioni regionali.
“Quando 27 bambini e 3 adulti – scrive Federico Orlando su Europa - rimasero uccisi a San Giuliano di Puglia, e feriti o sfollati in un ristretto epicentro, un fiume d’oro invase tutto il Molise. Come re Mida, Iorio proclamò epicentrica tutta la regione e tutto diventò un’orgia di satiri e coribanti. I finanziamenti piovvero fin nel mare Adriatico e sulle vette delle montagne d’Abruzzo, l’”itinerario sentimentale di Morunni” (nome letterario di Ururi, paese di Tanassi), un centro di equitazione, l’”officina del gusto” a Pizzone (Alto Molise), il museo della zampogna a Scapoli (Altissimo Molise), il sito archeologico de jumento albo (vulgo, asino bianco), la rete dei sentieri nel bosco di Monacilioni (vicina al terremoto e non frequentata da romene), il ripopolamento della “seppia adriatica”, il museo del profumo a Sant’Elena Sannita, il rilancio della “patata turchesca” di Pesche, il monitoraggio delle api di Trivento, una tappa in Molise di Miss Italia e una On The Road Mediaset. Così per non annoiarsi”.
Insomma giudichi il lettore quale sia in questa regione il sistema di governo che dura ormai da troppo tempo, forse unicamente impegnato in condotte autoreferenziali per il mantenimento del potere. Intanto, la situazione economica molisana è ogni giorno più drammatica. Per quanto concerne il comparto dei servizi ai cittadini, c’è da rimarcare come negli ospedali si stiano verificando tempi lunghi per le visite e per le analisi. Molte prestazioni sono state soppresse; i pronto soccorso si trovano in una situazione di carenza di personale. A ciò va sommato il ‘disastro sociale’ che limita fortemente le nuove generazioni dal formulare progetti per il futuro. C’è dunque un desiderio di cambiamento e ritengo debbano essere le donne e gli uomini a muoversi, a mostrare determinazione contro questo stato di cose facendo sentire la propria voce.
Per quel che riguarda i candidati alle prossime elezioni per il Consiglio regionale penso sia utile riflettere su quanto sottolineato dal cardinal Bagnasco nella recente prolusione all’assemblea Cei. Chi sceglie la militanza politica “è tenuto alla sobrietà, alla misura, alla disciplina, all’onore”. In sintonia quindi con la nostra Costituzione (art. 54): “… I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore…”. Altrettanto duro è il giudizio del presidente Cei sul modo in cui si sta affrontando, nella particolare situazione italiana, la crisi economica. “Colpisce la riluttanza a riconoscere l’esatta serietà della situazione al di là di strumentalizzazioni e partigianerie; amareggia il metodo scombinato con cui a tratti si procede, dando l’impressione che il regolamento di conti personale sia prevalente rispetto ai compiti istituzionali e al portamento richiesto dalla scena pubblica, specialmente in tempi di austerità”. In un periodo di congiuntura difficile “ognuno è chiamato a comportamenti responsabili e nobili. La storia ne darà atto”. Aggiungo che i giornali della ‘borghesia’, dal Corriere al Sole-24 Ore, dicono al Pdl di liberarsi di Berlusconi; quattro elettori su cinque si dichiarano contrari alla prosecuzione di questo governo (Mannheimer). “In un momento di incredibile fragilità economico-finanziaria, invece di una guida autorevole, il paese è in preda a una maggioranza sfilacciata tenuta insieme solo dal testardo attaccamento al potere di Berlusconi… “ (Alessandro Postiglione su Europa).
Pensando al Molise, e in particolare al territorio guglionesano che da lungo tempo non ha un suo rappresentante al consiglio regionale, voglio sperare che la ritrovata unità del centrosinistra (unitamente alla puntuale comunicazione agli elettori di programmi concreti e credibili) sia di buon auspicio per vincere le elezioni del 16-17 ottobre. “Se non ora, quando?” è lo slogan che campeggia sul manifesto elettorale del PD, con a fianco la foto del candidato-consigliere ing. Pasquale Marcantonio che ha dichiarato: ”Mi candido perchè credo di avere idee, passione e professionalità per governare”. E ancora: “Credo nella partecipazione e nella trasparenza, nel duro lavoro e nel rispetto delle regole”. Conoscendolo personalmente posso dire che è un candidato giovane e di cultura moderna a cui va il mio sostegno e il mio augurio. Sono certo che si farà interprete della necessità di salvaguardare i settori trainanti dell’economia locale (Agricoltura, turismo e ambiente, artigianato, formazione all’autoimprenditorialità di concerto con la Regione, cultura e patrimonio culturale, difesa del bene paesaggistico-rurale, valorizzazione del nostro borgo ).
Per un politico militante è importante stare dalla parte della comunità, con l’obiettivo del bene comune. Se si rivestono funzioni pubbliche è tenuto ad adempierli “con disciplina ed onore”.


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