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ScuolaCampobasso
Pubblicato in data 20/03/2012 ● Click 1115

Riforma pensioni danneggia tanti lavoratori, partono i ricorsi


Sergio Sorella © FUORI PORTA WEB

Anche questo governo continua a far cassa tagliando i diritti dei pubblici dipendenti. I lavoratori dei settori della conoscenza sono ulteriormente penalizzati per aver bloccato la possibilità di andare in pensione ( i nati nel 1952 si vedono slittare questa possibilità di ben 6 anni!) e per le indebite decurtazioni alle retribuzioni.

Per questo la FLC CGIL ha impugnato al TAR del Lazio la Circolare ministeriale della Funzione Pubblica dell’8 marzo 2012, la Circolare nr. 23 e il Decreto n. 22 del MIUR del 12 marzo che applicano al settore pubblico e alla scuola la riforma delle pensioni. Le novità introdotte da questa riforma sono tutte peggiorative e stanno punendo tanti lavoratori, in particolare nel comparto scuola, per questo la FLC CGIL sta studiando tutte le possibili azioni per contrastarne l’applicazione.

Per attivare la tutela individuale e proporre eventuali ricorsi, da valutare caso per caso, è necessario prima di tutto presentare la domanda di pensionamento e attendere un atto di diniego da parte dell’amministrazione alla richiesta della quiescenza o al non riconoscimento di uno o più requisiti.

Inoltre, la FLC ha chiesto all'INPDAP di rettificare la circolare n. 17 in tema di TFS e TFR, in quanto le disposizioni in essa contenute producono gravi pregiudizi ai lavoratori della scuola e dell’università. Si tratta di una illegittimità dell’operato dell’Amministrazione stata confermata di recente anche dai giudici amministrativi i quali hanno stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2011, l’amministrazione non ha più titolo ad essere effettuata la ritenuta del 2,50% sull’80% della retribuzione. Per queste ragioni è stata inoltrata una formale diffida al MIUR affinché provveda a non operare simile ritenuta.

Per presentare il ricorso non ci sono termini di decadenza. Tuttavia chi lo desidera può inviare una lettera di diffida per interrompere i termini di prescrizione sapendo che comunque c’è tempo fino al 31 dicembre 2016. Ciò vuol dire che gli interessati possono proporre ricorso in qualsiasi momento, ma che in caso di vittoria la richiesta degli arretrati può riguardare solo i cinque anni precedenti.

Informazioni specifiche potranno essere acquisite presso le sedi della FLC CGIL Molise.


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