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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 14/6/2013 ● Click 1375

Lettera aperta all'amorevole Madre provinciale: non si abbandoni la "dolcezza materna"


Luigi Sorella © FUORI PORTA WEB

Amorevole Madre Provinciale,

immagino la inconsolabile tristezza nel Suo castissimo cuore ogni volta che un’ammirevole Casa di educazione al Sacro Cuore di Gesù debba venir meno per mille presupposti, più o meno ponderati.

Ho ascoltato attentamente le parole (da Lei) donate alla nostra Comunità in occasione della giornata di ringraziamento alle Apostole di Guglionesi (venerdì 7 giugno 2013).
Ho notato assoluta saggezza quanta umiltà nel nome del Sacro Cuore di nostro Signore.

Il Suo “No” alla continuità di un’azione educatrice, di circa 85 anni qui a Guglionesi, ha svariati motivi concreti: la crisi vocazionale, la periodica riorganizzazione provinciale delle case, la priorità di talune circostanze di effettiva emergenza, la profonda conoscenza di ogni singolo contesto territoriale in seno alla missione cristiana, etc.

Ma, dalla mia umile esperienza al volontariato culturale della nostra condivisa Bellezza cristiana (negli archivi locali ho letto, poi pubblicando in libri e in articoli vari, centinaia di documenti storici inerenti la formazione civica e religiosa della Comunità di Guglionesi, cfr. allegato), mi preme sollevare una sola, unica riserva alla Sua estrema decisione che sta maturando in queste ore, e che resterà a breve irrimediabilmente definitiva.

Credo, umanamente e cristianamente, che il suo “No” sia e resti prima di tutto un “No” ad uno straordinario ed immenso “Sì a Guglionesi”. Cioè un “No” a quell’amorevole “” che la Madre Fondatrice in persona, Madre Clelia Merloni, nel lontano 1928 concesse con bontà, senza esitazione alcuna, alla nostra Comunità, il seme per porre le radici, culturalmente profonde, alla diffusione dell’ordine stesso nell’evangelizzazione cristiana in ogni angolo del mondo. Un “” che ha alimentato tante delizie dalla vigna del Signore.

Dunque un “No” che ha i suoi tanti motivi, ma non pochi irrimediabili effetti. Con l’abbandono anche di Guglionesi, dopo le recenti chiusure territoriali, il Molise non avrebbe più la presenza delle Apostole. Arrestare un cammino che sia anche protezione materna e fonte rigeneratrice su vari versanti della missione delle Apostole, non solo a Guglionesi, tra i bambini, tra i giovani, tra gli infermi, tra le famiglie, tra gli emarginati dove Cristo si fa Luce di vera Presenza, rischia l’indebolimento di una predisposizione alla carità, che seppur nella crisi globale di questi anni, ha sempre visto anche la nostra Comunità sostenere concretamente e generosamente l’apostolato in generale dell’ordine fondato da Madre Clelia Merloni.

Ecco, ascoltare, nel profondo della preghiera, l’eco di uno straordinario ed immenso “Si a Guglionesi” significa ritrovare il sentiero della vita nell’umiltà cristiana per la ragionevolezza delle decisioni.
Prego il Sacro Cuore di Gesù, con l’amorevole intercessione del nostro Santo Patrono Adamo Abate, perché il Suo “No” resti caro, non solo ai guglionesani, ma soprattutto alla dolcezza materna di un’Apostola di Cristo dall’interminabile amore per la ragionevolezza assoluta, quale sarà per sempre e per tutti, Madre Clelia Merloni.

Confidando nel Suo affetto.

Guglionesi, 10 giugno 2013


Luigi Sorella

(lettera inviata alla Madre provinciale e al Vicariato Generale della Congregazione delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù)


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