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ScuolaCampobasso
Pubblicato in data 30/9/2013 ● Click 1232

Dimensionamento scolastico, gli studenti molisani non lo meritano


Sergio Sorella © FUORI PORTA WEB

Dopo l’approvazione delle linee guida sulla razionalizzazione della rete scolastica da parte della giunta regionale, ci si aspettava un dibattito che partisse da quelle indicazioni per fare proposte di merito riguardanti il riassetto organizzativo delle istituzioni scolastiche. Invece la discussione si è concentrata prevalentemente sul tema: aumentiamo il numero degli istituti omnicomprensivi in regione. E’ davvero singolare che si spenda tempo ed energie per una realtà organizzativa occasionale come si vede chiaramente nella tabella sottostante che riporta i dati del MIUR.

Regioni

Istituti Omnicomprensivi 2013/2014

Friuli

1

Liguria

1

Veneto

1

Marche

2

Lombardia

3

Sicilia

3

Toscana

3

Basilicata

4

Piemonte

4

Sardegna

4

Trentino

4

Campania

6

Abruzzo

8

Molise

9

Lazio

10

Umbria

11

Calabria

17

 

Dati che dimostrano quello che inascoltati diciamo da tempo: l’istituto omnicomprensivo, gestito da un commissario, è residuale. Se, invece, fosse strutturale, non ci sarebbe la possibilità di organizzare un’adeguata offerta formativa territoriale nella secondaria superiore, ci sarebbe una chiusura campanilistica che rappresenterebbe un problema serio sul versante dei poli scolastici delle superiori, verrebbe stravolta la regola della diversificazione nel territorio degli indirizzi.

Eppure il Molise deve continuare a distinguersi per le pessime pratiche. 54 scuole e 9 istituti omnicomprensivi, il 17% del totale. Se la stessa percentuale fosse applicata nel resto del Paese avremmo 1600 istituti omnicomprensivi al posto degli attuali 91! Bel modo di programmare stando al passo con i tempi.

L’assessore regionale all’istruzione ha convocato il 6 settembre u.s. un tavolo istituzionale per discutere degli istituti omnicomprensivi. Il dirigente regionale, senza considerare le articolate posizioni emerse nel confronto, ha emanato, nei giorni scorsi, una nota nella quale afferma che tutti sono d’accordo per la conferma dei 9 istituti omnicomprensivi in Molise. Cosa assolutamente distante dalla realtà, come si può leggere nel verbale della riunione.

Da mesi la FLC CGIL Molise lo ripete: il dimensionamento è una cosa seria e non può essere lasciato in mano a spinte che nulla hanno a che fare con la progettualità di medio periodo. Occorre che la Regione Molise con coerenza mantenga le linee guida approvate, entro le quali programmare l’offerta formativa territoriale; occorre che si attivi, con una legge sull’istruzione, per delineare gli impegni relativi all’attuazione del titolo V della Costituzione; che individui le priorità legate alla rete di trasporti territoriali, ai servizi aggregati dei vari comuni, all’istituzione dei poli scolastici per far fronte all’emergenza dell’edilizia scolastica, all’individuazione dei poli liceali, tecnici e professionali da realizzare a livello locale, evitando duplicazioni di indirizzi e pressioni locali.

Il dimensionamento va ripensato perché, così come si sta delineando, è contrario ai principi basilari di un buona organizzazione e di un’offerta formativa di qualità. Chi ha interessi di campanile, chi nutre desideri di rivalsa o dissemina trappole, non può anteporli alle esigenze degli studenti molisani. C’è ancora tempo per agire bene.


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