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Caro DirettoreGuglionesi
Pubblicato in data 16/12/2014 ● Click 1194

L’agricoltura: le radici del nostro passato, le ramificazioni del nostro futuro


Arcangelo Pretore © FUORI PORTA WEB

Questo convegno , nella sua prima parte vuol dare risalto soprattutto all’informazione , poiché , a ben guardare i dati che derivano dal censimento Istat dell’agricoltura 2010 riguardanti il territorio comunale, gli stessi hanno un indubbio valore collettivo . Tanto nei passati censimenti , quanto in quest’ultimo , il sesto, da cui abbiamo attinto , forse per distrazione , per disinteresse culturale o forse per altro , gli stessi non hanno avuto diffusione, né sono stati oggetto di attenzione , neppure tra gli addetti ai lavori, nella nostra comunità di appartenenza , contribuendo tuttavia all’aggregazione dei dati generali , provinciali, regionali, nazionali . Noi riteniamo invece che i dati vadano accuratamente inferiti e valutati per farne motivo di riflessione e fondamento di efficaci e virtuose pratiche tecno-economiche volte ad innovare l’agricoltura locale . Informazioni caratterizzanti la storia economica e sociale della nostra comunità che devono sollecitare una riconsiderazione del ruolo che storicamente l’agricoltura e l’allevamento hanno avuto in passato e, al di là della nostra distrazione attuale ,ancora continuano ad avere . Una molteplicità di attività lavorative indirettamente o direttamente legate all’agricoltura che, soprattutto in passato hanno rappresentato per molti l’unica fonte di sostentamento di tante generazioni di guglionesani che si sono avvicendate nel territorio . E’ a voi noto che il territorio di Guglionesi si estende per circa dodicimila ettari , potenzialmente disponibile , cui bisogna sottrarre il suolo occupato dall’insediamento urbano ( circa 104 ettari) , quello impermeabilizzato dalle infrastrutture viarie: superstrada (Bifernina), provinciali, strade comunali, interpoderali , tratturi, cimitero, discariche dismesse o attive e altri suoli demaniali posseduti a diverso titolo compresi quelli ascrivibili al Comune di Guglionesi, nonché i lasciti di terreni dei compaesani alla parrocchia, alla Curia vescovile. Bisogna altresì detrarre le zone ancora boschive , nonché i suoli che hanno perso la valenza di terreni agricoli poiché dati in concessione o venduti per impianti fotovoltaici e altre produzioni di energia ( circa 20 ettari) , di tipo industriale, artigianale … Sottratti anche i suoli impervi , oggettivamente impraticabili o che non possono essere messi a coltura si dispone effettivamente di una superficie agricola totale( Sat ) di circa 8320 ettari per una superficie agricola utilizzata (Sau) pari a 7900 ettari che giuridicamente danno corpo e ragione sociale alle 797 aziende agricole censite . Passiamo rapidamente in rassegna le caratteristiche essenziali delle aziende , la loro forma di conduzione ,il livello di istruzione dei capoazienda , le principali colture che danno copertura e rendono caratteristico anche dal punto di vista paesaggistico il territorio comunale. Essendo i dati presentati , come ho inizialmente ricordato, quantizzazioni statistiche , di fatto contribuiscono alla formazione delle tendenze medie provinciali, regionali , nazionali ; consentono pertanto il confronto con gli stessi al fine di valutare le convergenze , gli scostamenti ed altre utili inferenze .

L’UBICAZIONE DEI TERRENI DELLE UNITA’ AGRICOLE.
a) Sono coltivati a seminativo i terreni di 706 unità agricole con una superficie agricola di 6961 ettari.
b) Coltivazioni legnose arboree, ad esclusione della vite, sono presenti in 642 aziende , con una superficie utilizzata pari a 660 ettari
c) Sono coltivati a vite 185 ettari ( 102 aziende)
d) Hanno boschi annessi alle aziende 75 unità agricole per una superficie complessiva di 75 ettari
e) La superficie agricola non utilizzata e altra superficie è associata a 532 unità agricole per una superficie complessiva di 340 ettari ( molte aziende non utilizzano tutta la superficie a loro disposizione)

Le forme di conduzione ( non vengono riportate le giornate di lavoro)
Riportiamo i dati che riguardano le forme di conduzione, ovvero , conduzione diretta , collaboratori familiari , con salariati …
-Sono a conduzione diretta 7478 ettari ( per un totale di 768 aziende); pertanto l’estensione media aziendale familiare si aggira sui dieci ettari ( media nazionale …)
- le aziende a conduzione diretta che si avvalgono della collaborazione di salariati impegnano 344 ettari ( per un totale di 29 aziende)
Da subito si può fare una semplice considerazione a carattere generale mettendo in rapporto le superfici coltivate con la diversificazione delle collaborazioni nel lavoro agricolo che va oltre il coadiuvante apporto lavorativo familiare , da cui si evince che oltre il 96% delle aziende è a conduzione diretta e non si avvale di salariati per i lavori in azienda.

La forma giuridica delle aziende agricole
Una ricognizione sulle caratteristiche delle aziende: la loro forma giuridica.
- Aziende individuali : utilizzano una superficie coltivabile di 7719 ettari
- Aziende costituite da società semplice : 3 aziende , che impegnano una superficie di 96 ettari
- Aziende di società di persone diversa dalla società semplice ; 1 azienda , utilizza 6,5 ettari:

Chi lavora in agricoltura?
Per quanto riguarda la manodopera familiare aziendale si può suddividere il contributo che i familiari danno alla conduzione aziendale in :
lavoro che il conduttore presta nei suoi terreni : corrisponde all’impegno diretto nella totalità delle aziende con e/o senza allevamenti .
- Al lavoro del conduttore si aggiunge il contributo lavorativo( saltuario) dei familiari del conduttore ( sono 104 le aziende che si avvalgono della collaborazione di altri familiari, il 17% )
- Qualora la collaborazione lavorativa si estenda anche ai parenti : sono 77 le aziende che ricorrono alla collaborazione aggiuntiva di parenti nella conduzione aziendale
- Sono invece rarissime le aziende con almeno un familiare collaborante che abbia meno di 40anni e che contribuisca al lavoro dei campi con almeno 100 giornate di lavoro ( circa l’1%)
- Sale di poco , all’1,1 la percentuale del le aziende che si avvalgono del contributo lavorativo di familiari con meno di 55 anni e con più di 100 giornate di lavoro .
Da ciò si evince chiaramente che i giovani non contribuiscono significativamente e con relativa continuità al lavoro dei campi ( ad esclusione di una ristretta minoranza che è direttamente conduttore , magari per cause fortuite : il decesso del conduttore o altro ); si evince altresì, da questi dati ,che la collaborazione dei familiari è in prevalenza occasionale .

Altra manodopera aziendale
Per quanto riguarda il contributo lavorativo nella conduzione aziendale della manodopera non familiare e non parentale , sono 86 le aziende che si avvalgono in modo continuativo o saltuario di tale forma di collaborazione , per un totale di 369 lavoratori che coprono 14023 giornate di lavoro ,per circa 38 giornate annue pro -capite impegnate nel lavoro aziendale .
Dati riguardanti il titolo di studio dei capoazienda e le giornate di lavoro che gli stessi dedicano all’azienda.
Se l’innovazione in agricoltura è correlata anche al grado di istruzione dei capoazienda , allora è interessante riflettere sulla seguente tabella che riporta il grado d’istruzione dei capoazienda
- Capoazienda con nessun titolo di studio , il 5% .
- Capoazienda con la licenza elementare, il 28%
- Capoazienda con licenza media ,il l 29%
- Capoazienda con diploma di qualifica ( 2-3anni ) ; l’1%
- Capoazienda con diploma di scuola media superiore , con prevalenza netta di diploma non agrario, pari al 26% delle aziende
- Capoazienda con laurea o diploma universitario sono; circa il 10% anche qui con una netta prevalenza delle lauree di tipo non agrario ( 78).

Da questi dati si evince chiaramente un aumento della scolarizzazione rispetto al passato dei capoazienda a cui fanno da contrappunto almeno due aspetti :
1)Il ripiego occupazionale in agricoltura da parte dei tanti che presumibilmente avrebbero voluto svolgere altre professioni è pari al 36% dei capoazienda
2)la scarsa professionalizzazione specifica teorica dei capoazienda che comunque sono depositari di un sapere pratico tramandato da generazioni in parte sopperisce sia alla motivazione specifica sia alle conoscenze teoriche che dopotutto possono essere appresi sia in modo autonomo nell’ambiente agricolo di cui ciascuno è parte integrante .
Per quanto riguarda invece il volume di lavoro svolto dai capoazienda esso è in parte correlato al titolo di studio ; in proporzione dedicano più giornate di lavoro annue i capoazienda senza titolo di studio rispetto a coloro che sono forniti di un titolo di studio ( chi ha conseguito la licenza elementare è impegnato in agricoltura più di coloro che hanno assolto l’obbligo scolastico , a loro volta ancor più di quelli che hanno conseguito un diploma, per arrivare infine alle 52 giornate annue dei capoazienda che hanno una laurea o un diploma ( che probabilmente si dedicano all’azienda il sabato o la domenica ( è credibile che di fatto svolgano un altro lavoro )

ALLEVAMENTI
Per quanto riguarda la parte , che dovrebbe essere complementare dell’agricoltura ( lo è stata in passato) l’allevamento , come si vedrà dalla forte sproporzione tra aziende con coltivi e aziende con allevamento è poco significativa , tant’è che questi ultimi ammontano a 20 ( sono ….. gli ettari associati allevamento). La motivazione di fondo risiede nel fatto nella scarsa propensione dei guglionesani alla residenzialità nelle campagne, per cui , soprattutto negli ultimi decenni ,i capi di allevamento , bovini e soprattutto equini , sono diventati pressoché residuali . E’ possibile quantizzare e raggruppare per tipi di allevamento il numero di capi presenti nelle aziende( anche quando riferiti a poliallevamenti ) all’epoca del rilevamento Istat come segue :

Tipi di allevamento:
1) Bovini : 152capi
2) Equini : 6 capi
3) Ovini : 2406 capi
4) Caprini : 46 capi
5) Suini : 135 capi
6) Avicoli : 157 capi
7) Conigli : 120 capi
8) Struzzi : 2 capi
Per un totale complessivo di 3024 capi

Tipo di possesso dei terreni
Risulta dalla raccolta dati
- la proprietà di 593 aziende su 797 : una percentuale del 54%
- In regime misto : proprietà ed affitto, venivano dichiarate 61 aziende con una superficie di 1360 ettari , pari a circa il 18%
-32 sono le aziende concesse in comodato d’uso ( 252 ettari )
-18 aziende sono state concesse in affitto ( 447 ettari)
-68 aziende configurano un regime misto : proprietà ed uso gratuito , circa il 9%
- infine 25 aziende configurano un regime di proprietà , affitto ed uso gratuito
Le giornate annue di lavoro per ettaro ammontano mediamente a 12 .
Le aziende biologiche
Una limitata specificità locale è rappresentata dalle aziende biologiche ; sono tali le aziende che adottano metodi di coltivazione e allevamento che offrono prodotti privi di residui chimici di sintesi , la cui filiera di produzione e lavorazione dei prodotti non determina esternalità ( costi ambientali negativi , quali ; inquinamento del terreno , delle acque …) . Il disciplinare è definito e regolamentato a livello comunitario (CEE: 1991)
- E’ presente sul territorio comunale una sola azienda con allevamento e superficie coltivabile biologica
- Sono 7 le aziende che hanno destinato una parte della loro superficie a coltivazioni biologiche
- Sono 4 le aziende le aziende con superficie esclusivamente biologica
- Sono 191 gli ettari complessivamente utilizzati.

DOP e IGP
E’ caratterizzante anche il censimento delle aziende DOP e IGP
In modo preliminare è bene definire le due certificazioni.
DOP : acronimo di : denominazione di origine protetta. S’intende il nome di un luogo determinato che serve a designare le caratteristiche di un prodotto dovute a fattori naturali ed umani propri di quella zona delimitata . Il marchio viene attribuito dalla Unione europea a seguito di un disciplinare della produzione e/o della trasformazione del prodotto ( vino, olio, salumi…)
IGP: acronimo di Indicazione geografica protetta ; definito a livello comunitario dal punto di vista legislativo : Qualificano prodotti aventi caratteristiche dipendenti dall’origine geografica.
Sono tutte a conduzione diretta ; ammontano a 23 aziende , con un’estensione di 665 ettari .
Una riflessione a carattere generale dà conto di quanto avanzate e per certi versi innovative siano alcune realtà aziendali ricadenti sul nostro territorio ; purtroppo , benché operanti da tempo, a noi, come crediamo ai più, risultano poco note o sconosciute.
[Fine prima parte]


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