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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 24/4/2015 ● Click 1371

Ascolta


Luigi Sorella © FUORI PORTA WEB

Ci sono parole evocate da Sant'Adamo di Guglionesi, glorioso abate bendettino e Confessore di Cristo, che ancora possiamo (ri)leggere? Sicuramente quelle del “Prologo” alla Regola di San Benedetto. Sarebbero da (ri)leggere periodicamente, soprattutto in prossimità della sua solennità.

La prima parola (l'incipit della "Regola" bendettina) è un verbo molto significativo - non casuale! - per le Sacre Scritture: "Ascolta..."! Parola “chiave” che nel cuore (ri)suona al gioire delle campane a festa (ogni domenica, a Natale, a Pasqua, cioè ogni volta che la Chiesa annuncia la Vera Gioia).
Proviamo ad ascoltare, ...non distratti, il gran concerto celeste del suono delle campane: il primo rintocco (cioè il primo richiamo, la prima chiamata) delle campane in festa arriva al cuore dei fedeli proprio dalla voce patronale (cioè dal suono) di Sant'Adamo (cioè dalla grande campana di Sant'Adamo, "il campanone").

Durante gli eventi del IX centenario della prima traslazione delle reliquie di Sant’Adamo (1102-2002) il comitato celebrativo (al quale partecipai donando il massimo impegno culturale) come formula di preghiera rileggeva, prima di alcuni incontri organizzativi, vari passi significativi dell’insegnamento cristiano di San Benedetto, proiettando i partecipanti in una sintonia spirituale con il Santo Patrono. La Cappella di Sant'Adamo, nella Cripta della chiesa di Santa Maria Maggiore, era, resta e sarà per sempre il luogo "opportuno" per aprire il proprio cuore al Vero "ascolto"!

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Regola di San Benedetto. Prologo.

1 Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno,
2 in modo che tu possa tornare attraverso la solerzia dell'obbedienza a Colui dal quale ti sei allontanato per l'ignavia della disobbedienza.
3 Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che, avendo deciso di rinunciare alla volontà propria, impugni le fortissime e valorose armi dell'obbedienza per militare sotto il vero re, Cristo Signore.
4 Prima di tutto chiedi a Dio con costante e intensa preghiera di portare a termine quanto di buono ti proponi di compiere,
5 affinché, dopo averci misericordiosamente accolto tra i suoi figli, egli non debba un giorno adirarsi per la nostra indegna condotta.
6 Bisogna dunque servirsi delle grazie che ci concede per obbedirgli a ogni istante con tanta fedeltà da evitare, non solo che egli giunga a diseredare i suoi figli come un padre sdegnato,
7 ma anche che, come un sovrano tremendo, irritato dalle nostre colpe, ci condanni alla pena eterna quali servi infedeli che non lo hanno voluto seguire nella gloria.
8 Alziamoci, dunque, una buona volta, dietro l'incitamento della Scrittura che esclama: "E' ora di scuotersi dal sonno!"
9 e aprendo gli occhi a quella luce divina ascoltiamo con trepidazione ciò che ci ripete ogni giorno la voce ammonitrice di Dio:
10 " Se oggi udrete la sua voce, non indurite il vostro cuore!"


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