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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 4/5/2015 ● Click 1120

"Adam Christi famule. Virtute, et signis fulgide. Ora Deum pro patria."


Luigi Sorella © FUORI PORTA WEB

Nell’identità del patrimonio culturale di Guglionesi, e non solo in riferimento al culto del santo Patrono Adamo di Guglionesi, rispetto ad altre comunità sono presenti (che fortuna!) coordinate storiche puntuali. Date (cfr. transito, traslazioni, reliquiari, dipinti, monumenti, etc.), nomi, luoghi, vicende e riferimenti che hanno memoria nella contestualizzazione anche bibliografica del territorio durante circa mille anni di eventi.
L’evidenza sottolinea la rarità del contenuto culturale del patrimonio di Guglionesi, che da una parte consente non solo agli studiosi una visione ad ampio respiro delle conoscenze storiche, dall’altra dovrebbe evitare distrazioni di ogni genere verso la tutela e la valorizzazione delle stesse fonti.

Partendo da un testamento risalente a prima dell’anno Mille – “Dicembre 973 Sicardo figlio di Leone di Betazio” – cito uno dei tomi del libro ottocentesco redatto da M. Fraccacreta, "Teatro topografico storico-poetico della Capitanata e degli altri luoghi più memorabili e limitrofi della Puglia", Tipografia di Angelo Coda, Napoli, 1834, dove si riporta:

Petavio o Betazio fu della Contea di Termoli tra il Biferno, e l’Asinarco presso Guglionesi [...]. Ivi era suburbano il Monastero Benedettino dei SS. Giovanni e Paolo Apostoli, in una cui cella rogò un testamento nel Dicembre 973 Sicardo figlio di Leone di Betazio, letto dall’Ab. Polidoro [...]. In quel Monastero nel 3 Maggio morì il B. Adamo di Betazio, dalla cui Chiesa lo rapirono nel 1102 que’ di Guglionesi, che lo venerano. [...] Nel Duomo di Termoli sua Diocesi evvi l’antifonario di Betavio con l’inno «Adam Christi famule - Virtute, et signis fulgide - Ora Deum pro patria - Quae te dedit, et tumulat». [...]”.

[Breve estratto da: SORELLA Luigi, "Fonti benedettine nella Chronica monasterii Casinensis: il monaco Adamo e l'abate Leo, figure storiche del monachesimo" (p. 214 e n. 17), in AA.VV. "Le traslazioni dei Santi. Le carresi. Riferimenti biblici, origini, riti e tradizioni", Città Nuova, Roma, 2014]

Non dimenticarsi del 3 maggio di ogni anno (cioè esattamente un mese prima dei festeggiamenti alla solennità patronale che rievoca la prima traslazione delle reliquie [3 giugno 1102] da Petacciato a Guglionesi), quando anche la storia, il cuore guglionesano e l'appartenenza civica segnano il "transito" del Santo Patrono di Guglionesi, il "Beato" Adamo ["Adam Christi famule" (Adam, un servitore di Cristo)]. Trattasi di una data puntuale da circa 850 anni sul calendario, prima data certa dalla quale, anche per tutti gli storici, inizia la storia della Prima traslazione delle Sue sante reliquie, cioé la ricerca civica di un santo Protettore per la "patria": "Ora Deum pro patria" (Prega Dio per il tuo paese).


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