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Pubblicato in data 24/5/2008 ● Click 1518

Iorio sbaglia paese di origine di Rivera, Primonumero si autocensura?


Felice Paolone © FUORI PORTA WEB

Avevano scritto: “…Quella del Governatore Iorio - o dell'ufficio stampa - è una gaffe che non avrà fatto piacere ai cittadini di Guglionesi…”
Primonumero si autocensura se Iorio clamorosamente sbaglia il paese di origine di Giulio Rivera?
Incredibile episodio su Giulio Rivera e Guglionesi!
Su Primonumero viene pubblicato, forse prima del 12 maggio 2008, il messaggio di Iorio il quale nella giornata della memoria sul terrorismo, che cade il 9 maggio, giorno dell’assassinio Moro, ricordando Giulio Rivera, fa le condoglianze ai cittadini di Acquaviva Collecroce (!). Non si capisce tra l’altro cosa significhi “via dei Fani” come riportato per una volta nel testo, se questa è dedicata all’educatore Mario Fani!
Poi, come letto alle ore 13 del 13 maggio, si accorgono dell’errore, che chiamano gaffe, ed eliminando il messaggio ne riportano parti commentate facendo notare che il Governatore avrebbe dovuto rivolgersi ai guglionesani piuttosto che agli abitanti di Acquaviva Collecroce.
Alle 16 dello stesso giorno sparisce anche il secondo testo!
In seguito, casualmente, incuriosito dal sottotitolo della rubrica Nabucodonosor, “Il Molise visto da lontano” (la rubrica ha tre o quattro tra titoli e sottotitoli!), leggo il commento “State zitti se potete” che stigmatizza l’accaduto, cioè l’errore di Iorio o chi per lui.
Solo questo testo è rimasto a lungo in evidenza e ora in archivio, nel cui titolo, però, non essendo presenti le parole: gaffe, Iorio o Rivera, ed essendo all’interno di una rubrica, non si fa notare. Le versioni cancellate le ho rintracciate con Google!
E se non le avessi notate prima nel sito, le avrei trovate? Di cosa hanno paura?
Ecco i testi.

Messaggio del Presidente della Regione Michele Iorio per la giornata della memoria sul terrorismo
"In occasione della giornata della memoria per la condanna del terrorismo è doveroso ricordare la figura del giovane molisano, Giulio Rivera, caduto con tutta la scorta di Aldo Moro sotto i colpi delle Brigate Rosse in via dei Fani a Roma. Un pensiero affettuoso e di solidarietà ai familiari e alla comunità di Acquaviva Collecroce nella speranza che avvenimenti così efferati non abbiano più a ripetersi e che la violenza di frange estremiste venga definitivamente debellata. In merito ad ogni forma di manifestazione di terrorismo le Istituzioni hanno l'obbligo di vigilare e di sensibilizzare l'opinione pubblica nella piena convinzione che anche il contributo di ogni cittadino è indispensabile per difendere i principi della democrazia e della pace.
Tutti uniti per opporsi a quanti minano alla base la conquista della società civile che chiede rispetto ed osservanza dei propri diritti e della propria vita che non può e non deve essere messa in pericolo da chi, con convinzioni errate e spesso aberranti, crede di poter creare sconvolgimenti determinando purtroppo dolori e lutti.
L'eccidio di via Fani e la morte di giovani come Giulio Rivera non sono stati e non verranno dimenticati. Appartengono ad una storia passata ma continueranno a vivere nella coscienza di tutti."

12/05/2008
Contro terrorismo, gaffe del Presidente Iorio su Giulio Rivera
Campobasso. Il Molise ricorda Giulio Rivera, il giovane poliziotto che faceva parte della scorta del presidente Aldo Moro e come lui è stato vittima delle Brigate Rosse. In occasione della giornata della memoria per la condanna del terrorismo il governatore Iorio ha dichiarato: «E' doveroso ricordare la figura del giovane molisano, Giulio Rivera, caduto con tutta la scorta di Aldo Moro sotto i colpi delle Brigate Rosse in via dei Fani a Roma. Un pensiero affettuoso e di solidarietà ai familiari e alla comunità di Acquaviva Collecroce...». In realtà Giulio Rivera era di Guglionesi, dove è sepolto, non di Acquaviva. Quella del Governatore Iorio - o dell'ufficio stampa - è una gaffe che non avrà fatto piacere ai cittadini di Guglionesi, i quali dovranno rassegnarsi a far valere il pensiero più che il contenuto. «La speranza - continua la nota del Presidente - è che avvenimenti così efferati non abbiano più a ripetersi e che la violenza di frange estremiste venga definitivamente debellata. In merito ad ogni forma di manifestazione di terrorismo le Istituzioni hanno l’obbligo di vigilare e di sensibilizzare l’opinione pubblica nella piena convinzione che anche il contributo di ogni cittadino è indispensabile per difendere i principi della democrazia e della pace. (...) L’eccidio di via Fani e la morte di giovani come Giulio Rivera non sono stati e non verranno dimenticati. Appartengono ad una storia passata ma continueranno a vivere nella coscienza di tutti».

Punti di vista, Nabucodonosor - Il Molise visto da lontano, A cura di Morpheus
Il viaggio virtuale di Morpheus, comandante della nave senza tempo. Dal basso Molise al resto del mondo: strane analogie, perché il pianeta terra è uguale dappertutto.
State zitti se potete
Nell’anniversario dell’uccisione di Aldo Moro – 30 anni fa – Michele Iorio ha ricordato Giulio Rivera (uno dei cinque agenti di scorta uccisi dalle Brigate Rosse per rapire l’ex presidente della Dc) e ha commesso un clamoroso errore. Giulio Rivera infatti era di Guglionesi, ma il presidente della Regione ha manifestato condoglianze e solidarietà alla comunità di Acquaviva Collecroce.
Una semplice svista, certo. Un peccato veniale e di poco conto.
Ma la gaffe alza anche il sipario sull’ipocrita retorica di politici e vertici istituzionali che abitualmente ci ammorbano con le loro dichiarazioni enfatiche e commosse a seguito di un evento tragico o luttuoso. Sembra quasi di vederli, mentre con fastidio e premura ordinano a qualche loro segretario di “sbrigare la pratica” della dichiarazione lacrimevole, spesso senza neppure sapere di cosa stanno parlando.
Sono gli stessi politici che poi, con toni vittimistici, si lamentano della distanza che si va facendo incolmabile fra le “istituzioni” e i “cittadini”, senza sapere come rimediarvi. Beh, tanto per cominciare potrebbero imparare a stare zitti quando non hanno niente da dire: sarebbe già un buon inizio.
(Pubblicato il 13/05/2008)


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