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In hoc signo: storie e leggende sul ritrovamento della Santa Croce
Sarà aperta sabato 2 agosto alle ore 20.00 a Petacciato nella stupenda e
affascinante Cripta della chiesa romanica di santa Maria (XIII secolo) la
mostra sull’Invenzione della Croce dal titolo: IN HOC SIGNO: STORIE E
LEGGENDE SUL RITROVAMENTO DELLA SANTA CROCE.
In latino invenctio vuol dire ritrovamento, la mostra è come un grande
itinerario alla scoperta-ritrovamento della santa Croce da parte di Elena
imperatrice madre di Costantino il grande.
Ancora una volta l’associazione culturale parrocchiale amici di san Rocco
propone alla cittadinanza un momento culturale, una riflessione approfondita
circa la storia e le leggende sulla regina delle reliquie: il legno della santa
Croce.
La mostra vuole introdurre in quel vasto orizzonte dove tradizione e fede
pongono al centro il culto e la venerazione alla santa Croce.
Attraverso un itinerario, come fosse un pellegrinaggio, il visitatore verrà a
conoscenza degli inizi del cristianesimo di come Costantino imperatore, Elena
sua madre e tanti altri personaggi hanno aperto la strada all’affermazione della
religione cristiana il cui simbolo principale è la Croce.
Le fonti documentano come nell’arco dei primi secoli i cristiani sono passati da
uomini perseguitati a «cittadini» onorati all’interno del vasto impero romano.
Conclusa l’epoca dei martiri inizia con il IV secolo il secolo del
cristianesimo. La conversione di Costantino il grande e il ritrovamento delle
reliquie della santa Croce a Gerusalemme favoriranno il diffondersi del simbolo
della nascente religione.
Le fonti letterarie narrano di prodigi e miracoli avvenuti a Gerusalemme nel
327, quando Elena, madre dell’imperatore e ormai prossima agli ottant’anni,
giunse nella città santa. Qui fece avviare degli scavi che portarono, secondo la
tradizione, al ritrovamento della vera Croce, quella su cui Cristo, figlio di
Dio, fu crocifisso il Venerdì Santo dell’anno 30 (o 33 d.C.) sul Golgota, alle
porte di Gerusalemme, durante il governatorato di Ponzio Pilato.
Ancora oggi a Gerusalemme nella basilica del santo sepolcro è possibile venerare
la grotta dove l’imperatrice aiutata da Giuda/Ciriaco ritrovò la Croce, i chiodi
e il Titulus, la tavoletta di legno su cui era scritta in ebraico, greco e
latino il motivo della condanna di Cristo.
I testi della mostra sono stati estratti dal prossimo volume del parroco di
Petacciato, don Mario Colavita dal titolo: La santa Croce, storie e leggende del
ritrovamento: dal 7 maggio 351 al 7 ottobre 2023 con la prefazione del card.
Pizzaballa Patriarca di Gerusalemme dei latini.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 21.00 alle 23.30.

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