La santa Croce, Storie e leggende del ritrovamento: dal 7 maggio 351 al 7 ottobre 2023
“La santa Croce, Storie e leggende del ritrovamento: dal 7 maggio 351 al 7
ottobre 2023”: don Mario Colavita presenta nuovo libro. Prefazione del
Cardinale, Pierbattista Pizzaballa
“La santa Croce, Storie e leggende del ritrovamento: dal 7 maggio 351 al 7
ottobre 2023” è il titolo del nuovo libro di don Mario Colavita, con prefazione
del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, che sarà presentato giovedì 2 ottobre
2025, alle 18.30, nella chiesa di San Rocco a Petacciato.
Programma: Saluti istituzionali. Interventi di: Fr. Sergio Galdi d’Aragona (Ofm),
Custodia di Terra Santa; S.E. Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di
Ancona-Osimo; S.E. Mons. Claudio Palumbo, vescovo di Termoli-Larino; don Mario
Colavita, parroco di Petacciato e autore del libro
Il ricavato del volume, dedicato alla comunitĂ cattolica di Gaza e ai cristiani
di Terra Santa, sarĂ destinato alla parrocchia della Santa Famiglia di Gaza
SarĂ presentato a Petacciato il prossimo 2 ottobre il libro del parroco don
Mario Colavita studioso di Bibbia ed esperto di letteratura apocrifa dal titolo:
La santa Croce, Storie e leggende del ritrovamento: dal 7 maggio 351 al 7
ottobre 2023 con la presentazione del cardinal Pizzaballa patriarca di
Gerusalemme dei latini. Edito da Tau Editrice.
L’avvenimento del ritrovamento del legno della santa Croce nel 326 da parte di
sant’Elena imperatrice, madre dell’imperatore Costantino, ha cambiato il modo di
pensare e di rappresentare il simbolo della Croce. Le storie del ritrovamento
della santa Croce sono un tesoro per la Chiesa, leggendole tra le righe ne viene
fuori la bellezza e la forza della Croce che, onorata ed esaltata, diventa segno
di speranza e di salvezza.
Dal IV secolo in poi la venerazione e la riverenza alla Croce è stata fortemente
stimolata dalla “scoperta” di quella che era considerata la vera Croce con i
prodigi ad essa collegati. Le leggende del ritrovamento della Croce hanno avuto
un successo enorme; partendo da Gerusalemme, tradizioni scritte e orali, si sono
diffuse prima nella Siria e poi sono “sbarcate” nell’Occidente cristianizzato
influenzando l’arte, la pittura, la liturgia e la devozione popolare della
Chiesa.
Il volume di don Colavita abbraccia varie discipline: la teologia, la sacra
scrittura, la patristica, la storia della chiesa, la liturgia, l’arte cristiana
antica e la devozione popolare.
Il ritrovamento della santa Croce a Gerusalemme è legato alla figura dell’ebreo
Giuda figlio di Zaccaria: obbligato a scavare per ordine dell’imperatrice Elena,
ritrovò la Croce santa, i chiodi e il titulus (il cartello in legno su cui era
scritto il motivo della condanna) tanti furono i miracoli alla scoperta del
legno santo che Giuda si convertì al cristianesimo, Elena gli cambiò il nome in
Ciriaco (in greco significa appartenente al Signore). Per volere
dell’imperatrice Elena, poi santa, Ciriaco fu fatto vescovo di Gerusalemme le
cui spoglie riposano nella cattedrale di Ancona onorato come patrono.
Lo studio di don Colavita aiuta a rileggere il significato della Croce oggi
quale segno di salvezza e speranza, in un contesto di “guerra mondiale a pezzi”,
per i credenti non è facile, forse è più facile svuotare il segno della Croce
della sua “potenza” di amore e perdono, far finta di niente e andare avanti ma,
come avvertiva papa Francesco, così facendo «non siamo discepoli del Signore»;
la Chiesa andrà avanti solo se confessiamo «l’unica gloria: Cristo Crocifisso».
Nella Croce, ricorda il patriarca Pizzaballa, che ha curato la presentazione,
“ritroviamo tutta l’umanità sofferente: le ingiustizie, le guerre, i soprusi, le
umiliazioni, il grido di dolore di ognuno”.
La presentazione del volume avverrĂ nella chiesa di san Rocco a Petacciato a
partire dalle ore 18.30. Saranno presenti l’arcivescovo di Ancona-Osimo mons.
Angelo Spina, custode delle reliquie di san Ciriaco, il vescovo di
Termoli-Larino mons. Claudio Palumbo.
La relazione introduttiva sarà affidata a fr. Sergio Galdi d’Aragona della
custodia di Terra Santa.
L’autore ha voluto dedicare il volume alla comunità cattolica di Gaza e ai
cristiani di Terra santa.
Il ricavato della vendita del libro sarĂ devoluto per le urgenti necessitĂ della
parrocchia della santa famiglia a Gaza.
