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		12/11/2016 ● Cultura
Film: "Fai bei sogni" di Marco Bellocchio, abbracci e carezze di una madre
 Maria Antonietta Cacchione ● 1389
  Maria Antonietta Cacchione ● 1389 
        
        L'ultima opera di Bellocchio, basato sul romanzo autobiografico di Massimo 
Gramellini, presentato alla Quinzaines des realisateurs al festival di Cannes 
2016 racconta la storia di un giornalista che non è mai riuscito a rimuovere il 
forte dolore per la prematura scomparsa della madre, avvenuta quando lui aveva 9 
anni.
Nel film, linearmente narrato è vivo e presente il rimpianto e la nostalgia per 
la madre, a volte dolcissima e comunicativa, a volte assente e lontana immersa 
nei suoi pensieri.
La grande casa vuota , che riemerge nella memoria del protagonista , ricorda la 
solitudine e tristezza dell'infanzia, il difficile rapporto con la famiglia, la 
figura autoritaria e poco comprensiva del padre.
I temi che ricorrono nel film sono la fede e il forte desiderio di infinito che 
alberga nell'animo umano.
A volte le risposte legate al problema religioso sono pietismo e superficialitĂ  
di alcuni rappresentanti della Chiesa.
Nel film i sentimenti assumono un ruolo centrale, anche se non sono chiaramente 
espressi rimangono abbracci sospesi e baci non dati.
L'amore e la tenerezza di una madre sono essenziali per lo sviluppo armonico 
della personalità di un bambino. Mamma è la prima parola balbettata e 
successivamente invocata in caso di sofferenza, dolore, solitudine, difficoltĂ .
Eccellente prova di recitazione degli attori e commovente film del grande 
regista, che non finisce mai di stupire.
