BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


27/1/2017 ● Solitudini d'autore

La politica è guidata più da interessi che da progetti


  Redazione FPW ● 1227


[Mons. Nunzio Galantino. presidente della CEI Conferenza episcopale italiana]

La politica è guidata più da interessi che da progetti
A guidare la politica, nel senso del governo della cosa pubblica, non sono i grandi progetti per costruire un futuro migliore ma le decisioni del giorno per giorno, spesso condizionate da interessi più particolari che generali. Le scelte, individuali e pubbliche, sono guidate per lo più dal perseguimento di interessi e fini immediati e poco meditati, dettati spesso dalla ricerca dell'utile e meno da un progetto consapevole e a lunga scadenza. [...] Non è forse quella che siamo stati abituati a vedere oggi, vale a dire un puzzle di ambizioni personali all'interno di un piccolo harem di cooptati e di furbi. La politica é ben altro, ma per comprenderlo é inutile prodursi in interminabili analisi sociologiche o in lamentazioni, quando é possibile guardare a esempi come quello degasperiano.

Gli ultimi non siano più scarti
Il comandamento dell'amore, che per il Vangelo riassume tutti i comandamenti, porta a intendere gli ultimi non più come scarti, ma come persone da sollevare e delle quali condividere la sorte. La diffusione del cristianesimo è l'evento che più ha rivoluzionato la storia del mondo e il modo di pensare l'humanum. Credere in un Dio che soffre fino alla morte, che è il punto drammaticamente più alto del limite; e credere in un Dio che vince il male assumendo la debolezza altrui introduce una visione che stravolge per sempre le categorie attraverso le quali si pensa il divino.

La Chiesa si rinnovi e sia “ospedale da campo” degli ultimi

Anche la Chiesa è sollecitata a rinnovarsi». E nonostante, ha spiegato, le comunità ecclesiali e le associazioni siano già «un mirabile segno della presenza di Dio e della carità che da lui promana», tuttavia la Chiesa «è sollecitata a rinnovarsi nelle sue strutture, nelle dinamiche decisionali e nelle prassi concrete. [...] Una Chiesa che fa del limite una risorsa assume lo stile missionario tanto invocato da Papa Francesco, divenendo sempre meno dispensatrice di servizi e sempre più “ospedale da campo”, chinata sugli ultimi, nei quali è racchiusa la più grande ricchezza, nei quali è presente lo stesso Signore, dai quali spera di essere accolta nel Regno di Dio.

La politica non ha fatto il suo mestiere
La politica ora non salti sulla sedia per decidere quando votare si interroghi piuttosto sui motivi che hanno portato alla situazione attuale. Mi pare che sia sotto gli occhi di tutti che ci siano due leggi elettorali frutto del lavoro della magistratura. Non è normale: vuol dire che la politica non ha fatto il suo mestiere. [...] La politica deve riflettere e interrogarsi su questo. Si devono domandare: “Veniamo pagati per fare queste cose e c'è altra gente che le fa al posto nostro?”. Non è normale un Paese in cui per prendere decisioni si aspetta che sia qualcun altro a decidere, io lo trovo drammatico [...] Devono essere uno strumento per dare risposte concrete e non devono essere strumentalizzate per altro. Non sta ai vescovi occuparsi della data del voto in Italia, quel che diciamo è che è importante che l'elezione non sia un diversivo, uno strumento con cui Tizio si prenda la rivincita su Caio. Occorre risolvere i problemi e non rinviare le soluzioni. Le elezioni possono cambiare il mondo, vedete l'America, ma possono essere anche un diversivo per chi si vuole contare. I vescovi alzano la voce per chiedere un Piano nazionale contro la povertà e decreti attuativi che diano concretezza a provvedimenti a favore della famiglia: rinviare le misure per aiutare le famiglie significa ritardare la vita serena delle stesse famiglie e finire in balia del primo populista che si alza.





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