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10/9/2017 ● Caro Direttore
Incendio luglio 2017: il quadro poco rassicurante di un comune che non è riuscito...
Caro direttore,
finalmente il 5 settembre ci è stata recapitata la risposta alla interrogazione depositata il 3 agosto scorso dal gruppo di minoranza.
Purtroppo, si conferma il quadro poco rassicurante di un comune che non è riuscito ad organizzare come avrebbe dovuto un intervento efficace al fine di evitare il più possibile pericoli per le persone e danni alle cose.
Infatti:
1. L’azione di contrasto (per così dire!!) è stata segnata da improvvisazione e della mancanza di un coordinamento ‘esperto’. Conseguenza della assurda commistione tra amministratori, tecnici comunali, per lo più inesperti, ed alcuni cittadini. In altre parole, intendiamo sottolineare che il Sindaco, pur essendo autorità di protezione civile, garantisce l’intervento affidandosi a tecnici esperti e predisponendo piani di prevenzione e di sicurezza. E non si improvvisa a ruoli di cui non possiede nessuna competenza, confidando solo sulla buona volontà .
E’ questa la ragione per la quale abbiamo chiesto se era stato convocato il COC. In realtà scopriamo che non è stato mai istituito. Così come non è mai stato fatto un piano di prevenzione dai rischi legati agli incendi ed altri fenomeni atmosferici. Ed in ogni caso la convocazione concretamente si è risolta in una convocazione telefonica ai responsabili di settori tecnici, ai vigili urbani ed ai Vigili del fuoco. Il resto è cronaca su cui stendiamo, per il momento, un velo pietoso.
Dunque, l’azione del comune e stata tardiva e confusa. Esponendo il territorio, le sue risorse e gli abitanti a pericoli che, per fortuna, non hanno prodotto conseguenze irrimediabili.
2. Il secondo aspetto, su cui è stata posta attenzione, riguarda le possibili emissioni di diossina a seguito dell’incendio. La richiesta di verifica agli organi competenti è stata inoltrata solo il 9 agosto. Ma la cosa che ci ha meravigliato è la sottolineatura (non sappiamo da chi è stata suggerita) che ‘la bruciatura delle stoppie non produce diossina’. Questo lo sappiamo anche noi.
Ma ciò che, evidentemente sfugge, all’autorità sanitaria locale è il dato di fatto di una scarpata che risulta disseminata di rifiuti urbani e speciali (ed abbiamo le foto a dimostrazione). Pertanto, attardarsi con ironie fuori-luogo rispetto ad un dato molto serio pensiamo non sia il caso. Quindi, chiediamo un sollecito alle autorità di controllo. Altrimenti lo faremo noi.
Per il computo dei danni e le azioni di ripristino stiamo di fronte a promesse su cui preferiamo stendere un velo. Nel frattempo suggeriamo all’amministrazione comunale di occuparsi del problema di evitare che nel prossimo futuro possano ripetersi simili episodi. Dovute solo alla incapacità o incoscienza umana.
Nell’immediato, proponiamo di proceda:
a. alla ripulitura e messa in sicurezza delle scarpate di Via Milano e largo delle mura;
b. ad inoltrare denuncia anonima contro ignoti;
c. organizzare un servizio di protezione civile prevedendo congrue risorse in sede di bilancio, tagliando la spesa su attività inutili ed assistenzialistiche;
d. istituire un COC e fare un piano di interventi per le emergenze;
Il gruppo di minoranza qualora registrasse un nulla di fatto rispetto a queste richieste organizzerà della proposte e chiederà la convocazione di un consiglio comunale tematico per discuterle ed, maggioranza permettendo, approvarle.