BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


5/10/2017 ● Cultura

6 ottobre 1943, a Guglionesi 22 caduti civili nella seconda Guerra mondiale


  Bartolomeo Antonacci ● 1602


Domani alle ore 11, nei pressi della pensilina di “Lungomare”, l’Amministrazione comunale ricorderà i 22 caduti civili nella seconda Guerra mondiale falcidiati da un mitragliamento dell’aviazione inglese.

Si riporta qui di seguito un articolo pubblicato sui sito “www.sangiacomomolise.altervista.org” curato da Oscar De Lena, al quale va il riconoscimento per quanto, silenziosamente e volontariamente , fa per lo sviluppo del territorio e anche di Guglionesi.
Il 6 ottobre del 1943, verso le prime ore del pomeriggio si consumava a Guglionesi una delle più tragiche tragedie della seconda guerra mondiale.
I tedeschi nel 1943, incalzati dagli alleati, si stavano ritirando dall'Italia meridionale ed avevano occupato Guglionesi con una guarnigione al comando dell'ufficiale Steiner. Da questa posizione poterono resistere un bel po’ di tempo. Naturalmente Guglionesi era oggetto di bombardamenti continui sia da parte di aerei e sia da parte di navi che erano a largo di Termoli. Gli alleati avevano anche un campo di aviazione a Campomarino da dove partivano questi aerei. C'era a quel tempo (e c'e tuttora) un frantoio della famiglia Fulvio (gli stessi che gestiscono il cinema) dove vi erano delle vasche piene di olio di oliva. I tedeschi, temendo un incendio di queste vasche nel caso una bomba avesse colpito il frantoio, avevano ordinato di svuotarle o regalare l'olio a tutta la popolazione. I Fulvio così fecero. Tramite il banditore del paese, avvisarono tutta la popolazione che avrebbero regalato l'olio in giacenza nel frantoio. La sede del comando tedesco era presso Villa Lucia, residenza dell'avvocato Acciaro in viale Margherita (lungomare). Il frantoio dei Fulvio era ed è tuttora situato in una traversa di questa via non molto lontano dal comando. Al frantoio accorsero moltissime persone con secchi, tini, brocche, e qualsiasi altro contenitore avevano a disposizione. Si fece una grande folla in Viale Margherita. Tutti in attesa del proprio turno. Tra la folla vi erano anche soldati tedeschi, lì per evitare una ressa. La folla era composta da bambini con i genitori, giovani ed anziani. In quel momento uno stormo di bombardieri inglesi della classe Buffon bombardarono quella via. Probabilmente gli inglesi confusero la folla con soldati tedeschi dato che lì vi era il comando. Oltre i bombardieri completarono l'attacco anche i caccia Spitfire. Fu una tragedia. Morirono 22 persone. Il più giovane era un bambino di 6 anni e il più vecchio ne aveva 72. Di alcuni furono trovati solo i brandelli dei corpi. Molti altri furono feriti, chi in modo serio chi con ferite leggere. E in questo bombardamento morì anche il comandante tedesco Steiner
”.

Un altro articolo che vogliamo riproporre e che rende merito ad un carabiniere che morì in quella occasione, è tratto da Furiportaweb di Luigi Sorella che tanto fa per la valorizzazione culturale di Guglionesi.
Il 6 ottobre 1943, durante il tragico bombardamento di Guglionesi ad opera degli Alleati (offensiva aerea degli Inglesi), trovò la morte il Carabiniere Giuseppe Crisostomo (di Gennaro e di Addolorata Elia), nato a Poggiardo (Lecce) il 28 ottobre 1899, e in servizio presso la stazione dei Carabinieri di Guglionesi.
Spesso annoverato nell’elenco dei 22 "civili guglionesani" caduti durante il bombardamento di Guglionesi del 6 ottobre 1943, Giuseppe Crisostomo in realtà cadde nella missione delle sue funzioni militari, probabilmente accorso per proteggere i civili di Guglionesi nella nota vicenda storica del “trappeto” aperto dalle truppe tedesche per proteggere la propria ritirata durante l’offensiva inglese in corso sul versante adriatico. Crisostomo era in servizio a Guglionesi dal novembre del 1941, ormai da circa due anni rispetto alla tragedia del 6 ottobre 1943, e dunque conosceva bene la piccola comunità guglionesana.
Il quarantenne carabiniere pugliese, che lasciò vedova una giovane moglie, non ottenne alcuna onorificenza per il suo sacrificio bellico a Guglionesi, un po' disperso anche dalla "polvere" culturale della storia locale di Guglionesi: “Dopo aver svolto il servizio militare di leva in Marina subito dopo la Grande Guerra, si arruolò nella Guardia Regia e prestò servizio presso la Legione di Napoli. Passo successivamente nei ranghi dei Carabinieri e venne assegnato alla caserma di Grumo Appula (Bari), dove sposò Maria Giuseppina Centrone. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale venne inviato al Gruppo Carabinieri di Cattaro (Montenegro), ove giunse il 25 agosto 1941. Agli inizi di novembre dello stesso anno rientrò dal territorio di guerra e fu assegnato alla caserma di Guglionesi (Campobasso), dove cadde sotto mitragliamento aereo. Le sue spoglie riposano nel Cimitero Comunale di Grumo Appula.


Nell’annunciare che si sta predisponendo l’apposizione, proprio a Lungomare, di una stele ricordo dove si potrà continuare in futuro a ricordare il “6 ottobre”, si invitano i cittadini a intervenire numerosi.

IL SINDACO (Bartolomeo Antonacci)





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