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19/10/2017 ● Politica
Alleanza Civica Molise: "Manifesto un nuovo civismo del bene comune"
ALLEANZA CIVICA MOLISE | Manifesto un nuovo civismo del bene comune
OLTRE IL POLITICISMO PER UNA NUOVA FASE DELLA POLITICA MOLISANA
La politica ‘locale’ appare sempre più divisa e lacerata. I vertici dei partiti
intrappolati in una incontenibile ‘deriva autoreferenziale e politicista.
Di fronte ad una situazione di vera e propria crisi strutturale che ha investito
l’economia molisana sarebbe necessario un moto unitivo costruito, innanzitutto,
sulle risposte alle istanze ed alle preoccupazione provenienti da una societÃ
schiacciata sotto il peso di una drammatica emergenza sociale. Invece, i vertici
dei partiti sono tenacemente impegnati nella mera ricerca di appoggi personali.
Impegnando le proprie energie, unicamente, per conquistare i signori dei voti.
Con l’unico scopo di sommare i voti per rimanere in sella o salirci.
L’emergenza Molise è il risultato delle ricette sbagliate ispirate al pensiero
unico neo-liberista poste in essere dai governi regionali, e non solo, che si
sono succeduti dopo la crisi del 2008. Esse ci consegnano uno scenario
caratterizzato da un indebolimento dei due pilastri del nostro vivere
relazionale: la famiglia e l’impresa. Indebolimento alla cui origine troviamo:
la crisi strutturale del sistema delle piccole medie imprese locali,
l’impoverimento del ceto medio, la precarizzazione del lavoro e la
disoccupazione giovanile. A cui si aggiunge la ripresa dell’emigrazione
giovanile e lo spopolamento e desertificazione sociale di buona parte dei comuni
molisani. Fenomeni che segnalano, nel loro insieme, un drammatico squilibrio
strutturale tra popolazione e risorse che è all’origine di una diffusa perdita
della speranza per il futuro e della certezza di un presente dignitoso.
Per queste ragioni ogni ipotesi di costruzione o ricostruzione di un
aggregazione riformatrice non può non partire dalla presa d’atto del fallimento
delle politiche sin qui perseguite. Ed assumere, quindi, come necessità il
ritorno della politica come attività diretta alla cura del bene comune.
Finalizzata a creare le condizioni per riavviare lo sviluppo e la crescita
sostenibile del territorio, e promuovere, nel contempo, politiche di inclusione
sociale e di contrasto alle diseguaglianze.
COSTRUIRE UN BLOCCO SOCIALE COME MOTORE DEL CAMBIAMENTO
Dalla crisi del 2008 il Molise esce con un sistema politico tripolare e/o
quadripolare. Una frantumazione preoccupante figlia delle ‘mancate risposte’
della politica rispetto ai problemi sociali più urgenti. Da cui si è alimentata
una drammatica crisi di rappresentanza che nessuna narrazione o favola
elettoralistica potrà colmare. Allo stato c’è un ‘campo vuoto’ da rappresentare.
E’ su questo terreno occorre recuperare una identità e visibilità ripartendo dai
temi della crisi e della loro soluzione all’interno di una visione nuova e
sentieri inesplorati capaci di esaltare e valorizzare i nostri territori
mobilitando le risorse materiali ed immateriali, di cui il Molise dispone.
Ma fare questo significa, innanzitutto, individuare le forze motrici da
mobilitare a sostegno delle azioni da intraprendere. Abbandonando lo schema
politicista della prospettiva neo-centrista dei cartelli elettorali per-vincere.
E puntare a ricostruire una rappresentanza dei ‘nuovi esclusi’ (giovani precari,
classe media ‘impoverita’, disoccupati di mezza età ) sottraendoli ai populismi o
alle paure sovraniste. E promuovere una strategia di ricomposizione di un blocco
sociale che sappia riconnettere queste forze alle componenti più dinamiche del
ceto medio produttivo che accetta, inoltre, la sfida dell’innovazione e della
competitività all’interno di una concezione che punti al sostegno della domanda
e della difesa dei diritti dei più deboli.
Una nuova strategia, quindi, che punta ad aggregare ‘le vittime della crisi’ con
pezzi di società civile ( ambientalismo, cattolicesimo sociale, volontariato,
forze sociali, intellettuali ) che comprendono e condividono l’importanza della
sfida. Evitando l’errore tragico di pensare che “ i partiti coincidano con la
rappresentanzaâ€.
NUOVE PAROLE ED UNA NUOVA PRASSI PER ANDARE OLTRE L’ EMERGENZA
L’apertura di nuova stagione politica non può prescindere da una classe
dirigente che costruisce la sua credibilità sulle idee e sulle soluzioni nuove
che riesce mettere in campo per il governo della regione. Una costruzione frutto
di uno sforzo comune incentrato sul fare-comunità privilegiando il metodo della
condivisione e della partecipazione.
L’emergenza –Molise rende necessario, oltre la promozione della cittadinanza
attiva ( con nuovi metodi incentrati sulla responsabilità e la partecipazione),
sulla condivisione ed uso di ‘nuove parole’ su cui un blocco sociale e politico
trova le ragioni della propria unità e le traduce in obiettivi concreti.
QUESTIONE MORALE
Nel Molise, come in Italia, gli intrecci tra politica e gestione hanno dato
luogo a situazioni di palese conflitto e di illegalità cui occorre porre
rimedio. Le istituzioni devono essere liberate dalla occupazione da parte dei
partiti e delle lobby di potere restituendole alla società attraverso una
gestione trasparente e competente.
PIU’ SOCIETA- MENO MERCATO
La crisi del 2008 ha mostrato che il mercato lasciato a se stesso produce
povertà ed una concentrazione della ricchezza incompatibile con la giustizia, la
inclusione e lo sviluppo sostenibile. Pertanto occorre abbandonare le politiche
neo-liberiste (tagli lineari della spesa - riduzione dell’intervento regolatore
dello Stato- esaltazione degli ‘spiriti animali’ e dell’individualismo egoista)
e riscoprire lo spirito di comunità nel perseguimento del bene comune.
TERRITORIO E CITTADINANZA ATTIVA
Il territorio deve tornare ad essere lo spazio privilegiato dove ritrovare e
ricostruire una trama di relazioni comunitarie ed nuova socialità per esercitare
le virtù civiche in un nuovo concetto di governo che punti al primato della
governance.
CENTRALITA’ DEL LAVORO E ATTUAZIONE DELLA COSTITUZIONE
Occorre contrastare la fine del lavoro, unica attività capace di ridare dignitÃ
e senso del vivere a chi non lo ha. Questo tema trascina con sé quelli dello
sviluppo di un paese che va a pezzi, delle scelte di politica economica, degli
indirizzi degli investimenti, della capacità di intervento dello Stato.
UN’ALLENZA CIVICA PER RIORGANIZZARE I LUOGHI DELLA POLITICA
Riorganizzare i luoghi ed i modi della politica attraverso una grande ed inedita
alleanza civica, quale strumento all’interno del quale il variegato universo di
chi pensa sia necessario ‘fare qualcosa per rilanciare su nuove basi il Molise’
possa trovare la propria anima e la spinta propulsiva risulta essenziale per
dare voce a ai tanti, soprattutto i giovani, non si sentono più rappresentati. E
consentire loro di decidere sul proprio destino, utilizzando saperi competenze
di cui dispongono. La bussola che deve guidarci è il rinato interesse per il
territorio e la sua tutela nella logica di un localismo virtuoso basato su un
nuovo rapporto tra cittadinanza attiva e poteri locali che riconosce il primato
della governance sul governement. Per questo rivolgiamo un appello a tutte le
forze ( associazioni e persone accomunate dal desiderio di coltivare le virtù
civili ed il bene comune ) ad unirsi e farsi parte attiva della costruzione di
un movimento tra chi non ha perso la speranza che è possibile fare del Molise
una terra ospitale ed inclusiva.
CONFERENZA STAMPA - SABATO 21 OTTOBRE ORE 10.20 - “BAR SOTTOVENTO†- MARINA
di SAN PIETRO -TERMOLI
[Cloridano Bellocchio, per Alleanza Civica Molise]