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		4/11/2017 ● Cultura
Film: "Una questione privata" di Paolo e Vittorio Taviani
 Maria Antonietta Cacchione ● 1348
  Maria Antonietta Cacchione ● 1348 
        
        Dei numerosi film dei registi, di diverso genere, non possiamo esimerci dal 
citare:"La masseria delle allodole", "La notte di San Lorenzo", "Padre padrone", 
"San Michele aveva un gallo".
L'ultima opera dei consolidati registi, tratta dal capolavoro di Beppe Fenoglio 
e presentato alla 12esima edizione del festival del cinema di Roma, descrive 
l'ossessione di Milton (Luca Martinelli) giovane partigiano dubbioso che la 
ragazza Fulvia (Valentina Belle') da lui corteggiata insieme all'amico Giorgio 
(Lorenzo Richelmy) abbia preferito la corte di quest'ultimo. 
Per chiarire la situazione, pensa di chiederlo all'interessato che milita in 
un'altra formazione partigiana.
Alla scoperta dell'arresto dell'amico, torturato dai fascisti, cerca di 
catturare un fascista per scambiarlo con Giorgio.
Questo comportamento crea una grande confusione tra guerra e gelosia, impegno 
antifascista e sentimenti privati,
I talentuosi registi con un percorso coerente e lineare invitano lo spettatore 
alla riflessione e al confronto con la storia e il presente.
Sono molto ben tratteggiati nel film i sentimenti che a volte conducono a scelte 
irrazionali non in sintonia con l'ideologia e la ragione.
La bella fotografia di Simone Zampagni, essenziale e priva di toni eclatanti, 
riprende il paesaggio verde e nebbioso delle Langhe e riesce a restituire la 
bruttezza morale, il degrado, la disperazione e le inquietudini di quegli anni 
tristi e bui.
Paolo e Vittorio Taviani affrontano il testo di Fenoglio con grande disinvoltura 
e autorevolezza, per la loro lunga esperienza cinematografica e la profonda 
conoscenza della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana.
Le azioni belliche ridotte all'essenziale, coinvolgono lo spettatore e lasciano 
tutti indifesi davanti a tanta desolazione e orrore.
Bello il finale, che vuol dimostrare che l'essere ancora in vita dopo la 
terribile e traumatizzante esperienza, consente di accarezzare sogni e nutrire 
speranze per un futuro migliore per se stessi e per le future generazioni. 
