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		16/11/2017 ● Cultura
Stato e pensionati... dalla mia finestra...
 Maria Antonietta Cacchione ● 1508
  Maria Antonietta Cacchione ● 1508 
        
        Il 1° novembre una leggera nebbia avvolgeva alcune persone anziane che si 
aggiravano intorno al bankomat nel vano tentativo di prelevare.
Alcuni provavano più volte, non essendo a conoscenza di un decreto legge del 
2015, che disponeva che le pensioni Inps potevano essere messe in pagamento 
soltanto il primo giorno bancabile, a differenza del passato, che la pensione 
veniva erogata il primo del mese, anche se festivo.
Davanti a questo triste e desolante spettacolo, sono stata invasa da una grande 
tristezza, al pensiero della pessima gestione del denaro pubblico e agli inutili 
e enormi sprechi.
È utile ricordare che in Italia c'è un'evasione di circa 270 miliardi, pari al 
18% del pil, più 200 miliardi derivanti dall'economia criminale.
A questo bisogna aggiungere 10 miliardi a causa degli enti inutili, una giungla 
talmente fitta e ramificata che diventa difficile anche per gli esperti venirne 
a capo.
Altro grosso scandalo è il continuo proliferare di nuovi giochi gestiti dallo 
Stato che impoveriscono ulteriormente coloro che ,avendo meno risorse, tentano 
una difficile avventura, che spesso porta a ingenti perdite e malattie. Infine 
non possiamo tacere le laute indennità dei parlamentari, 15.000 euro nette e 
altri benefici che sono un insulto nei confronti di tanti poveri.
La visione di quelle persone, somiglianti a fantasmi, dovrebbero scuotere le 
coscienze degli uomini di governo che per risparmiare qualche spicciolo di 
valuta nei pagamenti delle pensioni hanno approvato nel passato delle leggi che 
consentivano ai dipendenti statali di andare in pensione dopo 14 anni e 6 mesi, 
non sempre di lavoro.
Tutta questa situazione negativa si è riversata sui giovani che dopo una lunga 
vita di lavoro (per coloro che ce l'hanno), andranno in pensione dopo una lunga 
vita lavorativa con circa il 50% dello stipendio.
