BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

Aggiornato:

x

Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


21/11/2017 ● Cultura

Plutarco, la ‘buona’ politica e l’identità della Sinistra


  Pietro Di Tomaso ● 1327


Plutarco è stato un biografo, scrittore, filosofo e sacerdote greco antico, vissuto sotto l’impero Romano. Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone. La sua opera più famosa è costituita dalle ‘Vite parallere’, biografie dei più famosi personaggi della classicità greco-romana (cfr. Wiyipedia).

Come ha scritto Carlo Franco (il Manifesto, 19.11.2017) Plutarco aveva certe sue idee sulla ‘buona’ politica, e arrivava persino a scrivere frasi forti come questa: <<il regime politico che sistematicamente scarica i vecchi, finisce inevitabilmente per riempirsi di giovani assetati di fama e di potere, ma digiuni d’intelligenza politica: e dove l’acquisiranno del resto, se non potranno farsi discepoli o spettatori d’un vecchio che governa?>>. Tranquilli. Parlava in astratto. Non alludeva a particolari esponenti politici italiani.

<<L’eguaglianza e la giustizia sociale – sottolinea la professoressa Nadia Urbinati – sono state sempre le gambe e le antenne della sinistra. La sinistra democratica è pragmatica. E lo è perché adotta quei due principi come sue linee guide, e ragione”come se” la società che vuole debba essere giusta e solidale. Se vogliamo che la nostra società sia inclusiva e i cittadini abbiano eguale dignità dobbiamo volere una scuola pubblica che sia tale; e dobbiamo volere che sia buona per tutti i ragazzi e le ragazze, aperta e inclusiva a sua volta. La scuola pubblica è fondamentale per la democrazia, che non è governo dei sapienti, ma deve rendere i suoi cittadini alfabetizzati e acculturati, per il loro bene e quello di tutti(…). Non è accettabile che una sinistra si arrenda al dio mammone e privatizzi progressivamente la sanità – con danni irreparabili, anche in termini di costi. E di qualità, perché basta andare negli Stati Uniti per comprendere il disastro della sanità privata… La personalizzazione della politica può far bene alla destra; fa malissimo alla sinistra (e forse, tra i problemi del Pd vi è proprio il suo statuto), che deve riuscire a conciliare la partecipazione con la delega, la leadership con il collettivo>>. Insomma “la sinistra che forma opinione deve prendere un cammino diverso, e ricostruire la sua cultura politica attraverso l’incontro delle persone, in luoghi materiali e veri”.

La sinistra deve ritrovare il suo popolo. Ecco alcune indicazioni del filosofo Salvatore Veca in risposta a precise domande: Le categorie destra e sinistra hanno ancora senso? Risposta: <<Non mi sembra che Donald Trump sia di sinistra. Bernie Sanders, invece, lo è. Per queste ragioni elementari sono tuttora convinto che la distinzione ereditata fra destra e sinistra abbia ancora un senso definito. Allo stato attuale, mi è difficile riconoscere quale sia la visione o la cultura politica del Pd. Posso solo dire che l’unica cultura politica coerente con il progetto originario del Pd dovrebbe prendere le mosse, con intelligenza, umiltà e serietà, dalla prospettiva del socialismo europeo. Abbiamo bisogno di lavorare a una concezione europea della giustizia sociale. Compito ineludibile tanto quanto, di questi tempi, maledettamente difficile. La varietà dei populismi è la risposta al deficit di una prospettiva credibile e coerente di una sinistra leale ai suoi fini e pragmatica nei mezzi per perseguirli. I populismi si alimentano della sfiducia nella capacità dei ceti politici di rispondere efficacemente alle sfide della globalizzazione e ai suoi effetti ambivalenti, alla sofferenza sociale evitabile, generata dalla crisi sistemica in cui siamo intrappolati. Il ritiro della fiducia si converte in apatia o indignazione. Agli eredi delle grandi tradizioni del socialismo europeo, dalle nostre parti, suggerirei: ancora uno sforzo!


Cartellone

Cartellone





© FUORI PORTA WEB

FUORI PORTA WEB © BLOG DAL 2000
Vietata la riproduzione, anche parziale e/o in digitale (e attraverso post sui social), senza autorizzazione scritta e rilasciata, esclusivamente, dal blogger fondatore.

Per pubblicare sul blog FUORI PORTA WEB inviare la richiesta di divulgazione all'e-mail: fpw@guglionesi.com