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		1/12/2017 ● Cultura
Film: "La Signora dello zoo di Varsavia" di Niki Caro
 Maria Antonietta Cacchione ● 1420
  Maria Antonietta Cacchione ● 1420 
        
        Il cinema non finisce mai di stupirci e incantarci con le sue storie e 
personaggi che affascinano, commuovono, consentendo allo spettatore di entrare 
in un mondo immaginario che spesso si intreccia con la realtà. 
Nel film " La Signora di Varsavia", il regista porta sullo schermo la storia 
della resistenza polacca basata sul libro di Diane Ackerman. 
L'opera con un impianto classico e narrativo contiene elementi di pathos, anche 
se nella sceneggiatura vengono romanzati alcuni episodi per rendere più ricco e 
complesso il ruolo dei protagonisti. 
Il film piuttosto che indugiare sul dolore e la sofferenza preferisce 
evidenziare quel lato umano che ha permesso di salvare tante vite.
La storia racconta di Jan Zabiski, direttore dello zoo di Varsavia, che insieme 
alla moglie Antonina gestisce un giardino zoologico che ospita animali delle 
specie più belle ed esotiche. 
Nel 1939, in seguito all'invasione della Polonia da parte dei nazisti, lo zoo 
viene bombardato distruggendo molti animali. Soltanto un accordo col capitano 
nazista Lutz Heck, capo zoolologo, consente ai coniugi di riprendere il lavoro 
col patto di lasciare le specie più belle al capitano, che li porterà a Berlino.
Jan e Antonina profondamente colpiti dalla ferocia dei nazisti, pur consapevoli 
del rischio per la loro azione, danno rifugio nelle cantine e nelle gabbie 
desolatamente vuote a circa 200 ebrei, che riusciranno con grande abilità a 
farli uscire in segreto dal ghetto.
Molto toccante e coinvolgente la scena in cui gli ebrei, di notte al suono del 
pianoforte di Antonina , escono dai loro miseri rifugi e ospiti dei padroni di 
casa possono rivivere un momento di serenità, anche se offuscato da un velo di 
tristezza per l'incerta sorte dei loro parenti e amici.
Grande prova di recitazione dei protagonisti ,soprattutto grande capacità 
dell'attrice Jessica Chastain di calarsi nel personaggio in tutte le sue 
sfumature.
L'attrice aveva già dimostrato talento nel film "The tree of life" diretto dal 
filosofo e regista statunitense Terrence Malick. 
