BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


23/12/2017 ● Cultura

“Onora tuo padre e tua madre”


  Tuo padre Guglionesi ● 1177


“Onora tuo padre e tua madre”
A te figlio, figlia che ti prepari a scendere in campo per le prossime amministrative… a te che ho desiderato e voluto insieme a tua madre… la terra che oggi ti sostiene, ti confermo che il mio amore non cesserà di accompagnare la tua esistenza e la mia parola non si stancherà di ricordarti ciò che più conta perché tu viva.

Ti ho visto felicemente crescere sulla bellezza di questo colle… dentro queste mura, tra i quartieri e le strade… luoghi d’incontri e di feste... di fatiche talvolta… ma soprattutto di tanta serenità.
Non c’è stata “musica” migliore, per me e tua madre, tra le tante e belle musiche ascoltate nella festa del Santo Patrono quella di vedere cuori in armonia, riconciliati, intenti a vivere insieme, d’accordo. Mai è contato più di ogni altra cosa vedervi uniti; meglio lasciarci addosso i “panni vecchi”… che vedervi divisi, indifferenti o cosa più triste in lite tra voi.

Ricordatati figlio, figlia di ciò che ti ho insegnato, cose che mi hanno trasmesso i miei avi: nessuno può fare a meno degli altri e nessuno può andare lontano senza gli altri. La nostra Tradizione, “santuario” di valori, “anima” della nostra casa, affonda le sue radici nel Signore della vita, in Dio Padre Provvidente che ha accompagnato la nostra famiglia ogni giorno e l’ha illuminata con la Parola del Figlio suo, Gesù nostro Signore, insieme alla compagnia della Vergine Maria; quante volte ci siamo rivolti a Lei e ci ha sorrisi con la sua protezione…

Un senso di tristezza abita mio cuore e quello di tua madre: questo tempo che “ha perso l’udito” per ciò che vi abbiamo insegnato e che non ci stancheremo di ricordarvi, ha indebolito anche il vostro “udito”… Accorati vi diciamo: Tornate a Dio! A Dio-Padre e Signore della nostra esistenza e della nostra Tradizione; non avrete vera pace se Lui non abiterà il vostro cuore così’ come non potrete “onorarci” com’è giusto e opportuno da figli.

Abbiamo bisogno del vostro tempo, del vostro amore ma nell’armonia d’intenti, tra tutti, diversamente ci sentiremo trattati da “ospiti” o ancor più da “stranieri…”

Sì, caro figlio, cara figlia da “ospiti” come in una casa per anziani, avremo le cure necessarie ma non saremo i loro genitori… o “stranieri” a cui è riconosciuto un diritto di cittadinanza, ma non di “appartenenza”… Dove non c’è amore, e solo Dio può darvene la misura, l’“ospite” e lo “straniero” non sono familiari… ma solo gente di passaggio. Io e tua madre saremo considerati come gente di passaggio…

Questo tempo, come tutti i tempi ha bisogno di fare ed essere famiglia o non avrete vera pace in voi. Non resistere figlio, figlia alla tua vera natura…

Il mio sguardo amorevole non cesserà di vegliare su di te, con tua madre ci è impossibile non farlo. Ti prego: concedici di essere guardati da te come tuoi genitori, come coloro a cui devi la vita ed il “battito” del tuo cuore, non vogliamo essere “sfruttati per altro…” nell’amore questo non accade, vogliamo rimanere tuoi genitori ed essere onorati per questo, sarà la tua felicità, la tua pace e quella di tutti e la nostra grande consolazione di vedervi uniti per un unico intento...

La politica è per sé un bene, il far politica è, in genere, un atto di amore per la collettività: tante volte può essere anche un dovere per il cittadino”…

Sia per te figlio, figlia, Natale quest’anno, ri-accogli il Dio della Vita che per amore si è fatto uomo, servo, perché tutti gli uomini imparino a servirsi gli uni gli altri… ed essere un’unica grande famiglia.

Tuo padre Guglionesi





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