21/6/2018 ● Caro Direttore
Uscire dalle secche dell’odio politico verso chi la pensa diversamente
Gentile Direttore,
il risultato elettorale che ha assegnato la vittoria a Mario Bellotti ha
confermato le previsioni. Un governo locale espressione di una minoranza in
rappresentanza di ¼ di chi ha espresso il voto. Con5 liste, salvo un miracolo,
era quasi scontato. Più che la politica a fare la differenza sono stati i legami
familistico-amicali e, persino, il caso. E’ la logica di una legge elettorale
che alla stabilità ha sacrificato la rappresentanza. Contribuendo così, da una
parte, ad allargare il distacco tra politica ed opinione pubblica, dall’altra,
ad innalzare la conflittualità e la personalizzazione della dialettica politica.
Ne prendiamo atto, comunque augurando a Mario ‘buona navigazione’ assieme alla
sua maggioranza consiliare. Una navigazione che, speriamo, faccia maturare buoni
frutti per la nostra comunità inaugurando un percorso in netta discontinuità con
quello impostato negli ultimi anni.
Naturalmente i problemi restano e sono gravi e l’amministrazione comunale può
fare molto per operare un contrasto intelligente ed efficace.
Il movimento Comunità e Futuro è partito dai problemi: spopolamento,
invecchiamento demografico, disoccupazione giovanile e ripresa dell’emigrazione,
crisi delle attività commerciali ed artigianali, inefficienza dei servizi
comunali e tassazione locale alta, mancanza di controllo del territorio. Ed ha
cercato di individuare soluzioni concrete a partire dal problema del reperimento
delle risorse di bilancio attraverso la lotta agli sprechi e la introduzione di
maggiore equità. Ed immaginando ‘formule organizzative nuove’ circa la gestione
della macchina amministrativa. Introducendo il principio di sussidiarietà
tramite cui aprire la gestione al privato sociale che opera nel nostro
territorio. Inoltre, ripensare l’azione amministrativa all’interno della logica
di un sistema territoriale, tutto da ri-costruire dopo la devastazione degli
ultimi anni.
Si tratta di un percorso impegnativo che pone in essere la necessità di
‘cambiare’ in maniera significativa. Ogni processo di cambiamento per avere
successo ha bisogno della gambe sociali che lo sostengono.
La divisione lacerante che la comunità ha subito dopo diversi anni di gestione
clientelare ed inefficiente rende tutto più complicato ed il fatto che il
compito è affidato ad una forza che rappresenta appena il 25% dei votanti certo
non aiuta. Lo diciamo con preoccupazione autentica escludendo nella maniera più
categorica lo stile del ‘ tanto peggio, tanto meglio’.
Noi rispetto a questa linea, dalla posizione di minoranza cercheremo di
contribuire alla loro soluzione facendo proposte ed ostacolando, se nel caso,
provvedimenti non coerenti. In ogni caso vigileremo sulla legalità degli atti e
sul rispetto delle leggi.
Vorremmo concludere con una speranza ed un ringraziamento:
La speranza è che questo paese possa uscire dalle secche dell’odio politico e
la calunnia verso chi la pensa diversamente: questo ci ha costretti alla
difficile e triste stagione che per fortuna ci siamo lasciati alle spalle. Non è
stato facile incassare calunnie e cattiverie “politicamente” scorrette messe in
atto da persone dall’animo cattivo, rancorose, insoddisfatte, irrealizzate,
inventori di stupidaggini fino a considerare delle ovvietà come cose
sensazionali e che, magari, hanno contribuito ad opzionare anche il risultato.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto sostenere il nostro movimento
ed un impegno a fare la nostra parte a tutela dei diritti della comunità intera
con determinazione, trasparenza ed amore grande per il nostro paese.
“Personalmente conserverò il ricordo, cosi come canta Zarrillo in suo bellissimo
capolavoro, dei giorni belli vissuti tra la gente, quelli che non te li puoi
dimenticare e che li nascondi dentro il cuore e quando ne avverti il bisogno li
vai a rispolverare per non sentirti mai solo”.
Cordialmente, Gianfranco Del Peschio.