BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


25/7/2018 ● Cultura

Colonne sonore che emozionano e fanno sognare (Appunti sul Molise)


  Pietro Di Tomaso ● 1042


Propongo al lettore l’ascolto di alcune musiche meravigliose composte da diversi maestri. Inizio con Stelvio Cipriani, dal film “Anonimo Veneziano” pubblicato in data 6/5/2017 su Fuoriporta Web. A seguire “Per un pugno di dollari, Ennio Morricone Live” – Ars Cantus Teatro Dal Verme Milano – “Ennio Morricone dirige Morricone”.

"Squinzano" Marcia Sinfonica del maestro Lufrano (bellissima). Alfredo Kraus canta “Malia” (Francesco Paolo Tosti). “Ligonziana” – Marcia Sinfonica – N. Ippolito. “A voi Brontoloni” – Marcia Sinfonica, E. Abbate. “Gaia” (G. Orsomando) – Banda dell’Esercito. “Spagnolita” – Marcia Caratteristica di Piero Lanzillotta (Stupenda). “Sivigliana” (A. Di Zenzo) – Pino Minafra e la Banda. “Cuore Abruzzese” (G. Orsomando) – Gran Marcia Sinfonica. “Vita Pugliese” – Marcia Sinfonica – G. Piantone. “A Tubo” – Marcia Sinfonica – E. Abbate. “Ernani” – Marcia Sinfonica – G. Verdi.

Oggi, dei grandi complessi bandistici storici d’Abruzzo sono attivi solo tre: Pescara, Lanciano e Chieti. Tra le prime a portare lustro all’Abruzzo fu quella di Lanciano diretta dal Maestro Augusto Centofanti (capostipite di una famiglia che diede lustro alla Banda abruzzese). Grande personaggio di questa famiglia fu il Maestro Nicola Centofanti (cito due composizioni del Maestro: Armonie D’Abruzzo – Mattinata primaverile). Dal 2001 è magnificamente diretto dal Maestro Michele Milone di Apricena (Professore Ordinario). La Banda Fenaroli gira mezza Italia ed anche all’estero.

Non possiamo altresì dimenticare il Premiato Gran Concerto Bandistico Città di Lecce “Schipa D’Ascoli” diretto dal Maestro Prof. Paolo Addesso.

Mina, “Se telefonando” (lo stupore e la fine di un amore). Anita Cerquetti “soprano drammatico di agilità”, la voce che sostituì la Callas. “O soave fanciulla” dall’opera La Bohème di Puccini.
A questo punto non possiamo dimenticare la Callas. “Le sue interpretazioni riportarono il melodramma all’epoca d’oro, come hanno notato i critici (Teodoro Celli, Rodolfo Celletti, Eugenio Gara, Massimo Mila), ma soprattutto lo reinserirono a pieno diritto tra le espressioni artistiche più alte.. Leonard Bernstein: “è stata – senza alcun dubbio - la più grande cantante drammatica del nostro tempo”.

Cambiando argomento, mi duole notare che l’intesa precedente con la Provincia di Campobasso al fine di eliminare le sterpaglie, e favorire la necessaria pulizia dei bordi stradali, rimane tuttora una illusione. Insomma, come ha scritto più volte Gianpiero Castellotti sulla rivista romana “Forche Caudine”, il Molise e il suo entroterra rivelano strade indegne di una nazione civile. “Il non turismo molisano è la conseguenza di questo e di altro. Di mancanze e di errori”. La speranza è l’ultima a morire.





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