BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


13/5/2019 ● Caro Direttore

Tra Francesco e il Pd scelgo Francesco


  Cloridano Bellocchio ● 874


Caro direttore,
due notizie, tra quelle lette nei giornali di questa domenica, mi hanno fatto sorgere a proposito del voto delle ormai prossime elezioni europee, un interrogativo: tra l’economia di Francesco e le alleanze del PD: chi scegliere? Di quali notizie si tratta?

LA PRIMA: il messaggio del Papa ai giovani e la convocazione dei giovani imprenditori ad Assisi. I giovani, per Papa Francesco, sono il cuore della società. Più di una volta ha chiesto loro di tirare fuori il coraggio, “di essere rivoluzionari, di andare controcorrente e di ribellarsi a questa cultura del provvisorio. Per favore, non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! […] Vi chiedo di essere costruttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo miglioreâ€.
Cosi il pontefice “ …. quando al centro del sistema non c’è più l’uomo ma il denaro, …. quando il denaro diventa un idolo, gli uomini e le donne sono ridotti a semplici strumenti di un sistema sociale ed economico caratterizzato, anzi dominato da profondi squilibri. E così si ‘scarta’ quello che non serve a questa logica: è quell’atteggiamento che scarta i bambini e gli anziani, e che ora colpisce anche i giovaniâ€.

Il Papa lancia il nuovo percorso: “l’economia di Francescoâ€. In cosa consiste? Promuovere “ …. un nuovo patto comune, un processo di cambiamento globale che veda in comunione d’intenti non solo quanti hanno il dono della fede, ma tutti gli uomini di buona volontà, al di là delle differenze di credo e di nazionalità, uniti da un ideale di fraternità attento soprattutto ai poveri e agli esclusiâ€. (da Uffington Post)

LA SECONDA: il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti sarà oggi a Torino con Stanislas Guerini, delegato generale de La Republique En Marche, per un’iniziativa dal titolo “Contro i nazionalismi.
Per cambiare l’Europaâ€. Il leader di ‘En Marche’,"viene a proporre al Pd “ una unione delle forze progressiste contro il raggruppamento costituito dai nazionalisti, dai sovranisti e dai populisti che senza fronzoli fanno finta di andare oltre le loro contraddizioni. … una unione di facciata … che ha come … ’unico denominatore comune … la distruzione del progetto europeo. Di fronte a questa impostura le forze progressiste si devono unire, mettere da parte le loro divergenze, e difendere il progetto europeo “. Ed aggiunge “serve che chi crede nell’Europa prenda le proprie responsabilità unendo le forze. In Francia con la lista ‘Renaissance’ vogliamo riunire i liberali, i democratici, i progressisti. Vogliamo unirci contro quelli che vogliono dividereâ€.

Il progetto sul piano politico è certamente interessante. Ma, a due settimane della scadenza elettorale, presenta i difetti di politicismo perché manca di ‘contenuti’ su cui costruire un fronte che non sia di mera ‘resistenza’. Quindi, debole e subalterno alle politiche che sono all’origine dello scoppio dei sovranismi e dei cosiddetti populismi.

Negli ultimi decenni da parte dei governanti ‘democratici’ è stata ignorata la questione sociale spesso derubricata a resistenza parassitaria e ribellista di chi per colpa sua è fuori dal sistema. Io mi sono andato convincendo che all’origine della crescita del consenso al populismo , ci sia un corto circuito nel rapporto tra rappresentanti e rappresentati. Dovuto alla omologazione dei rappresentanti democratici alla visione neo-liberista che fa del mercato il nuovo idola del governo del mondo e delle nazioni. Un errore strategico dovuto ad una subalternità culturale, soprattutto delle forze della sinistra al capitalismo globalizzato in nome del dogma del PIL.

Un rassemblement anti-populista senza un’agenda che rimetta la politica al centro per governare gli ‘spiriti animali’ del turbo capitalismo è destinata ad avere vita breve. Sarebbe stato necessario che la proposta di alleanza fosse intrecciata con un’agenda, per costruire una nuova Europa democratica ed unita.
a) Una Europa sociale non impiccata al rigore ed al vincolo del pareggio di bilancio imposta dall’approccio nei-liberista. Che, negli ultimi decenni, ha prodotto nella sola Europa una abnorme concentrazione di ricchezza e l’impoverimento di milioni di persone, molti ridotti alla povertà assoluta?
b) Una Europa accogliente ed inclusiva che non si divide sui migranti e fa mancare la solidarietà ai paesi del mediterraneo, primo approdo ‘naturale’ di chi costretto a migrare dal continente africano e dai martoriati paesi del medio-oriente;
c) Una Europa che sa unirsi approvando una costituzione democratica che restituisca lo scettro ai cittadini-elettori circa la scelta di chi deve governare.

Negli ultimi anni, il movimento En Marche, i liberali ed i democratici (che certo sono meno peggio dei sovranisti) ed aggiungerei i socialdemocratici, non sembra abbiano aiutato il processo di integrazione. Cosi come non l’hanno aiutato i democristiani tedeschi che, con l’asse franco-tedesco, hanno cercato di imporre l’egemonia teutonica sul continente. Oggi l’egemonia neo-liberista assieme a quella franco–tedesca non riesce a contenere spinte sociali, cui sarebbe necessario dare una risposta all’altezza dei problemi.

Con questi dubbi mi preparo al voto per le Europee 2019. Ma tra Francesco e il Pd scelgo Francesco.


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