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9/11/2019 ● Caro Direttore
Liliana Segre, la bambina "nera" e il Sindaco di Predappio: cose che riguardano tutti
Caro direttore,
ciò che è accaduto a Liliana Segre (da qualche giorno persona scortata per
ragioni di sicurezza) o alla piccola bambina ‘nera’ cui viene negato di sedersi
dentro un autobus o, ancora, il Sindaco di Predappio che rifiuta i fondi per la
visita delle scuole ad Auschwitz con la motivazione ..â€niente soldi pubblici
per progetti di parte†costituiscono un mosaico che ci racconta cosa sta
diventando (o, forse, cosa è già diventata?) l’Italia di questo tempo.
Nella realtà tutto si tiene? Non so se questo approccio olistico sia corretto.
Ma a me, tenendo a mente questi tre casi, sembra di si.
A me pare evidente il nesso tra il prevalere della destra e l’emergere
contestuale di un clima ‘incivile’.
- Dove una gentile signora di 90 anni è costretta a subire la presenza di una
scorta solo per continuare a passeggiare perché non ‘vuole dimenticare’ di
essere stata deportata da bambina, perché ebrea, nei campi di sterminio nazista.
- Mentre, ad una bambina del nostro tempo viene negato il diritto di sedersi
perché ha una pelle dal colore diverso. Mi chiedo cosa penseranno le tante
bambine di colore che popolano questo sventurato paese?
Quale sarebbe la colpa di entrambe?
• Come si fa a vivere in un paese che offende e minaccia una donna che
gira l’Italia per raccontare ai più giovani quell’orrore chiamato Olocausto. Dal
quale ancora oggi una certa destra non ha il coraggio di prendere
definitivamente le distanze.
Al punto che autorità locali ( come il sindaco di centro-destra di Predappio )
si affidano al ‘negazionismo’ sostenendo unilaterale ricordare Auschwitz.
Quindi, rinunciando ad aiutare i giovani a coltivare la memoria storica ed
alimentare una profonda meditazione su "ciò che è stato" e sul fondamentale
compito morale della conoscenza e della memoria che tutti noi abbiamo
• Come si fa a vivere serenamente in un paese dove una domina una destra
rabbiosa e bavosa, una destra cattiva rischia, persino di andare al governo?
• Come si fa a vivere in un paese dove leader politici continuano ad
essere vaghi e fumosi di fronte a polemiche che richiederebbero chiare prese di
posizione di condanna e senso di responsabilità .
Altro che “sono Giorgia, sono una donna, sono madre, sono cristiana. Una madre,
quella che il grande Michelangelo ha immortalato, guarderebbe con altri occhi,
proverebbe altri sentimenti, farebbe ben altro rispetto alla retorica vuota e
banale, ai limiti del ridicolo, della Giorgia nazionale. E che dire delle
improbabili analogie salviniane “..minacce gravissime come quelle che ricevo
pure ioâ€.
Certi leader che vedono aumentare il loro consenso pescando nel mare
melmoso della rabbia e del razzismo xenofobo che loro stessi
alimentano, il senso di responsabilità non lo avranno mai.
Ma oggi mi rendo conto che, l’altro lato della politica, la sinistra deve dare
battaglia. Deve essere più forte e più incisiva. Qui a nessuno è consentito di
rimanere indifferenti di fronte a questa deriva bestiale. Forse è l’ora di dire
che se questi signori hanno tutto questo potere la colpa è anche di chi li ha
lasciati fare senza un contrasto efficace. A partire dalla ‘rimozione della
memoria storica’ che ad un certo punto è diventata un fardello di cui disfarsi,
pur di andare al governo.