BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


9/11/2019 ● Caro Direttore

Liliana Segre, la bambina "nera" e il Sindaco di Predappio: cose che riguardano tutti


  Cloridano Bellocchio ● 656


Caro direttore,
ciò che è accaduto a Liliana Segre (da qualche giorno persona scortata per ragioni di sicurezza) o alla piccola bambina ‘nera’ cui viene negato di sedersi dentro un autobus o, ancora, il Sindaco di Predappio che rifiuta i fondi per la visita delle scuole ad Auschwitz con la motivazione ..â€niente soldi pubblici per progetti di parte†costituiscono un mosaico che ci racconta cosa sta diventando (o, forse, cosa è già diventata?) l’Italia di questo tempo.

Nella realtà tutto si tiene? Non so se questo approccio olistico sia corretto. Ma a me, tenendo a mente questi tre casi, sembra di si.
A me pare evidente il nesso tra il prevalere della destra e l’emergere contestuale di un clima ‘incivile’.

- Dove una gentile signora di 90 anni è costretta a subire la presenza di una scorta solo per continuare a passeggiare perché non ‘vuole dimenticare’ di essere stata deportata da bambina, perché ebrea, nei campi di sterminio nazista.
- Mentre, ad una bambina del nostro tempo viene negato il diritto di sedersi perché ha una pelle dal colore diverso. Mi chiedo cosa penseranno le tante bambine di colore che popolano questo sventurato paese?

Quale sarebbe la colpa di entrambe?
• Come si fa a vivere in un paese che offende e minaccia una donna che gira l’Italia per raccontare ai più giovani quell’orrore chiamato Olocausto. Dal quale ancora oggi una certa destra non ha il coraggio di prendere definitivamente le distanze.
Al punto che autorità locali ( come il sindaco di centro-destra di Predappio ) si affidano al ‘negazionismo’ sostenendo unilaterale ricordare Auschwitz.
Quindi, rinunciando ad aiutare i giovani a coltivare la memoria storica ed alimentare una profonda meditazione su "ciò che è stato" e sul fondamentale compito morale della conoscenza e della memoria che tutti noi abbiamo
• Come si fa a vivere serenamente in un paese dove una domina una destra rabbiosa e bavosa, una destra cattiva rischia, persino di andare al governo?
• Come si fa a vivere in un paese dove leader politici continuano ad essere vaghi e fumosi di fronte a polemiche che richiederebbero chiare prese di posizione di condanna e senso di responsabilità.

Altro che “sono Giorgia, sono una donna, sono madre, sono cristiana. Una madre, quella che il grande Michelangelo ha immortalato, guarderebbe con altri occhi, proverebbe altri sentimenti, farebbe ben altro rispetto alla retorica vuota e banale, ai limiti del ridicolo, della Giorgia nazionale. E che dire delle improbabili analogie salviniane “..minacce gravissime come quelle che ricevo pure ioâ€.
Certi leader che vedono aumentare il loro consenso pescando nel mare melmoso della rabbia e del razzismo xenofobo che loro stessi alimentano, il senso di responsabilità non lo avranno mai.

Ma oggi mi rendo conto che, l’altro lato della politica, la sinistra deve dare battaglia. Deve essere più forte e più incisiva. Qui a nessuno è consentito di rimanere indifferenti di fronte a questa deriva bestiale. Forse è l’ora di dire che se questi signori hanno tutto questo potere la colpa è anche di chi li ha lasciati fare senza un contrasto efficace. A partire dalla ‘rimozione della memoria storica’ che ad un certo punto è diventata un fardello di cui disfarsi, pur di andare al governo.


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