BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

Aggiornato:

x

Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilit alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attivit professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonch editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, cos , l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


4/9/2020 ● Cultura

Non mi lego al palo di chi afferma che la rappresentanza dipende dal numero...


  Cloridano Bellocchio ● 500


Non mi lego al palo di chi afferma che la rappresentanza dipende dal numero, perché è falso.

In Italia il populismo (cosiddetto) è stato creato dai partiti ‘tradizionali’ che sono diventati, nel tempo, per lo più macchine elettorali per la conquista dei voti (la famosa rincorso al centro) e centri di potere in funzione del leader e dei loro adepti.

Le argomentazioni a favore (SI) o contro (NO) continuano a non entusiasmarmi più di tanto. Perché per buona parte fuorvianti rispetto al tema (per me centrale!!) di come si ri-costruisce la rappresentanza. Esse appaiono lontani mille miglia dalla presa d’atto della crisi delle democrazie che nasce dalla delusione e, talvolta, dalla rabbia di non vedersi rappresentati. Quindi, da una politica ridotta a ‘promesse del marinaio’.

Che cosa significa “rappresentare�
Significa avere un mandato da una comunità di persone, per agire a tutela e garanzia di una serie di diritti ed interessi (che dovrebbero costituire l’ossatura di un programma ed una strategia per attuarlo).

Quali parametri si dovrebbero utilizzare affinché la rappresentanza (il parlamento), nel complesso, diventi efficace?
A mio avviso:
1. essere scelti direttamente da un numero congruo di elettori (invece che dalle segreterie dei partiti che impongono i candidati nei collegi sicuri);
2. un legame più stretto con i territori
3. garantire una rappresentanza adeguata alle minoranze, evitando un’eccessiva frammentazione.

Domando ai molti amici (di cui ho molta stima) che hanno optato per il NO:
1. sono più rappresentativi 945 parlamentari eletti con il sistema dei listini bloccati, o 600 parlamentari scelti con il vecchio sistema delle preferenze?
2. Sono più rappresentativi 945 parlamentari eletti in Collegi non di residenza, o 600 parlamentari eletti nei territori di appartenenza?
3. E’ il numero nudo e crudo che conta, o conta il parametro di rappresentanza alla base?

Per me (e credo a chi provenga dalla mia stessa cultura politica) la risposta pare scontata.
Se tutto questo è vero, il bandolo della matassa della rappresentanza lo si scioglie con la legge elettorale che stabilisce i parametri. E non con il numero assoluto di cui si compone un’assemblea legislativa. Questo, in punta di principio (vorrei far notare ai tanti stimati giuristi), e sul piano della realtà. Come dimostra le recente storia politica italiana.

Se gli organi politici e di governo, davvero tengono alla democrazia rappresentativa, e non alla spartizione di poltrone, non hanno che da intervenire con una legge elettorale adeguata.

Perché lor signori preferiscono invece, far passare l’idea assurda che la democrazia rappresentativa non sia altro che un indicatore numerico? Se ci credono davvero siamo all’annebbiamento della ragione. Se lo dicono per convenienza (cosa probabile) stanno tradendo lo spirito della Costituzione.


Cartellone

Cartellone





FUORI PORTA WEB

FUORI PORTA WEB BLOG DAL 2000
Vietata la riproduzione, anche parziale e/o in digitale (e attraverso post sui social), senza autorizzazione scritta e rilasciata, esclusivamente, dal blogger fondatore.

Per pubblicare sul blog FUORI PORTA WEB inviare la richiesta di divulgazione all'e-mail: fpw@guglionesi.com