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		8/9/2020 ● Cultura
Il giullare di corte
 Redazione FPW ● 1137
  Redazione FPW ● 1137 
        
        "Lo scemo del villaggio (o il matto del villaggio, oppure lo scemo del paese) 
è, in senso stretto, una ricorrente figura sociale di persona che gode di una 
notorietà locale nella piccola comunità alla quale appartiene e che è conosciuta 
per il fatto di esprimere stupidità, scioccheria, dotato di una mente 
sempliciotta [...].
Si tratta di una figura ricorrente nella società umana: per Michel Foucault "era 
tradizionale [...] che in tutti i villaggi ci fosse qualcuno che veniva chiamato 
lo scemo del villaggio", un tratto caratteristico di queste realtà comunitarie 
che si poteva rinvenire ancora come sopravvivente nell'Europa del Novecento, "in 
alcune regioni [...] un po' arretrate e arcaiche".
Da un punto di vista socio-antropologico, lo scemo del villaggio è stato a lungo 
considerato un ruolo sociale accettato, come un individuo singolare, deviante 
dalla "norma", dipendente dalla comunità di appartenenza ma anche in grado di 
essere partecipe della stessa e capace di contribuire al suo tessuto sociale. 
Questa condizione sociale "accettata" e in certa misura "integrata", è stata 
gradualmente travolta dall'avvento della società industriale, il cui realizzarsi 
non ha modificato solo le condizioni di lavoro, ma ha creato la classe sociale 
del proletariato industriale e ha determinato una modificazione profonda delle 
relazioni sociali, erodendo, in modo progressivo, le comunità esistenti e 
riducendo la possibilità di contribuirvi a varie figure marginali (come il 
mendicante e, appunto, lo scemo di paese), i cui ruoli sociali, un tempo 
riconosciuti e accettati, sono andati man mano eclissandosi col tempo, fino alla 
loro virtuale sparizione.
Già in epoca bizantina, lo "scemo del villaggio" era trattato come una forma 
accettabile di individuo squilibrato, compatibile con le allora prevalenti 
concezioni normative dell'ordine sociale. Anche nell'Europa del Medioevo, lo 
scemo del villaggio trovava un suo ruolo e una legittima collocazione, 
personaggio in certo qual modo tollerato, accolto, e nutrito dalla società 
[...].
Il concetto dello "scemo di paese" è in relazione stretta, sul versante opposto, 
con quello di "sapiente del villaggio", o "genio del villaggio", spesso legato 
al concetto dell'anti intellettualismo preindustriale, dal momento che entrambe 
le figure sociali potevano essere oggetto tanto di pietà quanto di derisione. I 
ruoli sociali dei due sono combinati e applicati, soprattutto in un contesto 
sociopolitico, nel giullare di corte dell'Europa medievale e rinascimentale."
Fonte: 
https://it.wikipedia.org/wiki/Scemo_del_villaggio
