Aggiornato:
3/1/2023 ● Poesia
Stormi di storni
Filippo Salvatore ● 807
Con la bora e il grecale
arriva il freddo invernale.
Eppur tu, piccolo storno,
risorgi, ti libri, spicchi il volo
e al crepuscolo partecipi
all'ipnotico balletto,
allo stormo tra cielo e mare.
E mi ammalii.
Io non ho che desuete parole
per dir lo scotto, per saldare
il conto che esige amore.
Tempesta di dubbi
ho affrontato in oscuritĂ
in attesa di luciditĂ .
Lo sai tu, indomito storno,
che con i primi raggi il volo
hai di nuovo spiccato
e giravolte su grigie gole
di calanchi e nel firmamento terso
con l’umido salmastro mattutino.
arabeschi con lo stormo a disegnare.
M. 29 dicembre 2017
