BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000

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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (oltre 4.000.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


13/10/2008 ● Caro Direttore

Bellocchio (CPF): "Sempre di Sinistra ma non con questa Sinistra"


  Cloridano Bellocchio ● 1901


"Caro direttore, al comunicato stampa a firma del sig. Matteo Caruso,di qualche giorno fa, a proposito della ‘crisi’ al Comune di Termoli ed il ruolo presunto avuto dai rappresentanti dei Comuni presso il Cosib, ci eravamo ripromessi di non rispondere. Ma consapevoli però che una ‘bugia’ ripetuta ossessivamente può insinuarsi nelle coscienze delle persone come ‘verità’, ci vediamo costretti, nonostante tutto, a fare alcune precisazioni.
Procedendo per gradi.
Per quanto riguarda il Cosib. Cosa avremmo commesso di tanto grave e lesivo dei valori del centro-sinistra?
1. Ci siamo impegnati per l’entrata nel Cosib dei Sindaci dell’Unione del Basso Biferno e per far approvare una riforma della legge regionale che assicurasse un governo democratico all’Ente. Ed evitare che il suo governo dipendesse dalla volontà del Sindaco di Termoli, a prescindere, naturalmente, da quello pro-tempore. Finalmente il COSIB è diventato del territorio. Nessuno lo potrà più usare per sistemare gli equilibri interni delle maggioranze.
2. Abbiamo contribuito a far vivere, nell’anno in corso, dei tavoli tematici per la costruzione di un piano d’interventi territoriali, che saranno parte decisiva del PISU;
3. Abbiamo ottenuto una correzione degli accordi con Sorgenia che prevedevano un ristoro ambientale ad esclusivo beneficio di Termoli. Ignorando che l’acqua è l’aria sono patrimonio di tutti a fronte di qualche ettaro di terra, su cui qualcuno incamera, giustamente, l’ICI.
4. Abbiamo contribuito ad organizzare l’Eurodistretto adriatico;
5. Abbiamo negoziato l’allargamento del territorio da includere nel nuovo PRG del Cosib, per rendere disponibili aree per nuovi insediamenti e mettere a sistema le aree comunali destinate ad insediamenti produttivi;
6. Abbiamo avviato la riorganizzazione dell’Ente, innalzando la sua efficienza e, quindi, la sua attrattività;
7. Abbiamo avviato il risanamento economico-finanziario.
Di quale inciucio si parla?. Quale sarebbe lo scandalo? Quello di essere riusciti a raggiungere gli obiettivi programmatici dell’Unione dei Comuni, nonostante una “ fase di coabitazione†imposta, oltretutto, dalla legge?.
Noi abbiamo sempre saputo che questi obiettivi, non solo erano condivisi dai Sindaci, a prescindere dalla appartenenza. Ma erano anche largamente condivisi dal centro-sinistra.
Questo patrimonio di dialogo possibile ed utile al territorio forse crea qualche disturbo a chi progettava ‘egemonismi impossibili’ e forse anche inutili?. Siamo onorati di aver fatto questa bella ed innovativa esperienza. A cui assegniamo un significato molto importante.
Quanto sta accadendo al Comune di Termoli.
1. Se avessimo avuto voce in capitolo, avremmo suggerito ai consiglieri e agli assessori di Termoli di motivare le ragioni di un dissenso che dura da un anno e mezzo, lasciar da parte le ‘poltrone’ e di essere fermissimi nel pretendere coerenza e stile democratico nel governo della città. Bloccando derive neo-municipaliste e settarie, ragionando invece sul programma stipulato tra l’Unione e le Realtà Civiche e aprendo un dibattito con il territorio basso molisano e con la città ed i suoi variegati interessi.
2. Crediamo che una sana visione della democrazia debba mettere in conto che le maggioranze vivono se le opinioni di chi vi fa parte hanno pieno diritto di cittadinanza. La voglia di affermare il primato delle proprie opinioni proposte come verità incontrovertibili a cui ci si deve convertire o piegare costituisca grave errore metodologico. Ed in democrazia il metodo è sostanza, come insegna l’89. Fatto salvo per i ‘conformisti’, i quali stanno, come dice una canzone, sempre dalla parte di chi ha ragione.
Inoltre:
1. Non abbiamo condiviso la posizione di Di Falco e, prima di lui, di Cavaliere. A prescindere dalle considerazioni ‘politiche ed umane’ portate a supporto della decisione, di ‘.. andare con Iorio’. Loro sono stati eletti in rappresentanza del popolo di centro-sinistra. E quindi in ossequio a quella espressione di voto non possono correre a ‘supporto’ di chi ha vinto contro quella espressione medesima.
2. Non condividiamo i principi fondamentali della cultura politica della destra ( liberista e mercatista) né le pratiche politiche che la muovono ( partito leaderistico-carismatico) per cui non sentiamo affatto la necessità di ‘ saltare il fosso’;
3. Ciononostante, però, siamo altrettanto netti dal prendere le distanze dai metodi e dalle concezioni di Caruso. Che a noi sembrano ispirarsi a vecchie e, per fortuna, superate visioni e metodi totalitaristi del primo novecento italiano.
La nostra appartenenza alla sinistra non è in discussione. La politica del fare ( che ha , se non andiamo errati, ispirato anche la politica di †Di Pietro“), crediamo sia un metodo da seguire ed imporre nell’interesse dei cittadini. Né concepiamo la politica come strumento per fare “gli affari nostriâ€. E sinceramente non ci prendiamo la briga di esibire prove poiché siamo certi del nostro operato. Siamo consapevoli che, alcuni di solito, amano avere ragione e se non la hanno cercano di imporla anche utilizzando in maniera, non sempre civile, i comunicati stampa.
Ma, con noi non attacca. Siamo di sinistra per ragioni che attengono la nostra coscienza e non per la qualità dei ‘compagni di viaggio che, purtroppo, troviamo per strada. In ogni caso certo non dobbiamo chiedere scusa a nessuno, certi di aver consolidato e rafforzato una politica tendente a ricreare le condizioni per lo sviluppo dei paesi dell’Unione dei Comuni e quindi del territorio Bassomolisano. Pazienza passerà anche questa.
Cloridano Bellocchio (Componente Cda del COSIB)
Alfonso Tigano (Componente CdA del COSIB);
Anita Di Giuseppe (Componente del C.G. del COSIB)
Antonella Occhionero (Componente del C.G. del COSIB)
Nino Radatti (Componente del C.G. del COSIB)
Luigi Vitulli (Componente C.G. del COSIB) – Ha sottoscritto il presente documento
condividendo il giudizio sugli obiettivi raggiunti dal COSIB. Astenendosi per
ragioni di opportunità dal sottoscrivere la restante parte del documento.)"


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