 
Aggiornato:
 
		2/11/2023 ● Agricoltura
MES. L'Italia al bivio.
 Giorgio Scarlato ● 1637
  Giorgio Scarlato ● 1637 
        
        L'Italia, nel prossimo dicembre, avrĂ  un compito importante e decisivo: 
l'approvazione o meno del MES, ovvero il Meccanismo Europeo di StabilitĂ . Un 
trattato scritto dai padroni stranieri dell'Ue per la gestione del default 
italiano. Se verrĂ  approvato vorrĂ  dire che sarĂ  succube ed allo stesso tempo 
connivente di questa Europa "matrigna". Se non sarĂ  approvato, e ce lo si 
augura, vuol dire che porrà un veto a questa élite di Bruxelles che mira in 
concreto all'impoverimento o peggio, allo spadroneggiamento dell'Italia. Dietro 
al MES si nasconde una fregatura, o meglio una trappola diabolica. Si parte dal 
fondo salva-stati (operativo dal 2012) ma che poi, in realtĂ , non ha salvato 
nessun Stato anzi, si veda la Grecia, ha contribuito ad impoverirlo.
In realtà non è un fondo ma una vera e propria organizzazione intergovernativa 
con personaggi che godono della totale immunitĂ  da ogni forma di giurisdizione. 
Idem per le proprietĂ  e disponibilitĂ  del MES. Questi signori che non sono 
eletti da nessun cittadino europeo possono incriminare ma non venire 
incriminati. Il MES ha una disponibilitĂ  di 700 miliardi di euro versati da 
tutti gli Stati membri. L'Italia dovrĂ  versare 125 miliardi e quindi, 
attenzione, non avendoli, per rispettare questo impegno dovrĂ  indebitarsi. Punto 
imprescindibile è che gli Stati membri si impegnano, irrevocabilmente, a fornire 
il loro contributo. Irrevocabilmente significa che nel caso in cui cadesse un 
Governo e si cambiasse il Parlamento di uno Stato, questo non avrebbe nessuna 
possibilitĂ  di sottrarsi agli impegni assunti in precedenza con il MES.
I 700 miliardi sono soltanto l'inizio perché in qualunque momento il MES può 
chiedere, e non potrebbe, ad uno Stato di versare di piĂą, quindi senza che 
quest'ultimo abbia la possibilitĂ  di sottrarsi. 
Ma in concreto a cosa serve il MES? 
Nel caso in cui uno Stato avesse bisogno di un aiuto finanziario può rivolgersi 
al MES, ma con una precisazione. Il MES fornirĂ  sostegno economico solo a quegli 
Stati membri il cui debito è considerato sostenibile. 
Domande pertinenti. La prima. Ma se uno Stato ha i conti in ordine perché 
dovrebbe chiedere un aiuto economico? E' come se un cittadino che ha i suoi 
soldi depositati in banca chiedesse alla stessa un prestito pagando interessi 
superiori a quelli che riceve dai suoi depositati. La seconda. Ma cosa si 
intende per debito e quindi il relativo prestito sostenibile? A modesto parere 
di chi scrive dovrebbe significare che se il debito di uno Stato è troppo alto 
secondo i parametri imposti da Bruxelles, bisogna procedere ad una 
"ristrutturazione" dello stesso che nel gergo significa...taglio nominale delle 
obbligazioni.
In parole semplici, se l'Italia dovesse avere bisogno di un prestito dopo 
essersi prima indebitata dovendo versare i 125 miliardi di euro al MES, dovrĂ  
avere prima i conti in ordine e se questo non si verifica dovrĂ  ristrutturare il 
proprio debito.
Dunque i risparmiatori italiani che hanno acquistato Titoli di Stato potrebbero, 
da un giorno all'altro, perdere una parte dei loro risparmi. PERCHE' CE LO 
CHIEDE IL MES.
Ci si chiede allora perché la riforma del MES proprio in questo momento? Le 
risposte spontanee potrebbero essere: sarà forse perché la Germania, in forte 
rallentamento, ha bisogno di dotarsi di strumenti (economici) capaci di 
affrontare questa crisi? O forse perché chi può accedere ad un prestito del 
fondo salva-stati può essere soltanto un Paese con i conti in ordine, come per 
esempio la Germania? O, forse, sarà perché mentre per la Grecia hanno puntato al 
Patrimonio artistico, culturale, immobiliare, per l'Italia stanno puntando ai 
risparmi, ancora molto consistenti degli Italiani?
Si è in mani di persone davvero diaboliche, che hanno perso o non l'hanno mai 
avuta l'umanità, né cuore, né anima e vivono in un "loro" mondo fatto di 
ricchezza spropositata e allo stesso tempo "epulonesco", completamente 
distaccato dalla realtĂ  di quella gente, tantissima ed in ogni parte del mondo, 
che sta soffrendo proprio per colpa loro e alla quale non lasciano manco le 
briciole di pane.
Chi di dovere, per la sua coscienza e per l' impegno morale che ha preso nei 
riguardi di questa Nostra Italia, la salvaguardi.
Termoli, 31 ottobre 2023
Giorgio Scarlato
