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		16/10/2024 ● Agricoltura
La crisi dell'Europa occidentale
 Giorgio Scarlato ● 1438
  Giorgio Scarlato ● 1438 
        
        Oggi, l'Europa occidentale sta passando da una crisi all'altra, da quella 
politica, a quella economica e ora a quella sociale. Crisi scaturita da quel 
luogo instabile in cui il sub continente esita tra due percorsi: quello della 
stabilità che non è immobilità ma una tensione verso l'equilibrio; e quello di 
una ulteriore svolta verso lo squilibrio, che può portare alla disintegrazione 
totale.
Nello specifico, l'Europa è incapace, e i risultati sono sotto gli occhi di 
tutti, ad avere una rappresentanza coerente, ossia una governance europea unita, 
atta a risolvere i problemi quali la capacità produttiva, la disoccupazione, 
soprattutto quella giovanile, l'aumento dei prezzi, la salubrità del cibo, la 
tutela dell'ambiente non vista però sotto l'aspetto del poco funzionale Green 
New Deal ( Nuovo Patto Verde), e peggio, i dubbi sul futuro dell'Europa stessa. 
Si è nel caos completo. Si veda la crisi gravosa che attanaglia il settore dell' 
automotive o quello agricolo, solo per citarne alcuni. L'Europa, indebolita, è 
attaccata da nazioni come la Cina, l'India ed altri Paesi in via di sviluppo. In 
poche parole, la situazione europea occidentale è deteriorata.
Gli effetti divergenti delle politiche antinflazionistiche adottate dai diversi 
Stati membri dell'Ue stanno provocando distorsioni della concorrenza tra i Paesi 
del Nord e del Sud, fabbriche che delocalizzano verso Est, etc.
A tutto ciò si aggiunge il pericolo principale: l'ingiustizia sociale. Si prenda 
l'Italia. L'inflazione legata alla non indicizzazione delle pensioni, degli 
stipendi, sta portando sempre più all'aumento di persone alle quali mancherà 
l'indispensabile: il cibo. Succede in tutta la nazione dove file interminabili 
di persone che aspettano dalle prime ore dell'alba l'apertura delle strutture 
umanitarie, "Caritas" ad esempio, per mangiare una scodella di pasta.
Si parla, più o meno, di sei milioni di poveri. Aumenteranno? Ci si augura di 
no. 
"Forti" di questa amara e reale puntualizzazione, si può mai pensare di 
acquistare beni di consumo, ad es. automobili, se tante, molte famiglie non 
riescono manco a sbarcare il lunario?
Per quanto sopra scritto, molto conciso e sicuramente poco esaustivo, il tutto 
porta ad un'unica conclusione: ad una Europa invertebrata. Ed il perché è presto 
spiegato.
Noi europei non abbiamo alcuna possibilità, l'Italia ancor di più, di incidere 
sulle dinamiche politiche e per di più siamo tenuti ad eseguire ordini assurdi 
impartiti dai vertici dell'Unione europea, ma di fatto formulati dalle 
oligarchie massoniche usuraie al comando di organismi quali ONU (Organizzazione 
delle Nazioni Unite), NATO (Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del 
Nord), WEF ( Forum Economico Mondiale , OMS (Organizzazione Mondiale della 
Sanità), Aspen Institute (Associazione privata, indipendente, internazionale), 
Gruppo Bilderberg (sono personalità nel campo economico, politico e bancario), 
etc. Che si tratti di portafogli digitali, credit carbon, flussi migratori, 
farina di grilli o concessioni balneari, il risultato non cambia.
I popoli non contano nulla né decidono alcunché, sono anzi solo vessati, 
umiliati e derubati. Se provano ad opporsi, il potere fa orecchie da mercante, 
avanza imperterrito, li stritola sotto i carri armati della ritorsione, della 
censura, del politicamente corretto e di un mito di progresso dipinto come 
inevitabile quando, viceversa, è il frutto di un pugno di miliardari, abili 
manipolatori, e di più, incapaci di provare sentimenti e di non dimostrare alcun 
interesse per le conseguenze distruttive sugli altri.
Più aumentano le possibilità pratiche e le conoscenze tecniche degli uomini, il 
cosiddetto progresso, e più diminuisce l'autonomia del singolo individuo, tanto 
che questo processo razionalizzante assume sempre più una vera e propria "disumanizzazione" 
e, visti i tempi inquietanti, viene più "divinizzato" l'interesse personale per 
il denaro che non il rispetto valoriale etico per la persona, sia essa 
familiare, amicale o conoscente. 
I "comandanti" vogliono far credere, e ci stanno riuscendo, di far vivere il 
popolino in un mondo utopico, ideale ma in realtà lo fa vivere in un mondo 
distopico ovvero indesiderabile, spaventoso. 
Ad ognuno che legge, le proprie considerazioni.
