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12/5/2025 ● Politica
Di Fiore (Guglionesi può cambiare): "L'agricoltura torni al centro dell'agenda politica locale"
Salve a tutti
Sono Antonio Di Fiore, figlio e nipote di agricoltori, e porto con me l'orgoglio
delle radici contadine che hanno forgiato non solo la mia famiglia, ma questa
intera comunità.
La mia è la storia di molti di noi qui a Guglionesi - una storia fatta di terra,
di sacrifici ma anche di dignità, e di valori condivisi. Per noi molisani,
l'agricoltura non è solo un lavoro: è identità, è cultura, è il tessuto stesso
che unisce le nostre comunità. Quando raccogliamo le olive, quando seminiamo i
campi, quando ci preoccupiamo per la siccità, stiamo continuando una tradizione
secolare che ha plasmato questo territorio.
Eppure, guardiamoci negli occhi: il nostro settore agricolo regionale affronta
sfide enormi. I redditi diminuiscono anno dopo anno. I giovani, troppo spesso,
scelgono di andarsene. L'età media dei nostri agricoltori supera i 65 anni,
mentre il 40% dei terreni rischia l'abbandono. Tutto questo nonostante la
qualità straordinaria dei nostri prodotti, come, per esempio, il nostro olio
d'oliva, riconosciuto tra i migliori d'Italia e conosciuto in tutto il mondo.
Ma c'è un problema ancora più grave, che tocco con mano ogni giorno. Le nostre
contrade, dove vivono tante famiglie, sono spesso dimenticate. Strade dissestate
che diventano fiumi di fango quando piove, buche che sono altrettanto ostacoli
per le moto e le macchine. Servizi essenziali che non arrivano. Eppure, tutti
noi paghiamo le stesse tasse sia chi vive in centro che chi vive fuori dal
centro. Non è una questione di favori - è una questione di pari dignità per
tutti i cittadini di questo comune.
L'agricoltura non è un settore del passato, come qualcuno vorrebbe farci credere
certi media. In Molise, il 7% del PIL regionale proviene dal settore primario,
quasi il triplo della media nazionale. Siamo noi, nei paesi rurali come
Guglionesi, a preservare il paesaggio, a prevenire il dissesto idrogeologico, a
mantenere vive le tradizioni. Siamo noi, su queste meravigliose colline, che,
ogni giorno, nutriamo l'Italia.
Mi candido perché credo che sia ora di cambiare passo. Non con promesse, ma con
un impegno concreto: far sì che ogni decisione comunale tenga conto delle
esigenze di tutti i cittadini, anche di quelli che vivono nelle contrade più
remote. Far sì che l'agricoltura torni al centro dell'agenda politica locale,
non come folklore, ma come motore di sviluppo economico e sociale.
Vi chiedo fiducia non perché ho soluzioni miracolose, ma perché conosco i
problemi, li vivo ogni giorno sulla mia pelle, e sono determinato ad affrontarli
insieme a voi, con onestà e trasparenza.
Antonio Di Fiore