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7/8/2025 ● Cultura
Il volto di un paese
Sono passati vent’anni dalla scomparsa di Antonio De Sanctis, ma il
suo ricordo è ancora vivo nel cuore di chi l’ha conosciuto e amato. Figura
gentile, schiva ma determinata, Antonio è stato molto più di un autorevole
fotografo: è stato un custode della memoria, un appassionato ricercatore delle
radici del suo paese.
Emigrato in giovane età in Canada, come tanti molisani in cerca di un futuro
migliore e di una prospettiva professionale, non ha mai reciso il legame con la
sua terra d’origine. Anzi, è stato proprio quel senso di appartenenza a
spingerlo, una volta rientrato definitivamente in Italia, a dedicare il suo
tempo alla conservazione e valorizzazione della storia locale. Con grande
passione ha recuperato e riprodotto antiche fotografie, molte delle quali
sarebbero andate svanite senza il suo impegno. Grazie al suo lavoro
meticoloso e al suo occhio attento, oggi possiamo ammirare immagini rare e
preziose di una Guglionesi d’altri tempi, silenziose testimonianze di un passato che
continua a raccontarci.
I libri e le varie pubblicazioni su Guglionesi (e dintorni) sono ricchi di
immagini che portano la firma silenziosa ma inconfondibile della sensibilità di
Tonino, così era chiamato affettuosamente dagli amici. Le sue
fotografie, frutto di una passione profonda e di una dedizione instancabile,
hanno contribuito a documentare e a tramandare la memoria visiva del paese.
Eppure, in diversi contesti, si tende talvolta a omettere il doveroso
riferimento al prezioso Archivio fotografico De Sanctis, che tanto ha
offerto alla nostra comunità.
Un esempio significativo è il volume Un secolo di sport, scritto dal
prof. Domenico Aceto, dove le immagini e il lavoro archivistico di
Antonio De Sanctis rappresentano una testimonianza indelebile di un passato
sportivo, umano e generazionale che altrimenti rischierebbe di essere dimenticato.
Amante della cultura, della tradizione e delle storie che si tramandano da
generazioni, Antonio non era solo un osservatore del tempo che passa, ma anche
un partecipante attivo della vita del paese. Giovanissimo, negli anni ’50
indossò con orgoglio la maglia della squadra di calcio locale, distinguendosi
per il suo spirito sportivo e l’attaccamento ai colori del suo paese.
Antonio De Sanctis ha lasciato un’eredità importante, fatta di immagini, memoria
e amore per le proprie radici culturali. Ricordarlo non è solo un atto di
affetto, ma un modo per ribadire l’importanza di chi, come lui, ha saputo unire
tecnica e passione, storia e umanità.
A volte ci si chiede come mai non sia ancora stata realizzata una mostra o un
catalogo interamente dedicato alla sua opera. Ogni luogo, ogni tradizione, ogni
evento conserva lo sguardo attento di uno scatto fotografico di Tonino. Ma
consola sapere che la sua dedizione culturale continua a vivere in ogni
pubblicazione che racconta, con onestà intellettuale, la storia del nostro — del
suo! — paese.
Il suo sguardo, attraverso le fotografie, continua a raccontarci Guglionesi, e
ci invita a non dimenticare.