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09/10/2025 ● Cultura
Sant’Adamo di Ottobre: l'indagine storica sul reliquiario antico
Domenica 12 ottobre ricorre il 529° anniversario (1496–2025) della seconda traslazione (Campobasso–Guglionesi) delle reliquie di Sant’Adamo Abate, santo patrono di Guglionesi.
Questa ricorrenza è conosciuta anche come la solennità di “Sant’Adamo di Ottobre”, poiché viene celebrata dalla comunità locale nella seconda domenica del mese di ottobre.
L’evento rievoca il ritorno a Guglionesi delle reliquie del santo patrono dopo il tragico episodio del saccheggio del paese da parte dell’esercito francese di Carlo VIII, avvenuto nel giorno del Corpus Domini del 1496.
In quella circostanza, forse venne trafugato il capo reliquiario del 1153 (simulacro della testa in argento, opera di Nicola de Argentis di Guardia), contenente resti del cranio del Santo; secondo un’altra versione, invece, fu rubata la statua in rame argentato priva del capo reliquiario del de Argentis, il quale, prima del saccheggio, era stato nascosto dai canonici insieme al tesoro della Collegiata.
Il busto della statua in rame argentato – con o senza l’antico capo reliquiario – e le reliquie del Santo, collocate alla base della stessa, furono abbandonati dall’esercito francese a Campobasso.
I Guglionesani riottennero le sacre reliquie nella seconda domenica di ottobre del 1496 e, da allora, l’evento viene rievocato ogni anno con profonda devozione e sentita partecipazione. Da quel momento ebbe inizio per il paese un florido periodo di rinascita civile e culturale, che perdurò fino alla fine del XVI secolo.
“Sant’Adamo di Guglionesi. Abate nel monastero benedettino delle isole Tremiti. Aspetti storici, critici e cultuali dall’XI al XXI secolo”, G. Cioffari, L. Sorella, Palladino Editore, Collana TracciAntica, Campobasso, 2005, pag. 322.