BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


6/4/2009 ● Cultura

Guglionesi fatti sentire!


  Pietro Di Tomaso ● 1306


Cari amici di Fuoriportaweb, ho letto un lungo intervento di Luigi Leone su www.primonumero.it del 4 aprile '09 a proposito delle recenti vicende del Cosib e ne riporto qui di seguito alcuni punti salienti che mi forniscono lo spunto per una breve riflessione. Si sta verificando "una sorta di progressivo ed ineludibile spostamento dell'interesse e degli interessi - osserva Leone - nella politica industriale che si spalma sui comuni dell'unione prospicienti la fascia costiera. Non mi sembra giusto nè sensato contrapporsi a questo processo fisiologico che a mio avviso non esclude Termoli, ma che responsabilizza chi se ne fa carico ed i cui risvolti saranno positivi per rilanciare concretamente l'economia bassomolisana prima e regionale poi. (...) Termoli non può più guardare ad uno sviluppo basato sul secondario e sul terziario". Insomma, ritiene che si debba puntare sul terziario avanzato e scommettere sulle proprie peculiarità (ricchezze naturali, storiche, culturali, commerciali e artigianali). Occorre inoltre che si incentivino - sempre ad avviso di Leone - i servizi di comunicazione come la viabilità stradale e ferroviaria, i trasporti marittimi e tutto ciò che è connesso al mare. Ciò riferito, a quale sviluppo sostenibile la nostra cittadina dovrebbe prioritariamente guardare?
Parto da un dato oggettivo. Guglionesi è il comune molisano più esteso territorialmente (100,07 chilometri quadri; Montenero di Bisaccia 93,01; Larino 88) e con apprezzabili caratteristiche ambientali ed agresti. In un periodo di crisi mondiale come l'attuale in cui si parla di ritorno all'agricoltura biologica, allo 'slow food', la campagna rappresenta una concreta opportunità di vita e di sviluppo economico per quanti, in sempre maggior numero, stanno scegliendo l'agricoltura di qualità come attività su cui scommettere il proprio futuro. Come scrive Silvia Perez-Vitoria, sociologa ed economista spagnola (autrice del volume 'Il ritorno dei contadini', pubblicato da Jaca Book) "il XXI secolo sarà contadino o non sarà". Un premio prestigioso come il Nonino 2009 è andato alla predetta studiosa. "Evento impensabile in precedenza - nota Antonello Colimberti sul quotidiano Europa - sia perchè non c'era all'orizzonte nessun 'ritorno alla terra' (a parte qualche marginale propaggine neo-hippy), sia perchè tale ritorno sarebbe stato deprecato con sussiego dall'intellighenzia dominante" (...). Le catastrofi nel contempo ambientali, economiche e umane tout court degli ultimi anni costringono tutti a rivedere molti di quei passi falsi compiuti nel Novecento in nome di una ideologia industrialista e tecnocratica". Dal che si ricava che il territorio guglionesano deve scommettere sulle proprie peculiarità, in primis sulle ricchezze naturali (agricoltura di qualità), poi sulle proprie ricchezze storiche e culturali (Guglionesi fa parte del prestigioso club "I borghi autentici d'Italia") le cui potenzialità non sono state ancora accortamente sfruttate sotto il profilo turistico e turistico-religioso. Ma, fatte queste considerazioni, non posso esimermi dal giudicare criticamente come l'università del Molise abbia dotato Pesche, un paesino rupestre a 5 chilometri da Isernia, di una sede universitaria, la quarta (salvo errore) in cui si è articolato l'ateneo dopo quelle di Campobasso, Termoli e Isernia. Che dire dunque di una politica regionale, ma anche universitaria, scolastica, infrastrutturale, ecc., che 'dimentica' un territorio molto vasto, anzi il più esteso, come quello guglionesano, naturalmente vocato per una sede distaccata della facoltà di Agraria, con un corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie alimentari con curricula: Viticoltura ed enologia? Oppure un Master universitario in Olivicoltura e Olio di qualità? Tanto più che l'attività formativa potrebbe avvalersi di attività pratiche sia di laboratorio sia sul campo?
Certo, sarebbe bello se, nell'ottica di una giusta allocazione delle risorse finanziarie, il 'dialogo' tra governo regionale e comuni dell'unione si svolgesse su questi temi, per citare. Al momento, mi limito a dire: Guglionesi fatti sentire!
Buona Pasqua a tutti.





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