BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


23/6/2009 ● Cultura

Repubblica.it: Kodak ritira la Kodachrome, dopo 74 anni finisce un'era


  Redazione FPw ● 1218


"Il colosso americano manda in pensione il rullino: "Non lo vuole più nessuno. La macchina digitale è il presente e il futuro. La pellicola è ormai un oggetto di archeologia industriale" - WASHINGTON - Nel 1973 Paul Simon ne fece una delle sue canzoni più popolari: Kodachrome. All'epoca era diffusissima, conosciuta in tutto il mondo. Più di mezzo secolo dopo, la kodachrome, il rullino della Kodak per le foto a colori, si appresta a diventare un ricordo, un oggetto di culto per appassionati da esporre magari in qualche museo. La Kodak, il colosso fotografico americano di Rochester ha annunciato che la pellicola non sarà più messa in commercio. Ritirata dalla circolazione perché ormai nessuno la vuole più.
"Negli ultimi anni le vendite si sono ridotte in modo significativo, i fotografi prediligono la fotografia digitale" ha spiegato la Kodak in un comunicato ufficiale, precisando che "le vendite della pellicola rappresentano ormai meno dell'1% del fatturato del gruppo. La macchina digitale è già il presente e sarà sempre di più il futuro, inutile continuare a produrre pellicole per foto a colori che poi hanno bisogno di essere sviluppate e stampate. Quel tempo è finito. La pellicola può ormai essere considerata un oggetto da archeologia industriale".
La Kodak l'aveva sviluppata fin dal 1935, avviando quel processo che avrebbe portato le famiglie di mezzo mondo non solo a scattare le fotografie, ma anche a girare i loro filmini in super8. E per anni la kodachrome era stata utilizzata in molti film dell'industria cinematografica mondiale, da Hollywood a Cinecittà.
Quella pellicola aveva la capacità sia di catturare i colori rendendone al meglio la cromaticità, sia di conservarli nel tempo. Fu usata da fotografi professionisti e da dilettanti allo sbaraglio, da registi di fama e da turisti. Tutti sapevano cosa fosse il 'rullino' della Kodak.
Oggi lo sviluppo tecnologico ha portato le pellicole a diventare prodotti obsoleti. "La gente ha fretta di veder riprodotta l'immagine appena scattata, la vuole scaricare sul computer, la vuole spedire via internet a un amico. Non c'è più tempo per le fotografie di una volta" ha commentato Steve McCurry, uno dei fotografi più importanti d'America, famoso tra l'altro per aver scattato nel 1985 la foto della ragazza afgana con gli occhi verdi, diventata l'immagine simbolo del magazine del National Geographic.
McCurry scattò di nuovo la stessa foto 17 anni dopo: stessa donna, stessa immagine, stesso successo. Ma non più kodachrome. "Ho utilizzato una Ektachrome" ha ammesso. Oggi anche McCurry è passato al digitale. Ma gli piace continuare ad ascoltare Paul Simon: "Mama don't take my kodachrome away...". (22 giugno 2009)
[repubblica.it/2009/06/sezioni/tecnologia/kodachrome/kodachrome/kodachrome.html?ref=hpspr3]





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